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venerdì 26 giugno 2015

Inter Club, parte il tesseramento per la stagione 2015/16



Da Luglio puoi entrare a far parte della famiglia degli Inter Club. Rinnova la tua tessera o iscriviti per vivere al massimo la tua passione nerazzurra

Vivere i colori nerazzurri è molto più di una passione. Per farlo c'è un club esclusivo che ti aspetta. Un club fatto di amore per dei colori unici: i nostri. Gli Inter Club sono il modo migliore per vivere l'Inter tutto l'anno. Con vantaggi, con la possibilità di seguire la tua squadra, la nostra squadra in modo speciale e con sconti e vantaggi unici, perchè San Siro è bellissimo se ci sei anche tu. San Siro è affascinante con gli Inter Club.
Cosa aspetti? Metti in tasca la tessera Inter Club per la stagione 2015/16 e vivi il club come non mai. 
Qui http://issuu.com/i.c.monopoli/docs/nuovo_modulo_iscrizioni/1 troverai il modulo per il tesseramento da consegnare presso la nostra sede in Via Tenente Vitti 156, oppure presso il Bar Coffee Shop sito in Via Bixio 283,
La quota associativa è di € 25.00 per i soci Senior (14 anni i poi dal 1° Luglio), e di € 15.00 per i soci Junior (meno di 14 anni).

Buon tesseramento a tutti!



INTER 2015-2016: Nuova, giovane e forte…ma, mancherebbe ancora qualcosa d’importante

Franchi dall’ultimare l’organico (e non certo poca cosa), l’Inter formato 2015-2016 che pian piano sta per essere plasmata, richiede innesti un po’ in tutte le zone del campo. L’attacco, come è noto, andrebbe completato con uno-due punte esterne e con una valida alternativa a Icardi. I nomi e le ipotesi certo non mancano, anzi; evitiamo, però per questa volta di elencarli, ma analizziamo lo specifico momento, mettendo in risalto quello che c’è, ma anche quello che mancherebbe. 

I 90 NON FANNO PAURA
Sono giovani, grossi, forti e milionari. E’ la folta truppa dei giocatori nerazzurri nati nel decennio anni ’90: Icardi, Kondogbia, Imbula, Kovacic, Santon, Montoya, Dodô, Juan, Samuele Longo, Murillo (età media 22,9): rappresentano grossomodo, l’ossatura della nuova Inter 2015-2016. Non è un caso che Roberto Mancini li abbia scelti proprio con queste caratteristiche. Il disegno tecnico-tattico, ora, è ben chiaro agli occhi di tutti. Sta nascendo un’Inter muscolare, tecnica e giudiziosa. Certo, per far ciò devi pure rinunciare a qualcosa. Intanto, come società, sei chiamata a mettere mano al portafogli o al tesoretto. Grazie all’ottimo lavoro dell’area tecnica Mancini-Auslio-Fassone e ai massicci investimenti di Thohir, la truppa nerazzurra sta via-via acquistando una fisionomia da grande.

TU VUÒ FA’ L’AMERICANO?
Il buon Carosone lo andava dicendo cantando. Ma, senza per questo, voler per forza ricorrere sempre e necessariamente alla fatidica ‘borsetta di mammà’, per fra quadrare certi conti è indispensabile lucidare per bene la propria argenteria per rivenderla ai migliori offerenti. Ed ecco che l’“argenteria” di Corso Vittorio Emanuele si tramuta in pratica in materiale umano di discreto, ma di indubbio valore. I soldi per rientrare da determinati investimenti e vari salassi (Kondogbia nell’immediato/Imbula al momento dell’obbligo del suo riscatto nel 2016/ e l’eventuale modalità per l’ipotetica acquisizione di Montoya, Salah o Perisic) possono per logica essere rappresentati dalla cessione della folta schiera di calciatori: circa 3,4 milioni di euro da quella di Benassi che ieri il Torino l’ha ricattato alle buste, Kuzmanovic al Watford per 3 mln; e poi vanno considerati i vari Obi, Donkor, Nakatomo, Jonathan, Bardi, Taider, Schelotto, Botta, Pereira, Shaqiri, Forte, Bianchetti, Bocalon, Puscas, Mbaye (riscatto con obbligo), Juan e Guarin (probabilmente), Santon (forse), Krhin, Andreolli, Felipe. Come dire, è sempre la somma a fare il totale. 

NOIO, VOLEVAM SAVOIR…
Il mancato riscatto di Benassi, le concrete ipotesi cessione di Santon, Andreolli, il passaggio di Bonazzoli alla Samp, vanno a impoverire il gruppo di prima squadra di calciatori italiani. Resterebbe, però, da capire quanto Roberto Mancini possa essere intenzionato ad attingere dalla squadra Primavera, come sempre ha fatto in passato. Tra i vari titolari della forte compagine dei cosiddetti “juniores” fanno parte anche molti italiani: Dimarco, Palazzi, Sciacca, Steffè, Di Carlo, Rocca, Lomolino, Costa, De Micheli, Crosato, Della Giovanna, Baldini e Bonetto. Ma, a questi vi si affiancano anche molti altri stranieri: Gnaoukouri, Correia, Radu, Dabo, Appiah, Rapajc, Camara, Yao, Italo Santos, Gyamfi, Tchaoulé, Kehrer, Miangue, Popa, Bakayoko, Romney, Gomes, Opoku, ossia un foltissimo esercito di legionari. Non vi è dubbio che fra i quali, potrebbero esserci potenziali campioni, ma riteniamo sia anche necessario puntare su giovani nativi della nostra Penisola, anche (perché no) sé di origini estere. 

Scritto da Filippo Rattile [image: stopandgoal.net]

mercoledì 24 giugno 2015

CALCIOMERCATO INTER In dirittura d’arrivo altre decisive trattative

Un giorno, l’attuale calciatore numero 1 al mondo disse “tra me e il pallone c’è un rapporto speciale, so già come dovrò trattarlo prima ancora che mi arrivi tra i piedi” ..a proposito, auguri per il suo compleanno a Leo Messi (nato a Rosario il 24 giugno 1987). Tra noi e il mondo del "pallone" c’è e ci sarà sempre uno speciale feeling, anche quando, a bocce ferme, impazza sui giornali e sulle tv il calciomercato.

