IL BLOG UFFICIALE DELL'INTER CLUB "SANTE PUTEO" MONOPOLI, SEDE SOCIALE VIA TENENTE VITTI 156, TELEFONO 3928255542>

domenica 31 maggio 2015

INTER-EMPOLI: Per l’ultima di campionato siete invitati tutti all’Interclub Monopoli

Si chiude ufficialmente stasera il campionato edizione 2014-2015, con l’ultima a San Siro per i nerazzurri. Con la vittoria esterna dei cugini milanisti a Bergamo (1-3 sull’Atalanta), l’Inter è chiamata a difendere almeno la leadership cittadina, regalando l’ultimo acuto stagionale. Seppur una magra consolazione, in una stagione avari sisma di soddisfazioni e ricca soprattutto di contraddizioni e tanta malasorte, battere l’Empoli sarebbe il commiato più dignitoso da fare davanti al proprio pubblico. Roberto mancini, per l’occasione, ha reso nota la lista dei 24 convocati per stasera: Portieri, 1 Handanovic, 30 Carrizo, 46 Berni; Difensori, 5 Juan Jesus, 6 Andreolli, 21 Santon, 23 Ranocchia, 26 Felipe, 54 Donkor, 55 Nagatomo, 93 Dimarco; Centrocampisti, 10 Kovacic, 17 Kuzmanovic, 18 Medel, 20 Obi, 27 Gnoukouri, 77 Brozovic, 88 Hernanes; Attaccanti, 8 Palacio, 9 Icardi, 11 Podolski, 28 Puscas, 97 Bonazzoli, 99 Correia. Mister Sarri e la sua simpatica compagine, è reduce da un campionato buono visto il budget iniziale dei toscani. Inter-Empoli, sarà anche l’occasione di poterla gustare tutti insieme all’Interclub ‘Sante Puteo’ di Monopoli su maxischermo in HD. Appuntamento a stasera, con inizio alle ore 20:45 presso la sede sociale sita in via Tenente Vitti 156 (alle spalle di Coffee Shop). Non mancate.

Scritto da Filippo Rattile [image: inter.news.it]

sabato 30 maggio 2015

L’INTER STUDIA PER TORNARE GRANDE…vuoi vedere che il 2015-2016 sarà la volta buona?!

Oltre allo scandalo Fifa, c'è anche il calciomercato, ovviamente, a tenere banco e a occupare i titoli delle prime pagine dei quotidiani sportivi. E per quanto riguarda la nostra tanto amata Inter le novità certamente non mancano. Vediamo le ultime. Occorre precisare che siamo ancora in un periodo non certo caldissimo; in una fase poco più che embrionale dove le voci e le trattative (presunte o tali) si rincorrono. 

THINKING BIG
Noi fedeli nerazzurri si vorrebbe un po’ tutti pensare in grande. Il gap da colmare sulla regina indiscussa delle ultime quattro stagioni è notevole, e, ci sarebbe persino da colmare la distanza che teoricamente ci divide da squadre come Roma, Lazio e Napoli, che (chi più chi meno) negli ultimi anni ha, o hanno, lottato e poi centrato un posto nell’Europa che conta. Ecco, la distanza siderale che ci vede attardati nei confronti degli innominabili, nuovamente padroni del campionato, è tale e tanta da indurci obbligatoriamente a far leva sulla fantasia e provare a cogliere gli input che offre giornalmente radiomercato. 

INTER AL CUADRADO
Una tale elevazione, alla 2.da appunto, non è che un piccolo gioco di parole, come spesso amiamo noi sguazzarci con tutta la tastiera, sistema operativo e monitor inclusi. L’esterno offensivo colombiano, accasatosi in Inghilterra a gennaio nell’affare che ha portato il prestito ai viola di Salah, non ha avuto vera gloria con il Chelsea. Solo 5 presenze in Premier e un Mourinho dettosi pronto a fare a meno di lui. L’operazione che portò l’ala ex Roma oltre Manica è stata un’operazione piuttosto sontuosa (circa 33 milioni di euro), ragion per cui, i blues non vedrebbero di buon occhio un’ennesima minusvalenza. Il club con sede in Corso Vittorio Emanuele, spera perciò, di poter intavolare una trattativa alla “Shaqiri” per intenderci (prestito con obbligo di riscatto). 

