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lunedì 31 agosto 2015

CARPI-INTER 1-2 Bene la seconda...ma come gioco non ci siamo ancora

Al momento c'è di buono soprattutto il risultato. L’Inter batte il neopromosso Carpi al “Braglia” di Modena e si tiene stretta la vetta della Serie A. Non si vedono i progressi tanto attesi sotto il profilo della manovra di gioco, ma questo potrebbe essere solo una questione di tempo. I nerazzurri per il secondo impegno di campionato sono costretti a rinunciare a Icardi per infortunio e a schierare, seppur non al meglio, Brozovic. Il cantiere Inter è ancora molto aperto ed entro stasera potrebbe impreziosirsi di quelle ulteriori pedine che possano finalmente permetterle il decisivo salto di qualità. La squadra di Roberto Mancini, nonostante le pecche, ha dato sempre l’impressione di voler condurre il gioco al cospetto di una squadra emiliana sbarazzina ma palesemente inferiore sotto il profilo tecnico. 

QUELLO CHE FUNZIONA
Rispetto alla scorsa stagione è la difesa ad aver svoltato positivamente. I due centrali continuano a consolidare il concetto e a dare molte più certezze. La coppia di sudamericani Miranda-Murillo fa tornare alla mente i vari Samuel, Lucio e per certi versi Materazzi e Cordoba. E’ pur presto per fare scomodi paragoni, ma intanto la strada intrapresa sembra quella giusta. Funziona in grandi linee anche il concetto di gruppo, inteso e visto soprattutto come “spogliatoio”. Ricordiamo che sono in tanti i nuovi arrivati e non è facile vederli svolgere il proprio compito non senza qualche sbavatura. In linea di massima le varie intese sembrano oliarsi partita dopo partita. Una menzione a parte la merita Jovetic che sta tenendo a galla e presso ché da solo un reparto avarissimo di soluzioni e di alternative. Pochi avevano pronosticato una partenza stagionale così a razzo dell’ex viola. Teniamocelo strettissimo.

I RIVEDIBILI
Non stanno convincendo del tutto i vari, Kondogbia (troppa leggerezza nei disimpegni); Medel (sa solo fare bene la fase difensiva); Guarin (irritante per lunghi tratti, salvo poi procurarsi il netto calcio di rigore della vittoria). Rivedibile per stima quasi incondizionata Palacio. Il Trenza sembra sempre più la sua stessa ombra, per come appare stanco e ingolfato. Farebbe bene Mancini a provare prestissimo Perisic in quella posizione, specie ora che ci sarà di mezzo la pausa di campionato.

…E QUELLO CHE NON…
I cambi tardivi ed anche inopportuni. E’ pur vero che poi il Guaro si è procurato altri due punti sul finale andando a servire a JoJo il penalty a pochi minuti dal termine, ma avrebbe tranquillamente potuto lasciare il terreno di gioco al posto di un suo compagno di reparto un tantino più ispirato. L’allenatore marchigiano gli da fiducia tenendolo fino al triplice fischio. Sciagurato fu poi l’ingresso di Nagatomo che come un talismano alla rovescia pone le basi per il rocambolesco e provvisorio pareggio dei locali a pochi istanti dal suo ingresso. Non potremmo capire mai se poi il nipponico verrebbe tolto dal mercato all’ultimo istante per sacrificare uno come D’Ambrosio. Tra le cose che ancora non funzionano come dovrebbero vi è anche la confusione del tecnico. La fortuna gli ha dato una mano, specie in questa gara nella cui ha rischiato di buttare al vento due dei tre punti contro una squadra che odora ancora molto di Serie B. 

QUELLI CHE, IL CALCIOMERCATO
Dopo l’arrivo di Perisic, i tifosi si aspettano anche dell’altro. Lo vogliamo fortemente noi, lo vuole fortemente Roberto Mancini. Alle 23:00 di stasera si chiuderà la sessione di calciomercato, dalla quale dovrebbero essere attinte altre pedine per rinforzare l’organico: un’altra punta (Eder capocannoniere?, oppure Borini), un terzino (Sala, Criscito o Siqueira?), un regista (Felipe Melo?). In sintesi sono questi i nomi sul taccuino del diesse Ausilio. Bisogna portare a compimento tutte le operazioni, comprese quelle in uscita. Solo in questo modo si potrebbe aver dato a Mancini tutti quegli ingredienti per allestire una signora squadra, o meglio, una Beneamata squadra!