COL KONDOR SI VOLA?
E’ innegabile che con l’arrivo di Geoffrey Kondogbia l’Inter abbia teoricamente fatto schizzare alle stelle il tasso tecnico della prossimo undici nerazzurro, specie (per ora) per il centrocampo. Il 22enne francese di Nemours che ha fortemente voluto l’Inter, non è che il fiore all’occhiello della campagna di rafforzamento della squadra meneghina. Altri colpi ci saranno, anzi, devono per forza esserci. Dopo aver messo fine ai rumors su Handanovic, con la conferma del portiere sloveno e con la conferma anche del suo alter-ego Carrizo oltre che quella di Berni, si è finalmente chiarito chi difenderà la porta. Resta, ora, da capire quanti e quali rinforzi andrebbero compiuti per migliorare il reparto difensivo. I nomi si sprecano, ma, le attuali trattative avviate non darebbero segnali positivi nell’immediato. Non ci sarebbe in linea teorica fretta nel chiudere uno/due colpi per questo reparto. Darmian sembra inarrivabile: il terzino granata è tentato da molte sirene e non è escluso che possa trasferirsi oltre confini. Ausilio e Fassone starebbero alla finestra. Ma, se per il laterale della nazionale appare una trattativa impossibile, ricordiamoci però anche come lo è stata altrettanto quella per il “Kondor”. Alternative un po’ più fattibili sarebbero: Filipe Luis del Chelsea oltre a Montoya del Barcellona. Perdono un po’ quota le ipotesi Donati del Leverkusen e quelle del clivense Zukanovic. Appare più che completa la casella dei centrali (Murillo, Miranda, Ranocchia, Vidic, Juan Jesus) ma, con il brasiliano pronto ad accasarsi altrove.

CENTRO DI GRAVITA’
Con Kuzmanovic verso Watford o West Ham (non mancano estimatori nemmeno nella Bundesiliga), e con un paio di questi già con i trolley pronti: Guarin, Shaqiri, Kovacic, Hernanes (il brasiliano potrebbe anche essere confermato), l’Inter sente la necessità di far cassa per rientrare dal pesante investimento fatto col giovane centrocampista francese. Pochi sembrano i veri intoccabili. Ma, con un centrocampo da smantellare, ci sarebbe da costruirne uno altamente competitivo. Non sono nemmeno da trascurare i cosiddetti “rincalzi”, come l’ipotetico riscatto del cartellino del giovane azzurrino Benassi, ma col rischio buste che però resta concreto. Se consideriamo che, a fronte di possibili nuove partenze, resterebbero attivi alla voce “centrocampo” soltanto i vari, Medel, Brozovic, i giovanissimi Palazzi, Gnoukouri e Camara, oltre al già citato Kondogbia e uno-due tra quelli su citati; sarebbe necessario puntellare il reparto, fermo restando però che, concretamente, sia il Guaro, sia Kovacic che Shaqiri rischiano seriamente di dover dare l’addio alla Pinetina. Anche lo stesso Obi non rientrerebbe nei piani del Mancio. 

COSE DA TURCHI 
L’Inter ha un accordo con Felipe Melo per un biennale da 2,5 milioni di euro più bonus, ma, affinché il carioca indossi la casacca nerazzurra è necessario che si liberi gratuitamente dal Galatasaray o che l’enturage turco accetti una contropartita tecnica". Questo, in sostanza, quanto riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport. Il centrocampista sembra avvicinarsi all'Inter, ma serve ancora un ulteriore step. I nerazzurri proveranno a inserire un ampia gamma calciatori in cambio, che possono rispondere a uno di questi nomi: Donkor, Taider, Obi, Juan Jesus, Nagatomo o Dodò​. Si attendono a breve positivi risvolti. ​Si fa, invece, sempre più concreta la pista che porterebbe a Yilmaz. Il massiccio centravanti del Gala dotato di tecnica e fisicità oltre ad una buona velocità, risponderebbe all’identikit del vice-Icardi. Una sorta di alter ego del capocannoniere di serie A, viste le tante similitudini far i due. Mancini, che lo ha già allenato per una stagione, lo vuole fortemente da subito al ritiro Riscone di Brunico. Burak Yilmaz, 30anni fra tre settimane, nazionale della Turchia sin dal 2006, ha un buon fiuto del gol, capace di segnare un po’ in tutte le salse. 

Scritto da Filippo Rattile [image: calcioblog.it]

lunedì 22 giugno 2015

CALCIOMERCATO INTER Ora, sotto con gli altri obiettivi: serve rinforzare l’attacco e le corsie laterali basse

Quando la macchina del calciomercato di mette in moto, non c’è modo che accenni a rallentare. Senza tregua alcuna continua e si appresta ad entrare nel clou con la fase più calda la campagna delle trattative e relativi trasferimenti dei calciatori. Thohir, Mancini e il duo Ausilio-Fassone, stanno lavorando per costruire una squadra competitiva, molto, molto più competitiva rispetto a quelle che le scorse due stagioni hanno visto collezionare soprattutto delusioni. 

CORSIE PREFERENZIALI
Non ce che dite, l’Inter così come appare oggi è un enorme cantiere in cui campeggia la scritta “work in progress”. Ma, di qui a credere che sia già uno squadrone che possa dare serio fastidio agli attuali campioni italiani ce ne vuole. Innegabile che gente come Kondogbia, Miranda e Murillo fanno si che il gap possa essere meno abbondante. In difesa resta da capire come rinforzare le corsie laterali. Serve necessariamente un nuovo terzino di spessore. In questa direzione si sta lavorando per colmare la casella. I nomi non mancano, tra i quali alcuni però praticamente di difficile concretizzazione. Il granata Darmian, Filipe Luis del Chelsea, sarebbero i maggiori indiziati. Ma, se il primo costa tanto e su di essi ci sono occhi di dirigenti di club europei pronti a far follie, il secondo, invece, cerca di tenerselo stretto Mourinho per evitare che i blues non perdino pedine di pregio. E allora, sotto con le alternative: Montoya, Zukanovic e Donati. Sia lo spagnolo campione d’Europa che l’incursore clivense di Saraievo sono stati più volte accostati all’Inter. Quello su Giulio Donati, è stato solo un sondaggio accennato. Il 25enne cresciuto tra Lucchese e Inter, è oggi uno dei punti cardini del Leverkusen. In base alle caratteristiche di questo o di quell’altro laterale, Mancini saprà poi collocare Santon a destra o a sinistra. Solo con l’ipotetico arrivo di Darmian (sarebbe un lusso), il tecnico jesino avrebbe due laterali bassi fortemente intercambiabili fra loro, oltre ad alternative come D’Ambrosio (o Dodò), Dimarco e qualche altra utile pedina.