UN TEMPO CAPITOLINO
Il buon Mancini sa per certo che per costruire una squadra vincente debba partire dalle fondamenta. Le crepe maggiori, si sa, e le note alquanto dolens si sono registrate nel corso della stagione soprattutto nel reparto arretrato. Non che gli altri siano stati esenti da errori (più a centrocampo che in attacco, in verità). L’arrivo del colombiano Murillo è assolutamente insufficiente, vista la mediocre stagione di alcuni interpreti di reparto. Il tecnico marchigiano vuole uno/due top defensor (Darmian, Filipe Luiz, ad esempio), e ultimamente ha sondato insieme al duo Ausilio-Fassone (difficile però che il Bayern se ne privi) l’ex romanista Mehdi Benatia, un lusso quotato 20-25 milioni. 

GIACARTA BIANCA
Chi di certo non si dice per niente convinto di tirarsi indietro, anzi, e che vorrebbe rilanciare la Beneamata è proprio il numero uno di Corso Vittorio Emanuele Erick Thohir. Il magnate indonesiano di Giacarta, dopo le polemiche suscitate nei giorni scorsi, ha scelto il sito ufficiale dell’Inter per rassicurare tutti i tifosi nerazzurri. Ecco quanto pubblicato ieri, a firma 
del Presidente: “Cari interisti,
negli ultimi giorni sono state scritte informazioni fuorvianti e inesatte sul modo in cui il mio Gruppo gestisce le proprie attività e sulla mia volontà di supportare l’Inter in futuro.
Se qualcuno sta pensando che queste storie ci distrarranno dall’obiettivo di portare importanti risultati per l’Inter, si sbaglia.
Il mio Gruppo ha attività in tutto il mondo e ho investito in Italia nello stesso modo in cui ho investito con successo negli Stati Uniti e in altri paesi.
È mio dovere e, cosa ancora più importante, mia volontà, come azionista, di investire nell’Inter. È ciò che stiamo facendo dal primo giorno e che continueremo a fare nei prossimi anni, assicurando capitali e managerialità.
Continueremo a lavorare per rafforzare la solidità dell’Inter e per assicurare che Roberto Mancini possa avere la più alta qualità e la squadra più competitiva e dare migliori prestazioni per voi, tifosi dell’Inter in tutto il mondo.”

Se queste belle parole potranno essere confortante dalle intenzioni e soprattutto dai fatti, non ci si può che aspettare un’Inter da primissimi posti. La Roma, la Lazio, il Napoli e soprattutto “l’innominata” sono avvisate! 

Scritto da Filippo Rattile [ph: sport.sky.it]

giovedì 28 maggio 2015

QUESTIONE ALLENATORE: possibili scenari sulla panchina nerazzurra; ed il perché...

I “no” incassati in rapida sequenza dagli enturage di Toulalan, Dybala e, molto probabilmente, anche da Yaya Touré, avrebbero parecchio indispettito Roberto Mancini, fino a fargli balenare l’ipotesi disimpegno. Si aprirebbe così in casa Inter uno scenario ancor più ingarbugliato.

TIRI MANCINI
Siamo, per fortuna, solo alle semplici ipotesi e molto dipende da determinate trattative, e se dovessero concretizzarsi o meno. Caso limite Tourè dovesse essere (diciamo pure) costretto a rimanere al City, in via teorica le alternative non mancherebbero. Allan, il brasiliano dell’Udinese, con il suo connazionale ma di passaporto italiano Thiago Motta potrebbero in qualche modo far recuperare quota al centrocampo nerazzurro. Fermo restando poi determinate conferme nel reparto (Medel, Guarin, Hernanes, Brozovic, Gnoukouri), i due arrivi non sarebbero soprattutto numericamente sufficienti a far riprendere slancio alla squadra.

STRAMALA
A volte ritornano, o almeno ritornano specie nelle fantasie. Il malaugurato disimpegno del tecnico iesino (ci sarebbe, come ben sappiamo, una clausola che Mancini potrebbe far valere), aprirebbe un toto-allenatore dell’ultimora. Se vale la parola data, Mihajilovic sarebbe da ritenere il prossimo nuovo allenatore del Napoli SSC, per lo meno con molta ufficiosità. Peccato, perché l’ex calciatore nerazzurro, nonché attuale tecnico blucerchiato avrebbe rivestito perfettamente il ruolo di rifondatore. Lo stesso Sinisa si era dichiarato più che disposto ad accettare un’eventuale chiamata. Ma, come vedremo, ciò non potrebbe quasi più concretizzarsi nei fatti. Allora, se diamo per certo l’addio definitivo del Mancio dalla corte di Thohir, non si può non pensare di richiamare qualche figliol prodigo, anzi, due. L’attuale duo sulla panchina dell’Udinese Stramazzioni-Stankovic sarebbe la coppia più congeniale. Quella dei friulani è stata una stagione double-face, ma ha, per lunghi tratti fatto intravvedere molte buone cose. Per dirla tutta, a naso, tale manovra lascerebbe particolarmente spiazzati a Milano più che a Udine, dove, apre che stiano già valutando l’ipotesi cambio sulla panchina bianconera.