Tabellino gara della 2^ giornata di campionato 2015-2016
CARPI-INTER 1-2 (1T 0-1) Reti: Jovetic (I) al 31’; Di Gaudio (C) al 81’, Jovetic (I) rig. al 88’
CARPI (3-5-2): Brkic; Letizia, Bubnjic, Gagliolo; Wallace (dal 30' s.t. Di Gaudio), Lollo, Marrone, Fedele (dal 34' s.t. Lazzari), Gabriel Silva; Matos, Wilczek (dal 20' s.t. Lasagna ). (Benussi, Bianco, Pasciuti, Martinho, Spolli, Iniguez). All. Castori. 
INTER (4-3-1-2): Handanovic 6; Santon 6 (dal 79’ Nagatomo n.g.), Miranda 7, Murillo 6.5, Juan Jesus 6; Guarin 5.5, Medel 6, Kondogbia 6; Brozovic 6 (dal dal 83’ Hernanes n.g.); Palacio 5.5, Jovetic 7 (dal 90’ Ranocchia n.g.). (Carrizo, Berni, Montoya, Gnoukouri, D'Ambrosio, Dimarco, Manaj). All. Mancini 6 
ARBITRO: Massa di Imperia. Assistenti, Andrea Crispo di Genova e Gianmattia Tasso di La Spezia
NOTE: Ammoniti Lollo, Gabriel Silva e Letizia (C); Santon, Medel, Handanovic e Miranda (I). Spettatori circa 11mila. 

Scritto da Filippo Rattile

sabato 29 agosto 2015

CALCIOMERCATO INTER Dopo la firma di Perisic, ora sotto a chi tocca: Lavezzi o Eder; Siqueira o Criscito; poi Melo per un last-minute

Potrebbe rivelarsi una giornata più che decisiva quella odierna per il calciomercato dell’Inter. Dopo l’arrivo di Perisic, giocatore croato inseguito ormai da tempo e finalmente ufficializzato stamani, il club milanese potrebbe presto mettere a segno tutti gli altri colpi richiesti da Roberto Mancini. L’arrivo a Linate di Ivan Perisic è stato accolto con molto entusiasmo dai tifosi nerazzurri che ora aspettano un altro paio di sforzi perché possa dirsi una squadra altamente competitiva. Come previsto (salvo clamorosi risvolti) Lavezzi non sarà un calciatore del’Inter. Anche se Ferrero continua ad affermare che Eder era, è e resta blucerchiato, la trattativa sembra però in dirittura d’arrivo. L’enturage milanese avrebbe messo un preventivo oneroso con obbligo di riscatto per un totale di 8,5 milioni di euro pagabili in più rate, per portare in nerazzurro l’attaccante. All’italo-brasiliano sarebbe stato offerto un contratto quadriennale da 1,6 milioni a stagione. Il duo Zenga/Osti avrebbe individuato il suo erede, ossia uno fra Ibarbo e Berbatov. Con la partenza di Taider al Bologna e quella prossima di Schelotto (Palermo?), si pensa ora a puntellare il reparto di centrocampo con quel regista capace di dettare i giusti ritmi; e per tale ruolo non si può non pensare a Felipe Melo. Il 32enne brasiliano ha ampiamente dato la sua disponibilità a trasferirsi in Italia, ma il Galatasaray starebbe facendo ancora resistenza. L’impressione è che l’affare possa concludersi in fotofinish, quindi entro la chiusura del calciomercato prevista alle 23:00 di lunedì prossimo. Fatto certo che, per espressa ammissione di Roberto Mancini i vari Hernanes e Guarin restano intoccabili e confermatissimi, per il capitolo difesa restano in piedi determinati altri scenari. Juan Jesus, Dodò, D’Ambrosio e Nagatomo: due o più tra essi saluteranno la Pinetina. Il primo brasiliano dei due appare destinato alla Roma; dell’altro non si hanno notizie certe. Invece, se dovesse partire il nipponico, come sembra, D’Ambrosio potrebbe anche continuare l’avventura in nerazzurro. Questa ultima ipotesi sarebbe avvalorata anche dalle difficoltà incontrate per giungere a Jacopo Sala del Verona, altro pallino del Mancio. L’uscita di JJ accelererebbe l’insediamento sulla fascia mancina di uno tra Siqueira (trattativa per niente semplice) o Criscito.