DUE DI COPPE
Si aggancia al concetto espresso sopra anche il discorso legato al reparto offensivo. Così come appare oggi è scarno e inadeguato. I soli Icardi, Palacio, Shaqiri (visto in chiave trequarti), il giovane Puscas e il rientro in gruppo di Longo e, forse, di Garritano, non garantirebbero una forza tale da contrastare concorrenze attrezzatissime. La posizione di Biabiany (aggregato all’Inter dopo il regime di svincolo e dopo la pausa forzata a causa di un’aritmia) è in attesa di valutazione, fermo restando che potrebbe farsi un po’ tutto il ritiro in Alto Adige. I nome altisonanti e i propositi non mancano. Salah, Jovetic, Cuadrado sono gli attuali nomi più gettonati. Ma, per una ragione o per un’altra, si rischia seriamente di dovervi rinunciare. La concorrenza, come è ovvio, è spietata. Non sono sufficienti in questo senso i buoni uffici del Mancio verso questo o quell’altro club per vederli belli e accasati alla Pinetina. Anche per questo reparto e relativi rinforzi esiste un “piano b” ricco di nomi, alcuni piuttosto fantasiosi se vogliamo: Lavezzi, Aubameyang, Chicharito Hernandez, Pedro, ma, se occorre potrebbe presto essere varato per l’uso un’eventuale “piano b2”: Sansone del Sassuolo, Eder della Samp, André Ayew dell’OM, il brasiliano del Dnipro Matheus, Thereau dell’Udinese. Una volta sistemata quest’importantissima casella, ci sarebbe da valutare seriamente di portare in nerazzurro una validissima alternativa a Icardi. Anche se in gran parte, lo stesso Palacio è deputato a fare la fase centrale, le sue non perfettissime condizioni vedrebbe più oculato prima valutare bene Longo (a Cagliari ha segnato però col contagocce) ed eventualmente tornare sul mercato con un’operazione low-cost, ma in questo contesto specifico, lo stesso Therau o, addirittura un ritorno di fiamma per Destro sarebbero più che ben accetti.

IL BAMBINO DI CRISTALLO
Una ultim’ora è rappresentata, però, da un colpo di scena che, se confermata,vedrebbe un forte interessamento sul terzino Santon da parte del Crystal Palace. Sirene inglesi, quindi, per l’ex “bambino d’oro”, come veniva chiamato ai tempi di Mourinho. Lo ripetiamo, se la notizia fosse davvero confermata, sarebbe davvero un clamoroso autogol del tecnico marchigiano che a gennaio lo volle fortemente. Infatti, è notizia della tarda mattinata che è stata poi riportata anche dal giornalista Mediaset (Studio Sport) Claudio Raimondi. Come voler dire ”costruire sfasciando”, una sorta di contraddizione, solo per fare cassa?

MOTTA E RISPOSTA
Servono ancora degli innesti freschi per puntellare i vari reparti, ma servirebbe ora soprattutto fare cassa per recuperare le ingenti somma spese o quelle ancora da spendere. L’arrivo di Kondogbia non preclude quelli di Imbula o Allan, o, addirittura del ritorno di Thiago Motta e forse il ritorno di fiamma di Felipe Melo. Il mediamo italo-brasiliano è ai ferri corti con il PSG e per questo non si ipotizza una sua permanenza a Parigi. Il giocatore vuole l’Inter, ma non è affare di facile districabilità. "L'Inter ne mette in vendita tredici". Questo il titolo col quale Tuttosport oggi apre la pagina dedicata alle ultime trattative di mercato in casa nerazzurra, club che dopo gli acquisti di Murillo, Miranda e Kondogbia si concentrerà soprattutto sulle operazioni in uscita. Per fare cassa, i vari Kovacic, oltre a uno tra Guarin o Hernanes saranno inevitabilmente ceduti. Per il croato il Liverpool non si spingerebbe oltre gli attuali 20-22 milioni di euro offerti; Ausilio e Fassone ne chiedono 28-30, ma la sensazione è che si possa chiudere intorno ai 25. Trattativa fattibile, il cui epilogo non sembra però ancora vicinissimo. Altro denaro arriverà dalle cessioni di un bel blocco di giocatori: Obi (Carpi?), Andreolli (Samp?), Bardi (Schalke 04?), Krhin, Biraghi, Schelotto, Botta, Bianchetti e Benassi. Per il gioiellino dell’U21 azzurra, l’Inter chiede non meno di 4 mln. C’è il rischio che giovedì 25 giugno si possa arrivare alle buste col Torino, con i granata inchiodati a quota 2,5 mln. Ci sarebbe da sfoltire anche il reparto difensivo. Tra gli attuali esuberi, Vidic, Nagatomo e Juan Jesus avrebbero mercato (uno tra il serbo e il brasiliano potrebbero anche essere confermato); oltre a uno fra D’Ambrosio e Dodò, con lieve propensione per la cessione dell’ex romanista.

Scritto da Filippo Rattile

domenica 21 giugno 2015

L’INTER SOFFIA KONDOGBIA AL MILAN. I retroscena e le altre trattative

Con la passata stagione lasciata da poco alle spalle e, con la prossima che avrà inizio fra due mesi, l’Inter mette ha segno un paio di punti a proprio favore nel derby col Milan, lasciando al palo Galliani e soci. Tempo materiale affinché anche i rossoneri possano rifarsi e mettere a segno colpi rilevanti ce né dovrebbe comunque essere. Intanto però, dopo il colpo basso del caso Mihajilovic, i cugini nerazzurri hanno inteso soffiare due top player che erano destinati o fortemente appetiti dai "cugini".

LA PANTERA VERA 
Nato a Nemours, un minuscolo centro francese di 13mila abitanti, Geoffrey Kondogbia è il nuovo che avanza. Un top-player ancora giovanissimo che è stato strappato alla concorrenza a suon di milioni. Sfiora il metro e novanta la pantera nera, giocatore legato nelle ultime due stagioni al Monaco e che a breve vestirà la casacca nerazzurra dell’Inter. La notizia bomba l’apprendiamo nel tardo pomeriggio di ieri; Il forte centrocampista, a quanto affermano anche nel Principato di Monaco, ha sottoscritto un contratto che lo legherà all'Inter fino al 2020. L’ufficialità ci sarà dopo le visite mediche che dovrebbero effettuarsi domani. Kondogbia percepirà 4 milioni a stagione per 5 anni di contratto. La somma totale da versare al club monegasco sarebbe 30 milioni oltre i bonus.