CHI GODE S’ACCONTENTA
La speranza è sempre l’ultima a morire (così dicono). E, perciò, proviamo ugualmente ad immaginare un’Inter 2015-2016 col Mancio in panchina, a patto però che possano accasarsi alla Pinetina determinati buoni giocatori. Facciamo un breve excursus. Anche se malauguratamente non dovesse più aprirsi uno spiraglio per l’acquisto di Touré e, si riuscisse a mettere sotto contratto un paio di elementi di assoluto affidamento, la piazza potrebbe anche accettare la sfida e con essa anche l’ex bomber di Samp e Lazio l’accetterebbe. La lista di centrocampisti di spessore alternativi ai mancati arrivi di Toulalan e Yaya Toure sono piuttosto nutrite: lo stesso Allan, Inler del Napoli, il ritorno di Thiago Motta, Lucas Leiva del Liverpool, l’ex blaugrana Song, oggi al West Ham, il milanista De Jong, Lucas Biglia della Lazio, oltre al nazionale francese Kondogbia del Monaco. Ma, affinché queste od eventuali altre trattative vadano in porto è necessario stanziare un nutrito budget in milioni di euro. 

Scritto da Filippo Rattile

sabato 23 maggio 2015

GENOA-INTER SU MAXI SCHERMO Stasera tutti all’Interclub Monopoli

Penultimo atto del campionato 2014-2015. L’Inter di Roberto Mancini sarà ospite stasera al “Luigi Ferraris” di Genova contro i rossoblu genoani ormai quasi del tutto rassegnati all’esclusione dall’eventuale qualificazione Europa League per la mancata concessione della licenza Uefa. Non inganni questo dato; il Grifone non ha intenzioni di fare la comparsa e, col suo allenatore, l’ex Gasperini (sulla panchina nerazzurra per soli tre mesi fino al 21 settembre 2011) sempre polemico e critico sulle faccende interiste, non sarà certo una passeggiata. I nerazzurri sono chiamati a fare bottino pieno nelle ultime due gare del torneo, e sperare che la Sampdoria (impegnata domani all’ora di pranzo ad Empoli, e poi nell’ultima di campionato a Marassi contro il Parma), riesca a perdere punti per strada. Non molto probabile per la verità. Ricordiamo che, in caso di parità di punti in classifica fra nerazzurri e blucerchiati, avrebbe la meglio l’Inter per la differenza reti (i due confronti di campionato sono terminati con una vittoria a testa col medesimo risultato, 1-0). Ma, non è il caso di fare calcoli , ed è opportuno vincere stasera in Liguria, per poi portare a casa altri tre punti dall’ultimo confronto del ‘Meazza’ contro l’Empoli. Impeccabilmente, come sempre ha fatto sin ora, l’Inter Club ‘S. Pueto’ di Monopoli invita anche per quest’occasione tutti i suoi affezionati tesserati a seguire questo importante match contro il Genoa nella sala centrale della sede sociale, su maxi schermo HD. Il match, lo ricordiamo, avrà inizio alle ore 20:45 di questa sera. Tutti all’Inter Club Monopoli, via Tenente Vitti 156, (alle spalle del Coffee Shop). Non mancate.

Scritto da Filippo Rattile

venerdì 22 maggio 2015

L'INTER SI RIFA' IL LOOK/3: Parco portieri… será otra revolución?

Con la cessione quasi certa di Samir Handanovic dopo tre stagioni, è partito il toto-portiere che potrebbe essere pensato anche al plurale viste le esigenze. L’eventuale mancata qualificazione in Europa League potrebbe anche suggerire l’addio anche dell’attuale numero 12 Carrizo, nella stagione in corso deputato a estremo difensore di riferimento per gli impegni europei. 

