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lunedì 14 novembre 2016

Festeggiato il 27° compleanno

Una grande festa per i soci dell’Inter club “Sante Puteo” di Monopoli (Ba) che quest’anno festeggia il 27° anniversario dalla fondazione. In trecento hanno aderito al pranzo sociale che il club ha voluto organizzare domenica 13 novembre 2016 come raduno degli interisti tesserati, accompagnati dalle proprie famiglie, e simpatizzanti neroazzurri. La vivacità dei numerosi partecipanti era incontenibile ed ha contagiato proprio tutti i presenti, trasformando i saloni di Copacabana, la sala ricevimenti che ha accolto l’iniziativa, in una tribuna da stadio dove non sono mancati i cori, gli abbracci e gli inni dedicati alla “pazza Inter”.
In consolle, il bravissimo artista monopolitano Vito Mavì e tra gli ospiti d’onore c’erano il consigliere comunale in carica al Comune di Monopoli, Carmela Paulangelo e l’ex Presidente della Regione Puglia Giovanni Copertino, il quale ricopre il ruolo di consigliere del club. Al tavolo del direttivo, infine, era seduto anche il Coordinatore regionale degli Inter Club pugliesi, Giovanni Pezzuto.
Una festa briosa, divertente, trascorsa in modo sereno all’insegna della convivialità e dell’aggregazione. Momento più atteso del pranzo è stata l’estrazione dei premi della lotteria che aveva come primo premio una maglia originale del centrocampista interista João Mario.
Quella dell’Inter Club di Monopoli è una grande famiglia che riesce a mantenere un cospicuo numero di tesserati proprio grazie alle tante iniziative messe in opera ogni anno. La festa dell’Inter club monopolitano è ormai collaudata. Perciò è diventata un appuntamento attesissimo da tutti. Il numero degli aderenti talvolta supera quello dei posti disponibili, tanto che diventa difficile dire di no a qualcuno.
E’ stato un pranzo ricco con menù a base di antipasti, fritto misto di pesce, due primi, secondo di carne e per finire frutta, gelato e torta finale mentre si erano fatte le 20:00, come solitamente avviene nei più tradizionali matrimoni che si celebrano da queste parti. Le foto di rito in conclusione per archiviare una bella e lunga domenica allegra in onore della fede neroazzurra.

Giuseppe Spalluto
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giovedì 10 novembre 2016

Inter: il nuovo corso sulla panchina nerazzurra

Chi v’APpiano va sano ..e va lontano?
E’ sono tre. Stefano Pioli è di fatto il terzo allenatore dell’Inter nella (strana e tribolata) stagione 2016/17. Nasce e cresce a Parma, quello che poi divenne un buon calciatore di ruolo difensore. Ritiratosi dal calcio giocato un po’ prematuramente all’età di 33 anni dopo aver calcato moltissimi terreni di serie A, con anche la soddisfazione di indossare più volte la maglia della Nazionale dell’Italia U21. L’escalation come allenatore è veloce e meritata: Bologna e Chievo, tra allievi e campionato primavera; Salernitana, Parma, Palermo, lo stesso Chievo, Modena, Sassuolo, Bologna e Lazio, le principali tappe alla guida di prime squadre. Pragmatico, serio, riflessivo e calcolatore, Pioli ha rilevato il testimone da Frank De Boer e dalla breve parentesi di Stefano Vecchi, facendolo come si suol dire in punta di piedi. (Il nuovo staff tecnico si completa con: Giacomo Murelli che sarà il vice, ruolo del tattico che sarà occupato da Davide Lucarelli, i due preparatori atletici saranno Osti e Perondi, con la grande vera sorpresa rappresentata dal ritorno di Walter Samuel)Niente parole ad effetto, per cui niente proclami, con la speranza che il duro lavoro possa riportare l’Inter nelle posizioni di classifica che più le competono. Il vero progetto nerazzurro può dirsi finalmente avviato, se si torna a dare carta bianca a persone competenti dell’area tecnica, senza i capricci di qualche dirigente poco avvezzo alle faccende puramente italiane o europee. L’Inter riparte con un allenatore gentiluomo (non che i suoi predecessori non lo siano stati). Riparte con una maggiore consapevolezza di chi ha il dovere di riportare i nerazzurri in una condizione tale da poter capire dove realmente si potrà collocare la squadra da qui a un anno, senza l’assillo di avere sulla panchina per forza un “traghettatore”, e senza voler per forza pensare a un possibile prossimo allenatore argentino, ndr. Anche noi, per una volta, evitiamo i troppi e a volte inutili giri di parole, limitandoci di augurare a Stefano Pioli un caloroso buon lavoro! 

Filippo Rattile

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