TANGO & CASH 
Gente nuova che arriva, gente che va. Tra i più probabili addii vi sarà molto probabilmente quello di Kovacic direzione Liverpool. Il sacrificio è inevitabile. L’Inter chiede ai reds non meno di 25 milioni. Insieme al croato, con la valigia in mano, si ipotizzano altri nomi: Guarin, Hernanes, Juan Jesun, Nagatomo e Kovacevic. Tra di essi, due/tre o più di essi potrebbero presto partire. Roberto Mancini, se proprio dovesse far valere la propria volontà potrebbe trattenere a Milano il solo Hernanes. L’ex laziale, seppure a strappi, ha fatto vedere cose egregie. Fare cassa. Ecco, questo sarà necessario per rientrare in bilancio. Restano da valutare anche le richieste nei confronti del parco giocatori (molto folto), specie tra quei tesserati che nelle ultimissime stagioni hanno giocato altrove. I casi principali: Bardi, Alvarez, Schelotto, Biraghi, Botta, Crisetig, Laxalt, Taider, S. Longo, Mbaye, Krhin. 

DUB-BEE ROSSONERI
Bee Taechaubol, il tycoon tailandese che ha recentemente firmato con l’AC Milan un contratto che prevede di trattare in esclusiva per 2 mesi un rapporto di collaborazione e l’ipotetico acquisto del 48% delle quote della società rossonera, aveva illuso molti tifosi a che i cugini potessero investire ingenti somme di denaro per rafforzare la squadra. Nei fatti e nella sostanza, evidentemente, le cose non stavano proprio così. Il Milan del neo allenatore Mihajilovic, aveva avanzato l’ipotesi di rinforzarsi a colpi di nomi altisonanti: Jackson Martinez (finirà forse all’Atletico Madrid), del ritorno di Ibraimovic e dell’arrivo del forte Kondogbia, accasatosi com’è noto alla Milano nerazzurra. Su quali mosse e strategie potranno ora muoversi Galliani e il tecnico serbo?

CITIZEN DA POLSO
Il tecnico jesino Mancini ha sempre avuto un occhio particolare alle faccende della sua ex squadra. Nel Manchester City ci sono tutt’ora un bel po’ di calciatori di gradimento nerazzurro. Persa definitivamente la speranza di portare a casa Touré, Kolarov, resta da capire che margine ci possa essere nell’ipotesi in cui si andrebbe a capofitto su Jovetic. Il citizen montenegrino è appetito da molti club, compreso Inter e un altro paio della Serie A. Se trattativa sarà, questa non sarà breve, e non si esclude nemmeno che l’ex punta viola possa rimanere anche rimanere s Manchester. I nomi inseriti sulla lista della spesa del Mancio. Anche per questo ruolo non sono tanti, ma sono un po’ tutti di alto profilo (Salah, Cuadrado, Fekir, Pedro, Aubameyang, Falque). 

Scritto da Filippo Rattile

giovedì 18 giugno 2015

CALCIOMERCATO INTER …e tutti gli altri attuali retroscena

L'abnorme quantità di voci legate al calciomercato, come spesso accade, finiscono vicendevolmente per rincorrersi. Molte delle quali restano solo ipotesi, fortemente ispirate al detto “verba volant”. Ergo, affinché il modo di dire finisca per compiersi nella sua interezza, il “facta manent” suggerirebbe di far presto per evitare che la concorrenza arrivi a soffiarci altri potenziali affari. 

IL GIOCO DELLE COPPE 
In quanti sarebbero disposti ad acciuffare in extremis una qualificazione in Europa a causa di fatti extra calcistici? Non so; personalmente un altro caso simile a quello del 2006 (che fu, è vero, certamente ben più clamoroso), non potremmo metabolizzarlo. Ed intanto, dopo la mancata licenza a danno del Genoa, e le chiarezze sulla posizione dei “cugini” liguri blucerchiati, che, invece la competizione continentale la potranno fare, ballano altre situazioni che farebbero sperare per un ripescaggio dei nerazzurri. Salva la Samp, in questo senso sarebbero da chiarire le posizioni di Napoli e Lazio. Se, il tutto fosse confermato, la Fiorentina andrebbe spedita al preliminare di Champions, e squadre come Inter e Torino (a scalare) sarebbero catapultate in quella che un tempo veniva chiamata Coppa Uefa. Esserci o meno in Europa, non la vediamo come un’opportunità puramente tecnica e/o di prestigio, ma, la vediamo sotto un’altra lente. Ossia, in questo specifico contesto: senza la partecipazione in Europa, determinati giocatori snobberebbero una eventuale chiamata all’Inter. Diversamente, la partecipazione alla stessa, manterrebbe più alto il nome dei nerazzurri. E’ un fatto, crediamo, puramente soggettivo. Intanto, un progetto sulla cosiddetta carta il buon Roberto Mancini da Jesi ce l’ha pronto da un pezzo. Tutti sono invitati a sposarlo. Il progetto, prevede il ritorno nelle posizioni che più competono all’Inter, e nell’immediato l’obiettivo minimo del terzo posto.

SE CI SEI BATTI 4 COLPI
Ma, perché tutto ciò avvenga, serve una programmazione lungimirante e fatta di denaro fresco destinato alla campagna acquisti. Servirebbero 4, non quattro nomi a caso; sia chiaro! Per far si che si possa avere credenziali tali da poter ambire alla qualificazione Champions, è strettamente necessario che si accasino alla Pinetina non meno di 4 top-player, più o meno uno per reparto. Se è vero anche che nei fatti Miranda lo sia a tutti gli effetti, il primo tassello sarebbe stato messo al osto giusto. Ma, non è opportuno adagiarsi sugli allori, perché di strada da fare ce né, eccome! Un laterale basso che sappia adattarsi a menadito su entrambe le corsie (uno c’è già, ed è Santon), nei desideri risponde al nome di Darmian, ma, che tradotto nell’economi reale si traduce come “inarrivabile”. Ed ecco che devi giocoforza inventarti valide alternative. Montoya, Kolarov, Donati, Zukanovic. Nomi validi, ma non sappiamo quanto duttili per la specifica causa nerazzurra. Passiamo al centrocampo, e in questo reparto devi necessariamente approvvigionarlo con un altro top. Escluso Yayà Tourè, ed escluso (forse) Kondogbia, non puoi permetterti di depennare anche il nome di Imbula del Marsiglia, perché rischieresti una precoce contestazione della piazza. Per potenziale l’attacco, come ben si sa, è necessario mettere a segno un gran colpo. In questo dato contesto ballano nominativi stuzzicanti: il viola Salah (proprietà Chelsea), e l’altro ex viola Jovetic, corteggiato a destra e a manca dall’immancabile società italiana per creare contrasto. 