EREDI DI WALTER E JILIONE CERCASI
Quando parli di Inter in termini di guardiani della porta non puoi non farti stuzzicare la fantasia da due nomi su tutti. Senza nulla togliere a Toldo e Pagliuca, che più che egregiamente hanno difeso la causa nerazzurra, non puoi non ammirare soprattutto le gesta di Zenga e Julio Cesar. Con loro, l’Inter ha vinto molto, praticamente tutto quello che c’era da vincere con il brasiliano. Tali eredi, capaci di eguagliarli li puoi riavere sicuramente dietro lauto esborso di denaro contante, a patto anche che le rispettive società d’appartenenza rinuncino a gente come Neuer, Courtois, Hart, Sirigu, De Gea. Dato per sicuro partente, lo stesso attuale portiere sloveno (giudicato comunque fra i portieri top 10-15 in assoluto al momento), entro confini italiani si possono annoverare valide alternative. Marchetti, Perin, Mirante e Bardi, per rimanere soprattutto nell’ambito dei non stranieri, rappresentano interpreti del ruolo di assicuro affidamento. Resta da capire quanto il tecnico jesino possa valutare già maturo per la causa interista lo stesso Bardi, portiere di proprietà che sta studiando per diventare grande nelle fila del Chievo. Volendo assecondare gli ultimi sussulti di radiomercato, possiamo escludere un prematuro rientro del portiere clivense, a tutto vantaggio di un ballottaggio tra Marchetti e un non italiano, probabilmente Pepe Reina. Altro papabile potrebbe essere l’attuale portiere del Parma, il colosso di Castellammare di Stabia Totò Mirante, che si svincolerà dalla società emiliana a giugno. 

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
Il nostro solito pallino di fare gli eroici fantasiosi, ci porta ad allargare i confini e cercare validi adepti in giro per il pianeta calcio. Con una certa dose di presunzione proviamo anche a suggerire a Mancini e Ausilio qualche nome extra: come ad esempio il croato Subasic del Monaco; il colored francese dell’OM Steve Mandanda; l’italianissimo Sportiello dell’Atalanta, sedotto e prontamente abbandonato dai critici di mezza serie A; l'elvetico Diego Benaglio del Wolfsburg; il kosovaro Samir Ujkani del Palermo; Fahrmann portiere tedesco dello Schalke 04; Moyà, spagnolo dell’Atletico Madrid; e, dulcis in fundo il poco sponsorizzato Andrea Consigli del Sassuolo, 28enne milanesissimo cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta. Per il quale proviamo noi in punta di piedi a sponsorizzarlo. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Per i nomi un tantino più altisonanti (vedi per Moyà, Benaglio e Mandanda) vale, però, il discorso sull’eventuale partecipazione all’Uefa Europa League; contrariamente sarebbe più oculato puntare su un portiere dal profilo meno vertiginoso, dal cartellino abbordabile (s’é a parametro-zero ancora meglio) e che non abbia grosse pretese d’ingaggio. In tal proposito, il ventaglio di nomi su espressi potrebbe facilmente rispondere alla causa.

PAPAVERI E PAPERE
Smessi i “guantoni” del portiere para-tutto, l’attuale ultimo baluardo nerazzurro, un tempo quasi inscalfibile guardiano di porta, ha preso anch’egli a balbettare. Dopo essersi guadagnato il titolo di pararigori, Samir Handanovic ha pian piano collezionato prestazioni anonime, quasi a voler sottolineare un atteggiamento insolente da ultimi giorni di scuola. Gli ultimi giorni di scuola (campionato) saranno anche gli ultimi con la casacca della Beneamata che, ora, intende monetizzare al meglio questa imminente separazione. I tre anni dello sloveno all’Inter hanno, nonostante tutto, hanno prodotto un bilancio discreto e piuttosto positivo. Ci si aspettava, semmai, un’ultima stagione dal rendimento meno scostante e qualche clamorosa “paperella” in meno. La non brillante annata dei difensori nerazzurri non ha aiutato al meglio la gestione del ruolo di Handa, il quale ha successivamente espresso il desiderio di accasarsi altrove per cercare di vincere qualche trofeo importante. A Roma, sponda giallorossa, dove sembrerebbe destinato, troverebbe un progetto ambizioso più all’uso nell’immediato, rispetto (forse) all’attuale ricostruzione dell’Inter che, non ambirebbe al vertice, almeno non così prematuramente.