Per effetto dei nostri personali gusti e determinate logiche di mercato, siamo autorizzati a credere che fra tre giorni l’Inter potrebbe avere questo potenziale undici:
(4-3-1-2) Handanovic; Santon, CRISCITO (SIQUEIRA), MIRANDA, MURILLO; Brozovic, FELIPE MELO, KONDOGBIA; JOVETIC (Hernanes); PERISIC, Icardi. 

Scritto da Filippo Rattile ph: Javier Soriano-afp

venerdì 28 agosto 2015

Carpi-Inter affidata all'arbitro Massa


Sarà Davide Massa della sezione di Imperia l'arbitro di Carpi-Inter, gara valida per la 2^ giornata della Serie A TIM 2015/2016 in programma domenica 30 agosto alle ore 20.45.

mercoledì 26 agosto 2015

INTER CALCIOMERCATO Sul fotofinish potrebbero arrivare 4 ottimi rinforzi

Dopo il riposo concesso da Mancini alla squadra e la ripresa odierna degli allenamenti, si torna sempre più ad argomentare sul calciomercato a 5 giorni dalla chiusura ufficiale della sessione estiva. Siamo perciò alla stretta finale. Entro lunedì prossimo 31 agosto, giorno di chiusura dei giochi, l’Inter dovrà necessariamente chiudere 3 o forse anche 4 trattative e portare alla Pinetina un congruo numero di rinforzi dalla ristretta rosa di questi nomi con le nostre personalissime percentuali su un eventuale esito positivo: 

I FANTASTICI 4
Lavezzi (75%), Borini (45%), Perisic (70%), Ljajilic (25%), Lamela (20%), Perotti (30%), Bruno Peres (20%), Felipe Melo (75%), Sala (65%), Coentrao (50%), Criscito (45%). Probabilmente 4 di loro vestiranno la gloriosa casacca nerazzurra. Urge apportare forze fresche non soltanto per il reparto offensivo che rischia altresì di fare a meno forzatamente di Icardi per un paio di settimane (problema muscolare), ma anche per la posizione di un uomo che agisca in cabina di regia, oltre a un laterale difensivo. Il diktat di Roberto Mancini è chiaro ed inequivocabile e patror Erick Thohir sembra volerlo assecondare, forte anche degli incassi che derivano dalle recenti cessioni di Shaqiri e Kovacic. A questi prestissimo si aggiungeranno anche i proventi delle partenze dei vari Nagatomo, Taider, Schelotto, D’Ambrosio e uno tra Juan Jesus, Vidic, Dodò; mentre Ranocchia, a giusta ragione, rimarrà in nerazzurro verosimilmente sino al prossimo mercato di gennaio, quando saprà per certo quanto spazio avrà trovato nelle retrovie, e che margini ci saranno poi se finire la stagione a Milano o accasarsi altrove. 

POCHO MA SICURO
Dai già scarni reparti di centrocampo e attacco non potranno poi essere tagliati ulteriori giocatori. Il gioiellino albanese Manaj avrà di che pensare solo per quanto attiene le faccende della formazione Primavera, mentre i vari Santon, Gnoukouri, Dimarco, Hernanes, Guarin e Medel rimarranno per forza di cose sulla sponda nerazzurra del Naviglio. Benché le possibilità per giungere a Perisic non siano basse, si registra in queste ore l’impennata della candidatura del Pocho argentino Ezequiel lavezzi. C’è chi maliziosamente ammicca l’ipotesi di poterli vedere entrambi compagni di squadra (un vero lusso), il che farebbe impennare notevolmente le quotazioni della Beneamata addirittura in chiave scudetto. 