DENTRO A UN REPLAY
Cavalli di ritorno in chiave nerazzurra o in chiave puramente Serie A. Sia Thiago Motta che Felipe Melo non rappresenterebbero di certo la figura del centrocampista imparentato con Flash Gordon. Sia l’italo-paulista (comunque fortemente corteggiato dall’Atletico Madrid), sia il carioca ex Juve, non hanno nel loro dna, come dire, le caratteristiche dell’essere dei fulmini di guerra. L’esperienza maturata sui campi internazionali e il loro dato anagrafico (quasi 33 anni il primo, 32 il secondo), farebbero però propendere Mancini a provare ad averne almeno uno alle sue dipendenze. Partito per la Francia 3 estati fa, Thiago difficilmente si farebbe scappare l’occasione di riabbracciare il progetto nerazzurro. Ma, come accennato, ci sarebbe da battere la forte concorrenza che arriva dalla penisola iberica. Una tra le annate meno proficue del giocatore del PSG, è stato proprio quello di sette anni addietro maturato coi colchoneros. Un suo probabile ritorno lo porrebbe nelle condizioni di riscatto per dimostrare anche agli ispanici tutto il suo reale valore. Nel caso in cui, come sembra, l’attuale mediano parigino dovesse accordarsi con l’Atletico, ecco che s’aprirebbero le porte per il carioca oggi in forza al Galatasaray.

UNA VOLTA ALLAN
Sé vale ancora il detto “i sogni son desideri”…e che sognare non costa nulla, allora perché non farlo ad occhi aperti e farlo per gioielli particolarmente impossibili? Darmian, Dani Alves, Felipe Luis, Benatia, Courtois, Pedro, Felipe Anderson, Modric, Aguero, Robben e Ribery. Certo, difficile da prenderli anche se come presidente ti può permettere il lusso d’essere tra gli sceicchi più doviziosi del Pianeta. Purtroppo, ultimamente, è sin’anche difficile acquisire anche “gioielli” un po’ più grezzi e dal prezzo di listino ancora un tantino più umano. Di gioielli più grezzi in giro per l’Italia ce ne sarebbero. Vediamone qui una lista appena accennata: Falque e Perotti (Genoa), Romagnoli, Obiang e Soriano (Sampdoria), Allan (Udinese), Nainggolan (Roma/Cagliari), Basta, Candreva e Parolo (Lazio), Valdifiori e Saponara (Empoli), Richards e Salah (Fiorentina), Vazquez (Palermo), Mertens, Gabbiadini e Inler (Napoli), Zukanovic (Chievo), Melchiorri (Pescara); N. Sansone (Sassuolo), Sabelli (Bari), Viviani (Latina), Di Gaudio e Mbakogu (Carpi), Di Gennaro (Vicenza).

Scritto da Filippo Rattile

mercoledì 17 giugno 2015

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

Oggi, alle ore 20:45, presso la sede sociale, è convocata l'Assemblea del Consiglio Direttivo per discutere e deliberare i seguenti punti posti all'ordine del giorno:
  • Comunicazioni del Presidente;
  • l’approvazione del rendiconto contabile economico-finanziario e della relazione annuale - See more at: http://www.associazioni.avvocatoferrante.it/assemblea-e-consiglio-direttivo.html#sthash.7Opx1r0n.dpuf
    Approvazione del bilancio annuale;
  • Tesseramento soci 2015/16;
  • Rinnovo del Consiglio Direttivo e nomina del Vice Presidente;
  • Varie ed eventuali. 
Grazie!

Il Presidente Antonio Brescia

martedì 16 giugno 2015

CALCIOMERCATO: INTER “IMMOBILE”…ma non si tratta di un giocatore in entrata

Mai come quest’anno, in questo scorcio iniziale d’estate, il mercato dell'Inter procede così a rilento. Dopo i fiumi d’inchiostro e le migliaia di parole spese inutilmente per questa o quell’atra presunta trattativa, non rimangono che solo le intenzioni di fare grande la Beneamata. A soli sedici giorni dal raduno, e a diciotto dall’avvio del ritiro estivo di Riscone di Brunico nell’Alto Adige (5/15 luglio), tutto rimane ovattato in un “vorrei tanto, ma (per ora) non posso. 

THINK PROJECT
Dato in pasto mediaticamente parlando, Kovacic, e, dato per certo partente verso la Premier, il 21enne centrocampista croato è stato tolto dal mercato (semmai lo fosse davvero stato), cotanto di proclami dell’enturage nerazzurro. Insomma, solo in caso di una superofferta l’Inter potrebbe tentennare ed eventualmente intavolare una trattativa. Mateo, quindi, resta a tutto vantaggio del progetto. Si, ma quale progetto? Se è avallabile l’intenzione di puntare sui giovani emergenti aventi gli attributi necessari, al croato andrebbero affiancati determinate altre pedine. E’ pur vero che il vivaio di casa Pinetina è florido e valido; perché non provare ad attingere più giovanotti di belle speranze, rispetto al recente passato?

L'ABITO E IL MONACO 
Su Geoffrey Kondogbia, giovane centrocampista emergente, si sono da tempo posati gli occhi di molti allenatori e presidenti. La concorrenza, ora, è ormai spietata. Se Roberto Mancini ambisce ad avere in squadra il gioiello monegasco nativo di Nemours, oggi, deve necessariamente battere la concorrenza almeno di Milan e Juventus. Galliani, dice, di volersi ritirare in caso di aste folli e si fermerebbe (ci sarebbe poco da crederci però) a non oltre 25 mln di euro. L’Inter avrebbe rilanciato (virtualmente?) a 27 milioni. Staremo a vedere, anche perché non capiamo da dove verrebbero fori questi soldi, ora che concretamente Kovacic possa restare in nerazzurro. Le alternative non mancherebbero, ma si tratterebbe di nomi meno altisonanti o perlomeno di altri aventi un dato anagrafico ben differente. Vedi Thiago Motta e il suggestivo ritorno di fiamma che lo vorrebbe nuovamente a Milano. Fino a lunedì scorso la situazione sembrava inequivocabile: o l’italo-brasiliano rinnova col PSG oppure sarà destinato all’Inter. Appiano è l'unica vera alternativa possibile.