Scritto da Filippo Rattile (immagine: corrieredellosport.it)

mercoledì 20 maggio 2015

L’INTER SI RIFA’ IL LOOK/2 Un’Inter più italiana, proviamoci

L’Internazionale Football Club 1908, la società calcistica più internazionale per antonomasia, ha sempre abbracciato la tesi della globalizzazione. Non a caso è fra le squadre più amate in assoluto al mondo. Per varie ragioni, e anche, se non soprattutto per dare maggior identità alla compagine, col ritorno di Mancini, si è sempre più spesso sentito parlare di italianizzazione. Non un processo “razzista”, niente affatto; ma un processo atto a recuperare determinate identità e lanciare ancor più prodotti del proprio vivaio. La linea tracciata negli ultimi anni è chiara e inequivocabile; adesso tocca allo staff tecnico disegnare l’Inter futura partendo da giovani di gran valore e sé possibile provenienti dalle giovanili nerazzurre. A questi giovani andrebbero (come è logico che sia) affiancati altri talenti provenienti dal fitto ed efficiente lavoro di scouting della rete di osservatore, per evitare che errori di valutazione fatti nel passato non vengano ripetuti. Altro materiale umano è giusto che provengano anche da quella schiera di cosiddetti top-players, sia essi particolarmente giovani o non più (come dire) di primo pelo.

VIVA I VIVAI
Non moltissime (ma nemmeno poche) attualmente le tracce di giocatori autoctoni in rosa: Santon, Gnoukouri, Sciacca, Obi, Andreolli, Donkor, Camara, Bonazzoli. Diversi dei quali sono stati prelevati da altri club non più in età verdissima. Fuori dal contesto della rosa 2014-2015, in giro per l’Italia ed anche Europa, si annoverano molte altre decine e decine di giovani. Solo pochissimi di essi avranno l’opportunità di esprimersi nuovamente entro le mura e l’erbetta della casa madre. Se non dovessero entrare in determinate trattative per arrivare ad altre pedine, i vari Bardi, Biraghi e Croaciati (attualmente in prestito al Chievo), Khrin (Cordoba), Marco Benassi in comproprietà col Torino, Crisetig e Longo del Cagliari, potrebbero provare nuovamente a convincere il proprio mister delle loro qualità a partire dalla prossima stagione.

LIDI ROMAGNOLI
Nessuno spot in favore di lidi balneari, ma semmai uno spot pro-Romagnoli. Dove per Romagnoli intendiamo Alessio, ventenne difensore sampdoriano di proprietà As Roma. Titolare quasi inamovibile della formazione allenata da Mihaijlovic, il giovane romano nativo di Anzio e divenatto, anno dopo anno punto di riferimento delle varie rappresentative nazionali under. E’ un forte centrale mancino che potrebbe rientrare nell’eventuale affare Handanovic, da molti mesi accostato alla porta giallorossa. Linea giovane e azzurra nelle intenzioni manciniane; non molto dispendiosi e di grandi prospettive per le strategie di Thohir, Ausilio e Fassone. 

PRIMA DI LUI FRANCINI
Matteo Darmian è un prodotto del vivaio milanista che Roberto Mancini corteggia da tempo. Per una ragione o per un’altra, anni fa, era considerato troppo acerbo ai tempi di Ancelotti, tanto da suggerirgli un’esperienza cadetta al Padova. Poi un passaggio nella Conca d’oro palermitana nel massimo campionato e subito dopo il Torino (dall’estate 2011), ma mai più la casacca rossonera. Da allora, il 25enne terzino di Legnano è entrato pian piano in ambito Nazionale maggiore, voluto fortemente prima da Prandelli e poi da Conte, per non uscirne più. Era dai tempi di Bergomi, di Maldini e (appunto) di quelli di Francini che non si vedeva un terzino così prorompente. Di Giovanni Francini, Matteo non ha solo la tecnica e la caparbietà, ma anche qualcosa in più visto che spazia più che ottimamente su entrambe le fasce laterali. Uno dei suoi predecessori in azzurro, ma soprattutto in granata, Francini , appunto, si adattava anche come stopper nel mezzo, fase che Darmian non è chiamato a ricoprire in quanto sarebbe un vero peccato non vederlo nelle propensioni offensive, quando si tramuta in un ala pura. 

Non perdetevi il prossimo step: “Parco portieri”; anche qui si prospetta una imminente rivoluzione, con notizie dell’ultimissima ora. Restate aggiornati con uno tra i più seguiti blog di Interclub italiani in assoluto.