UN MELO AL GIORNO
Non vanno assolutamente tralasciati centrocampo e difesa. La pista Felipe Melo non è stata accantonata, e potrebbe però tramutarsi una trattativa last-minute. Dietro, infine, sistemata la fase dei centrali (non solo gli attuali titolari Murillo-Miranda), resta da aggiungere quel laterale che possa agire positivamente insieme allo stesso Santon tutte e due le fasce laterali. Se non sarà Jacopo Sala o il connazionale Mimmo Criscito, non si esclude che possa esserlo il lusitano Coentrao Da Silva.
E, se come si dice ‘sognare non costa nulla’, proviamo a tracciare un’Inter ideale a bocce ferme e a calciomercato chiuso:
Handanovic, SALA (MONTOYA), Santon (COENTRAO DA SILVA), MIRANDA, MURILLO, FELIPE MELO, Brozovic, KONDOGBIA, Icardi, JOVETIC (Hernanes), LAVEZZI

Scritto da Filippo Rattile

lunedì 24 agosto 2015

INTER-ATALANTA 1-0 Chi ben comincia...

Nella giornata d’esordio in cui un po’ tutte le “grandi” o presunte tali giocano a nascondersi, c’è anche chi, stecca clamorosamente la prima e c’è chi, nonostante sia ancora più che una squadra un cantiere aperto (vedi l’Inter) mette 3 punti in cascina, ringrazia e porta a casa. La prima di campionato registra gli stop di Juve, Napoli e Milan che, a ben guardare sono fra quelle che più hanno strombazzato la nuova era gloriosa e chi, perché forti dei 4 titoli consecutivi, è per obbligo la formazione da battere. Che ci possano essere tutti i presupposti che l’anno sia molta più incerto ed equilibrato lo si era capito sin dalla vigilia. I nerazzurri, malgrado l’organico incompleto, malgrado due infortuni in corso d’opera (Icardi e Brozovic) ma che non dovrebbero destare più di tanto preoccupazioni, acciuffa una vittoria meritata per le tante occasioni da gol create nei confronti dell’Atalanta, ma non tanto per la sostanza del gioco. Le pecche maggiori si son viste dalla trequarti in su, dove, a parte Icardi costretto ad uscire prestissimo, si è visto un Palacio irriconoscibile. Bene un po’ tutto il pacchetto difensivo e le propensioni di Kondogbia e Brozovic, pur sempre in un collettivo appena sulla linea di un voto sufficiente. E’ chiaro ed evidente che Mancini si aspetta quei rinforzi in settimana che possano ridare maggior fiducia. Bene, anzi più che bene Jojò Jovetic che ha tolto le fatidiche caldarroste dal fuoco (è proprio il caso di dire) prima che queste diventassero carboni. La rete a pochi minuti dal triplice fischio poi è servito a far esplodere gioia e scrollare di dosso quella patina di rabbia che stava inspessendosi nel corso di uno stranissimo avvio d’agosto. 

Il tabellino 
INTER-ATALANTA 1-0 (1T 0-0) Rete di Jovetic al 93’ 

INTER (4-3-1-2): Handanovic 6; Santon 6, Miranda 7, Murillo 6.5, Juan Jesus 6, Medel 5.5, Gnoukouri 5 (dal 1st Hernanes 5.5), Kondogbia 7, Brozovic 6.5 (dal 85’ Manaj s.v.), Palacio 5.5, Icardi n.g. (dal 15’ Jovetic 7). In panchina (non entrati): Carrizo; Andreolli, Montoya, Schelotto, Taider, Ranocchia, D’Ambrosio, Nagatomo, Dimarco. All. Roberto Mancini 6

ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Masiello, Stendardo, Cherubin, Dramè; Carmona, De Roon, Kurtic; Gomez (dal 78’ Migliaccio), Denis (dal 24' Pinilla), Moralez (dal 65’ D'Alessandro). In panchina (non entrati): Bassi, Giorgi, Bellini, Boakye, Estigarribia, Conti, Brivio, Raimondi, Grassi. All. Edy Reja

Arbitro: Calvarese della sezione di Teramo. Assistenti: Marrazzo di Tivoli e Pegorin di Latina

Note: Serata tiepida tipica di fine estate. Spettatori circa 40mila. Ammoniti: Palacio e Manaj (IN); Moraleze e Pinilla (AT); Espulso al 72’ Carmona (AT) per doppia ammonizione. 