NON DIRE GATTO…
Mancini non lo manda a dire: “Voglio un leader in difesa". Questo, essenzialmente quello che il tecnico jesino continua a ripetere da un mese a questa parte e il Presidente è ben conscio di doverlo per questo accontentare. Con Ranocchia e forse lo stesso Vidic verso i rispettivi rinnovi, Miranda è il nome maggiormente sponsorizzato in queste ultime ore, per far lievitare lo spessore nel delicato reparto. Joao Miranda de Souza Filho, per tutti solo Miranda, sarebbe il rinforzo ideale per migliorare, appunto, il rendimento nel mezzo della difesa nerazzurra. Trent’anni di Paravanavi (Brasile), attualmente in forze all’Atletico Madrid, è un piatto ricco sul cui si era gettato a capofitto il Milan che pareva in netto vantaggio su tutti i presunti pretendenti. La società di Erick Thohir pare, invece, aver sorpassato i “cugini” che già lo credevano a un passo dal vestire il rossonero. Come si sussurrava sopra parafrasando un famoso detto, il quale finisce per dire…se poi non c’è l’hai nel sacco! Ausilio, stando a determinate voci, starebbe già per contattare i colchoneros oltre all’agente del calciatore carioca. Si può fare?

SARA’ QUEL CHE SALAH
La Fiorentina vorrebbe che il club d’appartenenza della forte punta egiziana Salah, il Chelsea FC di Londra, possa lasciarlo a Firenze ancora per un altro anno. A breve, il club viola, a patto che Mohamed sia d’accordo, potrebbe chiedere al Chelsea il rinnovo del prestito per un’altra stagione. Con un diritto di riscatto fissato dalla società inglese a 15 milioni di euro, l’attaccante non si è espresso ancora facendo riferimento a una sua permanenza in Toscana. L’Inter gli fa serratamente la corte e, dopo il no incassato da Mourihno su un ipotetico sbarco ad Appiano Gentile della forte ala colombiana Cuadrado, si è buttato sull’egiziano con tutti i panni. Un curioso e particolare incrocio dei due giocatori che si sono scambiati la maglia a gennaio scorso nella finestra invernale di mercato. Mancini punta dritto a rinforzare anche l’attacco, sapendo si di fare affidamento su Rodrigo Palacio, ma tenendo ben fermo in mente che El Trenza ha giocato un’intera stagione con un problema a una caviglia, e che l’ex genoano vira spedito verso le 33 primavere e mezza. 

Scritto da Filippo Rattile (image: www.calcioblog.it)

mercoledì 3 giugno 2015

CALCIOMERCATO INTER Le ultime news sulle manovre nerazzurre

Europa si, Europa no. Un po’ come si farebbe con le margherite, il popolo nerazzurro sembra sfogliare i petali per capire bene quale nuovo scenario possa tra breve presentarsi. L’ultima bomba mediatica non riguarda più le genovesi e relativa licenza Uefa. E’ notizia dell’ultimora, quella che punterebbe il dito sulla SS Lazio 1900, che ora pare a rischio preliminari di Champions. In attesa che la notizia venga confermata, però, preferiamo concentraci sulle manovre di calciomercato della nostra amata Inter, perché, a quanto pare le trattative sono sempre più in fermento.

A VOLTE RITORNANO
Sirene inglesi per Matteo Darmian. Voci di mercato danno per certo un interessamento congiunto sia dello United che dell’Arsenal. La valutazione del laterale scuola Milan, da quattro stagioni al Toro, si aggirerebbe attorno ai 20 milioni. Non è mistero che il terzino di Legnano sia un pallino di Mancini sin da tempo, ma, è anche risaputo che la concorrenza sia particolarmente spietata. Meno complicato, invece, apparirebbe l’operazione Donati. Il terzino del Bayer Leverkusen, con un recente e proficuo passato alla Primavera Inter dal 2008 al 2010 (anche 1 presenza in prima squadra con Murinho), è stato un punto fermo dell’Under 21 azzurra fino a due anni fa. Riprenderlo alla corte nerazzurra, un po’ come è stato per Santon equivarrebbe a una sorta di minusvalenza. La suggestiva idea tutta orientale Linpeng, invece, oggi suona non proprio come una boutade, ma, piuttosto come una sorta di promozione immagine della beneamata nella Cina. Il ritorno di Giulio Donati, farebbe il paio non soltanto con Santon, nuovamente nerazzurro da gennaio, ma anche con Biabiany. Il parigino, mancato rossonero lo scorso anno e svincolatosi in aprile dal Parma, ha già sostenuto le visite mediche con l’Inter. Segno evidente che l’aritmia cardiaca è, per fortuna, solo uno spiacevole nonché lontano ricordo.

NICOLA SENZA I FILISTEI
A parte i consensi accademici incontrati nei secoli scorsi, Sansone, l’eroe dalla forza prodigiosa concessagli per volere di Dio, epoca dopo epoca ha perso smalto, sino a diventare (come nome) quasi una figura stabilmente calcistica. Fatte le dovute proporzioni, Nicola e Gianluca Sansone, sono rispettivamente giocatori italiani non imparentati fra loro. La punta, Nicola, bavarese di nascita ma italiano perché avente genitori di Novi Velia, Cilento, è l’ultima idea per rimpolpare il reparto avanzato. Egli stesso, forte delle dieci reti messe a segno in campionato col Sassuolo, si sarebbe detto propenso ad abbracciare la causa interista. Sansone è un calciatore agile e versatile, non fortissimo sulle palle alte per via della sua struttura fisica (circa 174 cm di statura). E’ stato compagno in Nazionale con Giulio Donati nell’Under 21 di Devis Mangia.

SERATA DI GALA
I nerazzurri starebbero tentando una maxi operazione sull'asse Istanbul-Milano. È l'emittente turca Bugun Tv, infatti, che avrebbe avanzato e lanciato la suggestiva ipotesi. L’Inter avrebbe presentato, stando a quanto si direbbe, una maxi offerta ufficiale al Galatasaray, squadra campione di Turchia, dal valore approssimativo di 16,5 milioni di euro per l'acquisto di tre giocatori: la vecchia conoscenza della Serie A Felipe Melo, oltre a Semih Kaya e Alex Telles. Roberto Mancini vedrebbe più che utile e fruttuoso l’inserimento in gruppo di tre elementi ben conosciuti ed apprezzati da egli stesso.