Scritto da Filippo Rattile (immagine: vivoazzurro.it)

martedì 19 maggio 2015

L’INTER SI RIFA’ IL LOOK/1 Tante le manovre, anche per il reparto offensivo

Recenti notizie conducono a una serie di manovre di mercato incentrate nel reparto d’attacco. Nonostante il vice-capocannoniere del campionato Icardi e, nonostante le buone intenzioni del mercato di riparazione invernale (Podolski-Shaqiri), i nerazzurri si guardano attorno per cautelarsi e, comunque, per rinforzarsi ugualmente, con o senza la cessione del puntero argentino. Vediamo gli ultimissimi risvolti, fermo restando che a breve ci sarà un summit societario (probabilmente in giornata) per definire la questione legata al contratto d’adeguamento alla punta di riferimento. E, anche sull’eventuale aggiornamento vi terremo prontamente informati.

FALQUE, BASTA LA PAROLA?
Un metro e settantaquattro per settantatre chilogrammi, un passato nelle giovanili di Real Madrid, Barcellona, Bari e Juventus, con quest’ultima che lo bocciò definitivamente. Ora arriva il serio interessamento di Roberto Mancini che farebbe carte false pur di averlo all’Inter. E’ esploso quasi a sorpresa durante l’attuale campionato nel cui ha totalizzato 13 reti, con l’ultima pregevole doppietta domenica scorsa messa a segno contro l’Atalanta. A detta del suo procuratore Oscar Font Calmet, Iago non disdegnerebbe un trasferimento in un club blasonato come l’Inter, anche senza Europa League. Infatti, lo stesso jolly offensivo resterebbe di buon grado a Genova, visto che certamente la società rossoblu non accederebbe alla competizione continentale Uefa anche nel caso di qualificazione a causa della licenza negata perché la richiesta è stata inviata oltre tempo utile. Ma, questo è solo un dettaglio, che lascia presagire che varrà la volontà del calciatore che dice anche di trovarsi bene in Liguria, ma che non disdegnerebbe un’avventura stimolante come quella nerazzurra. Ora spetta al patron Preziosi valutare la situazione del ragazzo ed eventualmente fissare la quota del cartellino. L’Inter, in tal caso, potrebbe giocarsi al carta Laxalt, attualmente in prestito al grifone. Maggiore ostacolo, supponiamo, potrebbe essere rappresentato da Gasperini. L’ex tecnico nerazzurro (3 soli mesi sulla panchina meneghina, sino al 21 settembre 2011) non ha mai avuto parole teneri nei confronti dell’Inter, potrebbe non avallare l’ipotesi Laxalt, facendo saltare l’eventuale accordo.
Ad occhio, la valutazione del 25enne jolly iberico non è certamente di basso profilo; anche in virtù del fatto che è attualmente il maggior realizzatore stagionale del Genoa con 13 reti. 

TACKLE IN SCIVOLATA
Per chi dava per scontato l’affare Juve-Dybala, dovrà presto ricredersi. Nella trattativa, a colpi di milioni di euro, si è recentemente inserito il Milan, non sappiamo quanto per fare “ostruzionismo” o tentare realmente di soffiare il gioiellino italo-argentino alle due maggiori contendenti. La questione non sarà di facilissima risoluzione ma, in maniera clamorosa potrebbe però essere chiusa al massimo entro qualche settimana. Bianconeri in vantaggio sulle milanesi, ma non siamo ancora ai titoli di coda. E’ proprio il presidente rosanero Maurizio Zamparini che, attraverso delle dichiarazioni rilasciate all’agenzia Adnkronos, cerca di fare chiarezza sulla delicata trattativa, e intanto assapora già l’ingenti somme che entreranno nelle casse del Palermo Calcio: “Stiamo aspettando che arrivi il suo procuratore e che parli con le due o tre società interessate, dopo di che mi darà un'indicazione e vedremo. In particolare, la Juventus e il Milan sono allineate sulle mie richieste, mentre l'Inter è un po' dietro”. Insomma, per il 21enne nativo di Laguna Lunga si prospettano ancora diverse stagioni nella Serie A italiana. 