Scritto da Filippo Rattile ph: www.intercafe24

giovedì 20 agosto 2015

INTER: La situazione dei nerazzurri a tre giorni dall’avvio di campionato

Il prossimo weekend sancirà l’avvio del massimo torneo stagione 2015-2016. L’Inter, malgrado un pre-campionato non esaltante intende partire con una vittoria in vista però di completare l’organico. Numericamente mancherebbero “ad occhio” 4 nuovi elementi: due per la fase offensiva, una per la mediana (regista) e uno per la difesa (laterale). Ballerebbero grossomodo gli stessi nomi che circolano ormai da diverse settimane. Iniziamo con quella che se non è una lunga telenovela poco ci manca: il caso Perisic. La punta esterna del Wolfsburg è uno dei chiodi fissi di Mancini al pari del brasiliano Melo, che potrebbe essere l’affare da chiudere solo come last-minute. L’altro attaccante verrà fuori da una rosa ristretta. Proposto dal Napoli Callejon (Mancini non si strappa però il ciuffo dei capelli). Al tecnico jesino piacciono di più Mertens e Gabbiadini, ma per arrivare anche a uno solo di essi sembra tutto più complicato. Resterebbero i seppur tiepidi approcci fatti per giungere a Borini che nel Liverpool è fuori rosa, e su Ezequiel Lavezzi. Sull’ex romanista ci sarebbe da battere la concorrenza del Sundeland che ai più appare la destinazione più probabile. Ma, in tal proposito non si escludono ulteriori nomi a sorpresa. A completamento del pacchetto arretrato poi si potrebbe chiudere su un laterale: Criscito dello Zenit, Sala del Verona, il napoletano Zuniga, lo svedese Ludwig Augustinsson del Copenhagen, ma, ultima notizia trapelata dagli ambienti nerazzurri, pare che al momento sia stata congelata la situazione terzini che vedrebbe allo stato attuale la sola partenza di Nagatomo verso il Genoa, con la conferma di Santon, Dodò e D’Ambrosio. E’ pur chiaro che uno di questi tre partirà certamente pena rischiare che qualcuno resti forzatamente fuori comitiva. Non sarà certamente Santon a lasciare la Pinetina; questo per un paio di buono motivi: in primis perché il laterale ferrarese ben si adatta a entrambe le corsie laterali e anche perché sin qui Montoya non avrebbe dato determinate garanzie. Con la partenza direzione Liguria del nipponico, Andreolli, pur sempre con la valigia a portata di mano, in alternativa vedrebbe lo spettro delle tribune dei vari campi. Più che una necessità è un obbligo portare l’attuale rosa a quota 25 elementi e non oltre. Con i consolidati 3 portieri (Handanovic, Carrizo, Berni); con l’attuale pacchetto difensori a quota 8/9 (Santon, Miranda, Vidic, Ranocchia, Murillo, Juan Jesus, Dimarco, Montoya, Dodò); con un pacchetto di centrocampo piuttosto scarno (Guarin, Hernanes, Gnoukouri, Kondogbia, Brozovic, Medel) e con gli attaccanti (Icardi, Jovetic, Biabiany e Palacio) siamo numericamente fermi a 5 elementi se consideriamo il giovane Manaj; è chiaro ed evidente che rientrando il giovane albanese essenzialmente nel contesto Primavera e apportando Felipe Melo o chi per lui nella posizione di regista e due nuovi attaccanti, il numero totale salirebbe a 25, con buona pace per il nuovo regolamento di serie A.

Scritto da Filippo Rattile

giovedì 13 agosto 2015

INTER POCO INCISIVA E INCONCLUDENTE Solo poche luci dal triangolare Trofeo Tim

Due mezze partite perse sicuramente più nella sostanza che nel risultato entrambe di misura. Il Trofeo Tim, è pur sempre inquadrabile come poco più che una sgambata agostana, ma che a dieci giorni dall’inizio del campionato suona già come un campanello d’allarme. I nerazzurri, specie nella seconda mezza partita giocata contro i padroni di casa del Sassuolo si sono mostrati un po’ impacciati e senza mordente alcuno, anche se in campo c’erano un po’ tutte le seconde linee con l’aggiunta del positivo Brozovic, uno delle poche voci stonate del coro interista. Anche contro il Milan sono emerse le solite pecche difensive su palle inattive. Anche i vari Kondogbia e Santon si sono mossi bene contro i rossoneri, mentre il giovanissimo Gnoukouri è colui che ha meglio figurato contro gli emiliani. Per il resto solo tentativi isolati e sprazzi di buon gioco che non hanno però scalfito più di tanto le retrovie avversarie. Il tecnico jesino continua a dispensare frasi incoraggianti e non dà l’aria di essere preoccupato più di tanto. A nostra parere, però, se la squadra dev’essere necessariamente votata al gioco sviluppato lungo le fasce, che si doti di interpreti adatti a quelle fasi e non s’intestardisca Mancini con tentativi ed esperimenti e col cercare di adattare giocatori che fuori ruolo non rendono sono apparsi del tutti inefficaci. Per la cronaca, i rossoneri in extremis prima pareggiano i conti a tempo scaduto con Nocerino e che costringe ai calci di rigore. Errore decisivo quello del neroverde Acerbi.