IL CARRILLO DELLA SPESA
Se c’è una cosa incontestabile, è quella che il Mancio abbia o meno le idee chiare, e sulla ricostruzione dell’Inter vorrebbe 8-9 nuovi calciatori e un po’ tutti di livello. Si parte dalla possibile conferma di Handanovic, il cui contratto non è in scadenza e quella, certa, del capocannoniere del campionato Icardi. Concentriamoci adesso sul reparto offensivo che, al netto delle conferme di Maurito e del Trenza, abbisogna di nuova linfa. Si cerca un vice-Icardi, per permettere al puntero italo-argentino di rifiatare e, all’occorrenza, di contare su una valida alternativa. Si fa un gran parlare in questi giorni di Andrè Carrillo. Peruviano di 24 anni in forza allo Sporting Lisbona, non è proprio un cannoniere nel senso più tradizionale. Solo 10 reti nel massimo torneo del Portogallo in 92 apparizioni (4 stagioni) non lo collocano fra le punte centrali ideali. La sua “sterilità” nei pressi delle porte avversarie è dovuta soprattutto perché ha giocato sino a poco tempo fa come centrocampista offensivo. Detto di Sansone del Sassuolo e del ritorno di Biabiany, i nerazzurri potrebbero presto tornare alla carica per l’ex viola Cuadrado (seguito anche dalla Roma) e, perché no, di Salah, che in prima persona ha sostituito il colombiano alla Fiorentina. L'attaccante egiziano è stato un recente pallino dell’Inter, sin prima che potesse accordarsi nel 2014 con il Chelsea. 

Scritto da Filippo Rattile

lunedì 1 giugno 2015

INTER...DIAMO I NUMERI I voti, calciatori e tecnico, nel bilancio 2014-2015

Non si può certo affermare che è stata una stagione esaltante; tutt’altro. La vittoria di misura del pirotecnico 4-3 di ieri sera sull’Empoli, dignitoso commiato dal campionato dei nostri ragazzi, se non altro è servito per far arrivare in vetta alla classifica marcatori Mauro Icardi, che con 22 goal eguaglia il sempreverde Luca Toni. Proviamo ugualmente a dare i nostri personali voti:

Samir HANDANOVIC 6 Non è stata un’annata proficua per il portiere sloveno. La sufficienza la raggiunge per via di un’equazione fin troppo logica: alcune gare esaltanti (rigori parati inclusi) e gare in cui ha sfoggiato imprevedibili svarioni. Potrebbe salutare il popolo nerazzurro dopo tre anni per accasarsi, forse, alla Roma.

Juan Pablo CARRIZO 5.5 Pesano sul groppone dell’estremo argentino le figuracce rimediate nella trasferta di Wolfsburg. Anche l’ex laziale dovrebbe cambiare aria. Al suo posto è annunciato Mirante.

Tommaso BERNI S.V. L’alter-ego dell’alter-ego non poteva sperare di ritagliarsi spazi. Intanto, l’ex torinista è stato confermato anche per il prossimo anno.

Andrea RANOCCHIA 5.5 Alti e bassi poco degni di un capitano autentico. Criticato senza mezze misure dagli addetti ai lavori. Eppure, lui gravita stabilmente nel giro della Nazionale.

Davide SANTON 6.5 Il ritorno del “bambino” dopo tre anni e mezzo aveva fatto sperare in una suo exploit. Salvo poi essere falcidiato da tanti infortuni. La ricostruzione dell’Inter parte anche dalla sua conferma.

Juan Guiliherme JUAN JESUS 5.5 Il mezzo voto in più è per l’intensità che a volte è riuscito a profondere. La sua involuzione dell’ultimo anno e mezzo è però poco rassicurante. 

Danilo D’AMBROSIO 6 La speranza che nutriamo è quella che il terzino partenopeo resti un calciatore dell’Inter. Non soltanto per la duttilità, ma anche per poter disporre di più frecce nell’arco del tecnico marchigiano.

Yuto NAGATOMO 5 Era giunto qualche stagione fa dal Cesena quasi in punta di piedi. Ora, il samurai nipponico sta cercandosi una nuova squadra. Non è bastato l’impegno e la buona volontà dell’ultimo scorcio di campionato per convincere il Mancio.

Josè Rodolfo DODÔ 5 Inconsistenza e infortuni a catena. Questa la anomala stagione del brasiliano di proprietà AS Roma. Non crediamo che possa essere riscattato.

Hugo CAMPAGNARO 5 E’ uno degli abituè dell’ex tecnico nerazzurro Mazzarri. E’ rimasto u po’ a sorpresa a Milano a gennaio, ma ora ha già (e da tempo) le valigie pronte. Non ci sentiamo in grado di spendere un mezzo voto e una mezza parola nei suoi confronti, mortificati come siamo per le sue prestazioni sottotono.

Marco ANDREOLLI 5.5 Non ha mai dato l’impressione di potersi guadagnarsi i fatidici galloni, ne tantomeno la permanenza in casacca nerazzurra. Anche nell’occasione in cui ha indossato la fascia di capitano (Inter-Genoa) non ci ha deliziati affatto. 

Isaac DONKOR 5.5 Altro giovane della nidiata del vivaio. Il ghanese, terzino ed ex capitano della Primavera interista, potrebbe accasarsi altrove per mettere insieme un minutaggio importante.

Cìcero Moreira JONATAHAN S.V. E’ l’oggetto misterioso dell’intera stagione. Il suo calvario si chiama, prima polpaccio, e poi ginocchio; fino all’intervento in cui si è sottoposto a febbraio. Quasi clinicamente del tutto guarito, Johnny è dato però sicuro partente. Ha messo insieme 5 apparizioni senza poter incidere. 

Felipe Dal Bello FELIPE N.G. Liberatosi dall’incubo “Parma FC” e dall’ombra del fallimento degli emiliani, accetta la sfida Inter, sapendo di giocarsela non da attore protagonista. Poche apparizioni e una quasi certa mancata conferma. L’italo-brasiliano dovrà per cui cercarsi un altra sistemazione.

Nemanja VIDIC 5.5 Arrivato alla corte di Thohir come uno dei maggiori top player nel suo reparto. Il serbo non ha mai conosciuto le mezze misure: ha incantato e ci ha insieme inorridito. Dov’è il grande centrale che i club di mezza Europa sognavano di avere in squadra? Per assurdo, c’è la reale possibilità di riaverlo in comitiva anche per la prossima stagione. Il suo ingaggio sta allontanando molti potenziali pretendenti.

Gary MEDEL 6.5 Un mediamo per tutte le stagioni. Il mastino di Santiago del Cile è stato fra i più costanti in assoluto dei suoi. Non un fulmine di guerra, ma fra i pochi capaci di metterci all’occorrenza la fatidica pezza. Un intoccabile, che però vedrebbe giudizioso un valido affiancamento (l’esperienza del ritorno di Motta?).

