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giovedì 25 febbraio 2016

JUVENTUS-INTER: Torna il derby d’Italia per eccellenza

In principio fu il match del 14/11/1909, il primissimo scontro tra due delle squadre più contrapposte e pregne di rivalità della storia le calcio. Non andò bene ai nerazzurri che erano appena al loro secondo anno di vita, perdendo quell’incontro per 2-0. Ci volle circa un anno e mezzo perché l’Inter si riscattasse proprio nel capoluogo piemontese, restituendo al mittente e ai bianconeri lo stesso risultato dell’esordio ma a ruoli invertiti. Quella di domenica sera sarà la partita numero 96 nella storia conteggiando solo le gare di campionato disputate a Torino. Ultimo precedente in campionato in Piemonte è stato l’1-1 nel giorno dell’Epifania 2015, mentre l’ultimo acuto del Biscione il 3-1 in rimonta maturato il 3/11/2012 con mister Stramaccioni in panchina, con doppietta di Milito e rete finale di Palacio. Andare col chiaro intento di espugnare lo Juventus Stadium è impresa ardua e fantasiosa. Solo un risultato positivo dei nerazzurri potrebbe dare un senso al campionato dopo le iniziali illusioni del girone di andata. Vincere sarebbe un segnale forte e preciso nella corsa al terzo posto, ormai ultimo traguardo possibile per la truppa di Roberto Mancini. Ma, i numeri ci ragguagliano che l’Inter sta palesando parecchi limiti di tenuta tattica e soprattutto mentale. Scricchiolii che tolgono il sonno anche ai più incalliti ottimisti. Anche azzardare un ipotetico undici iniziale da contrapporre alla capolista è ormai operazione impossibili. Questo, soprattutto perché il tecnico marchigiano ama sorprendere e, cambiando formazione spesso e volentieri non fa che affievolire l’intesa del collettivo. Le assenze degli squalificati Brozovic e Kondogbia suggerirebbero una rivisitazione di modulo, magari andando a rispolverare il 3-5-2, con due fluidificanti laterali (vedi due fra Telles, D’Ambrosio e Nagatono) e tre centrali difensivi. E perché no un 3-4-3? Fantasticare per fantasticare, dal nostro cilindro potrebbe uscire uno chiaramente di questo tipo: Handanovic tra i pali; Murillo, Miranda e Juan Jesus sulla terza linea; Telles e D’Ambrosio fluidificanti nella mediana, con nel mezzo Medel e l’ex Felipe Melo; in fase offensiva Eder, Icardi supportati da uno tra Jovetic o Ljajic. Dall’altra parte, i bianconeri rischiano seriamente di rinunciare a Marchisio, uscito claudicante dal match contro i bavaresi in Champions. Però, stravolgimenti di modulo di Allegri non se ne prevedono e, con uno Sturaro in gran spolvero hanno il sostituto ideale per non fare rimpiangere l’azzurro. Il posticipo di domenica sera è stato affidato all’arbitro Rocchi di Firenze (assistenti Manganelli/Padovan, addizionali Banti/Rizzoli). I sostenitori nerazzurri sono autorizzati a ogni tipo di scaramanzia.

Filippo Rattile – foto: it.eurosport.com

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