Scritto da Filippo Rattile [image: it.notizie.yahoo]

domenica 9 agosto 2015

FINALMENTE L'INTER: i nerazzurri s'impongono 2-0 sull'Athletic Bilbao

Con gli attesi acuti di Jovetic e Icardi l’Inter torna a far sognare i tifosi. Si è giocato ieri sera sul rettangolo verde del Tardini di Parma che al mister mancini deve aver fatto rivivere le emozioni di quell'ultima giornata di campionato del 2008, quando sotto la pioggia e grazie alla doppietta di Ibraimovic l'Inter si aggiudicò il 16.mo scudetto. Un test amichevole fra due squadre dalle grandi tradizioni continentali. Un gol per tempo e, seppur con una prima frazione ancora con il capocannoniere dello scorso anno visibilmente incartato, i nerazzurri hanno fatto vedere buone giocate. Nonostante la rete del montenegrino, nel primo tempo i nerazzurri hanno dovuto tessere lunghe trame per arrivare alla conclusione. Assenti Hernanes, Kovacic, e Kondogbia che restano sempre i più attesi dai tifosi per veder illuminare il centrocampo, oltre a Dodo' e a Shaqiri. Mancini s’affida per lunghi tratti a un 4-3-1-2, con Handanovic in porta per 67 minuti, mentre Santon presidia per un tempo la fascia destra e Juan Jesus quella opposta, con Murillo e Miranda centrali; i tre della linea mediana Medel, Brozovic e Guarin che è il più avanzato e spesso particolarmente decentrato; coppia d’attacco formata da Jovetic (al suo 2.do centro consecutivo in amichevoli) e Icardi che segnerà nella ripresa. Nella ripresa entrano anche, Carrizo, Montoya, Ranocchia, Nagatomo, Palacio e i giovanissimi Di Marco e Manaj. Mercoledì prossimo in programma l’interessante triangolare sponsorizzato dalla Tim, nella competizione che è ormai una delle più attese dell’estate da molti anni a questa parte. Oltre ai nerazzurri in campo vedremo il Sassuolo e il Milan. 

Il tabellino — INTER-ATHLETIC BILBAO 2-0 (1’T 1-0) Marcatori: Jovetic al 27’; Icardi al 83’
Inter (4-3-1-2): Handanovic (dal 67’ Carrizo); Santon (dal 46’ Ranocchia), Murillo (dal 68’ Manaj), Miranda (dal 60’ Nagatomo), Juan Jesus; Guarin (dal 46’ Palacio), Medel (dal 60’ Di Marco), Gnoukouri; Brozovic; Jovetic (dal 60’ Montoya), Icardi. All. Roberto Mancini 

Athletic Bilbao (3-5-2) Iraizoz; Etxeita (dal 46’ Iriondo), Gurpegui, Aurtenetxe; Boveda, Lopez (dal 79’ Ruiz), Elustondo (dal 55’ Eraso), Undabarrena (dal 55’ Laporte), Gomez (dal 55’ Viguera); Fernandez (dal 55’ Merino), Lecue (83’Aketxe). All. Ernesto Valverde 

Arbitro: il sig. Fabrizio Pasqua di Tivoli (RM); assistenti: Mondin-Colella
Note: serata calda al Tardini di Parma; presenti circa 5mila spettatori. Tiri in porta 5-0. Tiri fuori 7-1. In fuorigioco 2-0. Angoli 5-4. Recuperi 0’/3’.

Scritto da Filippo Rattile [image: LaPresse]

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