IMMOBILE…EPPUR SI MUOVE
Non volendo propriamente scomodare la teoria copernicana che Galilei aveva cercato di verificare sperimentalmente, ma in per affermare in primis che Mauro Icardi non debba passare a tutti i costi come un “sole”, attorno al cui tutto il sistema debba per forza ruotare. I recenti mal di pancia dell’argentino spingono per forza di cose ad immaginare un attacco nerazzurro squisitamente alternativo. Dovesse, il partner di Wanda Nara essere piazzato altrove a suon di milioni, ecco che si aprirebbero scenari inimmaginabili. Arriverebbe nelle casse denaro fresco da reinvestire in una o più pedine. Immobile, dove per Immobile intendiamo Ciro, insieme a Mattia Destro, potrebbero rappresentare le più naturali alternative alla 22enne punta di Rosario di Santa Fe. Eppur si muove. Eppure l’Inter è chiamata a rinvigorire il polso e non farsi sopraffare dagli eventi. Sfacciataggine e coraggio suggerirebbero di cambiare registro e fissare la cifra del cartellino (alto) e cedere l’attaccante al miglior offerente; non che le alternative su elencate siano capaci di stimolare l’entusiasmo. Vendere Maurito con tutti i suoi mal di pancia a prezzi di top player e riuscirne a prenderne uno capace di mettere insieme 19-20 reti a campionato, magari anche dal giovine aspetto e dal fisico integro. I desideri, se proprio dobbiamo per forza cambiare centravanti, vorrebbero qualcuno che potesse essere in grado di farci sussultare minimente dalla sedia: Muller, Cavani, Van Persie, lo stesso Dybala, Diego Costa, Griezmann, Benzema, Lamela, e perché no Higuain. 

Scritto da Filippo Rattile

domenica 17 maggio 2015

Cordoglio del direttivo per Antonio Brescia


Il direttivo e i soci tutti dell’INTER CLUB SANTE PUTEO si associano al caro amico, nonché Presidente Antonio Brescia, per il suo immenso dolore per la dipartita del caro papà Leonardo, avvenuta oggi 17 maggio 2015.

I funerali saranno celebrati domani 18 maggio alle ore 16:30 dal parroco della Chiesa di Sant'Antonio don Vito Castiglione Minischetti.  La salma è oggi vegliata nella Chiesa del Sacro Cuore.

I SOGNI SON DESIDERI: le principali manovre per far tornare l’Inter grande

E allora, spazio alla fantasia: per la porta rispunta il nome del brasiliano oggi in forza alla Fiorentina Neto. Il quasi 26enne guardiano della porta viola ha manifestato forte disinteresse a che possa essere il Buffon a Torino. Già meno di un mese fa, Alfredo Pedullà, giornalista ed esperto di calciomercato accostò l’estremo difensore nativo di Araxa all’Inter, che intanto potrebbe aver già detto virtualmente addio ad Handanovic. Sul filo del rasoi ci sono attualmente diversi interpreti delle retrovie nerazzurre. Vuoi per le rispettive grigie stagioni e anche per via di alcuni ingaggi spropositati in confronto al rendimento. Ed ecco che i vari Juan, Vidic, Andreolli, Campagnaro, Felipe, Jonhathan, Dodo’ e Nagatomo potrebbero presto cercarsi nuove sistemazione altrove. Per assurdo, il serbo potrebbe restare alla corte di Roberto Mancini, proprio specie per via del suo alto ingaggio che scoraggerebbe gli acquirenti. Una mezza rivoluzione potrebbe essere alle porte. Il sogno quasi proibito si chiamerebbe Darmian. Il terzino nazionale azzurro è finito nel mirino di grossi club, compreso in quello del Real Madrid; ragion per cui, difficilmente, potrà prendere la strada della Pinetina. 

KAYA GOO-GOO
Oltre al già opzionato Kaya del Galatasaray (già alle dipendenze del Mancio in Turchia), a Nastasic, forte centrale dello Shalke 04, vecchia conoscenza del tecnico jesino ai tempi dl City, e il laterale del Chievo Ervin Zukanovic, si aprirebbero nuovi e impensati scenari. Intanto, già acquistato Murillo del Granada, l’Inter deve gioco-forza mettersi sulle tracce di altri affidabili interpreti per le varie strategie difensive, che siano in grado di assicurare rendimento e intensità nel gioco. La nostra personale linea fantasy ci autorizza ad insistere su Matteo Darmian, sulla conferma di Ranocchia, su D’Ambrosio e Santon, lasciando aprire e di molto la valvola per far entrare nuove forze fresche e gente valida come per esempio: il serbo della Lazio Dusan Basta, già seguito dall’Inter la scorsa estate; Filipe Luiz del Chelsea e Pablo Zabaleta del Manchester City. Per tutta risposta, Mancini, invece, dice di voler insistere per portare in Italia il nazionale cinese Linpeng, 26enne oggi tesserato per il Guangzhou Evergrande. 