Zdravko ZUKMANOVIC 5.5 Preso un anno e mezzo fa dallo staff mazzarriano e poi rivalutato da quello manciniano. Gli fa difetto la mobilità, intesa come dinamismo. Il serbo è sul mercato, a patto però che ci siano acquirenti.

Mateo KOVACIC 6 Ventuno anni appena, ma già dal gioiellino dalmata ci si attendeva e ci sia attendono giocate da grande calciatore. Purtroppo incostante e umorale, il croato potrebbe essere posto sul mercato per racimolare quel denaro cash occorrente per mettere a segno nuovi colpi. Si dice in giro che il Liverpool farebbe carte false pur di accaparrarselo. 

Marcelo BROZOVIC 6.5 Ha conosciuto un ottimo momento al suo arrivo in Italia, oltre a una successiva flessione. Ciò nonostante continua ad essere ritenuto una presenza quasi indispensabile per il reparto.

Assane GNOUKOURI 6 Rivelazione dell’ultimissima parte di stagione. Non serve un voto altisonante per il ragazzo, ma una costante programmazione che possa farlo crescere. Il potenziale c’è ed è enorme. 

Fredy GUARIN 6 Metà stagione (la prima) da dimenticare. Poi, pian piano la parziale resurrezione. Mancini gli ha dato fiducia, ma non sempre il sudamericano è stato in grado di ripagarlo del tutto. Dovesse giungere una buona offerta, potrebbe anche partire verso nuovi lidi. Pochi, supponiamo, si sentiranno obbligati a strapparsi i capelli.

Joel OBI 5 Del laterale nigeriano ne abbiamo apprezzato il gol col bel gesto atletico nel derby dell’andata, salvo poi scomparire nel nulla. 

Anderson HERNANES 6 Potenzialità da top-player; discontinuità da giocatore di medio calibro: qual’è il vero valore del Profeta?! Una sua non scontatissima conferma potrebbe farlo (forse) riscattare a partire dalla prossima stagione.

Xherdan SHAQIRI 6 Arrivato a gennaio dalla Bundesliga, l’elvetico d’origini kosovare ha sbalordito tutti per freschezza e senso tattico. Poi, però, ha conosciuto un lento declino, fino a ritagliarsi un posto stabile…in panchina. L’obbligo del riscatto oneroso vincola l’enturage a puntare su di lui anche per il prossimo anno.

Lukas PODOLSKI 4.5 La piIù grande delusione. Un nome altisonante, solo il nome, non può portare sostanza e punti alla causa nerazzurra. Il teutonico nativo di Polonia a luglio tornerà all’Arsenal come da copione. Di lui e del sue passaggio in Italia resteranno pochissime tracce.

Rodrigo PALACIO 6.5 Frenato dal guaio alla caviglia che sembrava costringerlo all’intervento chirurgico, la punta argentina di Bahia Blanca, ha contribuito fortemente a dare spessore al reparto avanzato. Non molti gli acuti in rete del puntero ex genoano, ma assist ai compagni e scompiglio per molti difensori avversari, tanto da farlo apparire imprescindibile. Crediamo si sia guadagnato la riconferma, in barba alla sua età non più verdissima.

Mauro ICARDI 7.5 Capocannoniere della serie A in condivisione con Luca Toni. 22 acuti che hanno fatto lievitare ingaggio e quotazione del cartellino, arrivato, si suppone, quasi alle estrellas. Maurito resterà in nerazzurro per provare a riportare l’Inter dove più le compete, non certamente in un’anonima ottava posizione. Intorno a lui e pochissimi altri confermati, però, è necessario portare alla Pinetina gente con i cosiddetti attributi.

Federico BONAZZOLI 6 Il giovanotto, 18 anni da qualche settimana, è stato ceduto, come è noto, in via definitiva alla Sampdoria nello scorsa finestra di mercato invernale. Potrebbe essere riacquistato fra un paio d’anni. Ma, l’impressione che si avverte è quella che sarà poco fattibile un’operazione che potrebbe avere connotati sontuosi. Federico (in un prossimo futuro) potrebbe avere una quotazione monstre. A gennaio è stata fatta una operazione a “perdere”, su un giovanissimo che diventerà secondo noi un big. 

George PUȘCAȘ 6 Ha un cognome scomodo che richiama il campione magiaro anni 50-60, con la sola differenza di una lettera k. Il nostro è invece rumeno della regione della Transilvania ed è comunque di belle speranze. Qualche apparizione qual e la. Anch’egli potrebbe essere inserito in determinate trattativa di mercato, oltre a permettergli di fare esperienza.

Josè CORREIA N.G. Per tutti “Ze Turbo”, si è accasato a Milano a gennaio a costo zero proveniente dallo Sporting Lisbona. Il giovane 18enne di passaporto portoghese, ma nativo della Giunea-Bissau, rappresenta il futuro nell’immediato per il campionato Primavera. Qualche apparizione anche in prima.

Federico DIMARCO N.G. Non ha ancora la patente, visto che sarà maggiorenne a novembre. E’ un terzino che si adatta meglio a sinistra. Mancini gli ha dato il suo “battesimo”, e state certi che fra un paio d’anni di lui ne sentiremo parlare.

Gaston CAMARA N.G. Si dice un gran bene di questo ragazzo. Incursore rapido e imprevedibile. E’ un classe ’96 e per cui riteniamo sia pronto per un’esperienza in una prima squadra. Corteggiatissimo da diversi club (di recente, lo voleva fortemente il Torino). Andrà via da Milano a farsi le ossa. 

Ibrahima MBAYE 6 Passato in prestito al Bologna fra i cadetti, il difensore senegalese potrebbe essere inserito in una qualche trattativa di mercato.

Roberto MANCINI 6 Chiamato a novembre per dare una scossa e (magari) un gioco che sia degno da Inter, l'allenatore jesino si è visto costretto a ricomporre mese dopo mese un puzzle particolarmente confuso. Ci ha provato con un paio di moduli differenti e, dopo aver attinto dal mercato di gennaio qualche elemento, sulla carta, di sicuro affidamento (Shaqiri, Santon, Brozovic, Podolski) ed essersi liberato della "zavorra" rappresentata dai vari Osvaldo e M'Vila,  a provato a virare verso mari più tranquilli. Mancini, si sapeva, che non poteva vestire i panni di Harry Potter e, senza bacchette magiche, ma solo col buonsenso e la sua esperienza, ha cercato di fare il fattibile. La missione non può dirsi assolutamente compiuta, ma in prospettiva, la mezza stagione con il Mancio è servita per gettare le basi per la prossima stagione.

Scritto da Filippo Rattile [imag: todaysport.it]

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