A A A TOP PLAYER CERCASI
Dalle fila del centrocampo meneghino non saranno, infondo infondo, sacrificati in molti. Intanto si attendono conferme su Medel, su Brozovic, Shaqiri e sul giovane Gnoukouri. In linea teorica, però, nessun altro interprete può dirsi certo che possa indossare ancora il nerazzurro. Gente come Hernanes, Guarin e Kovacic potrebbero partire per far cassa per nuovi ed efficaci investimenti; mentre, altri come Kuzmanovic e Obi (ci ha fatto un sondaggio l’Atalanta) saranno quasi sicuramente ceduti. Con l’arrivo dello sponsorizzatissimo Yaya Tourè, necessiterebbero almeno altre 2-3 pedine di spessore; ossia, un incontrista fortemente alternativo a Medel, un paio di jolly di mezza-via capaci però anche di saper costruire. I desideri risponderebbero a determinati nomi altisonanti, vedi Pedro del Barca oppure vedi il gioiellino ucraino Konoplyanka della Dnipro o, perché no a Verratti abruzzese del PSG e al croato del Real Madrid Modric. Sergi Darder, però, sarebbe il nuovo che avanza e che sarebbe seguito fortemente dall’enturage interista. E’ un centrocampista centrale classe ’93 attualmente in forza al Malaga (Liga) e, per portarlo a Milano bisognerà battere la forte concorrenza del Porto. Da non sottovalutare la pista Allan Marques dell’Udinese.

SPUNTA UNA PUNTA DAL MONTE
Oltre al figlio d’arte dell’Olimpique Marsiglia André Ayew, al tiepido nuovo interessamento per Mattia Destro, i nerazzurri seguono con insistenza l’ex viola Jovetic. La forte punta montenegrina di Podgorica sarebbe la spalla ideale di Icardi per l’attacco dell’Inter. Sfumato il baby argentino Dybala non resta che puntare forte l’attenzione su un altro top player per il reparto offensivo. I sogni suggerirebbero ben altro: Van Persie, Robben, Lewandowski, Lavezzi, Radamel Falcao e Aguero. Ma, sappiamo quanto, troppo denaro servirebbe per portarli a Milano. Se sognare non costa, il nostro personalissimo dream team potrebbe al momento essere questo: 1-NETO 2-DARMIAN 3-Santon 4-Medel (VERRATTI) 5-FILIPE LUIZ 6-Ranocchia 7-PEDRO 8-YAYA TOURE’ 9-Icardi 10-KONOPLYANKA 11-LAVEZZI (VAN PERSIE). Folte le alternative pronte per essere gettate nella mischia: Carrizo, Berni, Vidic, D’Ambrosio, Sciacca, KAYA, MURILLO, LAXALT, Guarin, Hernanes, Brozovic, M. BENASSI, Gnoukouri, Palacio, Camara, AYEW, Shaqiri, Correia, Baldini. Nocchiero sulla panchina, ovviamente, Roberto Mancini. 

Scritto da Filippo Rattile

sabato 16 maggio 2015

ARRIGO SACCHI RINCARA LA DOSE: dopo l’attacco contro la squadra Primavera, ancora dichiarazioni fuori luogo sull’Inter. La società prenderà a breve posizioni

Nulla di “straodinerio”...se caso mai ci verrebbe da imitare una sua celebre battuta... Prende forme impreviste il polverone o se preferite l’autogol di Arrigo Sacchi. “Frainteso, oppure no? Chissà”; questa l’apertura del quotidiano sportivo più diffuso nella Penisola La Gazzetta dello Sport per parlare del delicato caso-Sacchi. Le dichiarazioni dell’ex ct della Nazionale non lasciano per niente spazio alle interpretazioni: «L’ultima Coppa dei Campioni vinta fu dell’Inter senza nessun italiano in campo: una vergogna», questa la dichiarazione dell’ex ct ai più apparsa decisamente fuori luogo. Le razioni non sono tardate ad arrivare. L’indignazione non è solo da parte dei tifosi nerazzurri, ma anche di chi ha avuto a che fare con la società meneghina sino a poco tempo fa, ed è stato fra gli artefici del magnifico Triplete. Come per Cordoba e Materazzi, che il Triplete l’hanno vinto con l’Inter di Mourinho. Ma se, come afferma l’ex ct romagnolo, nel magnifico gruppo vanno citati tutti gli altri italiani, Santon, Toldo, Balotelli e (perché no) lo stesso Thiago Motta; colui, tra i pochi, ad aver intonato a memoria l’inno di Mameli quando ha indossato la maglia azzurra della Nazionale Italiana. Ma, “l’Arrigo pensiero” ha dei precedenti a dir poco sconcertanti. Come dimenticare la recente polemica sui presunti troppi “colored” nella squadra primavera dell’Inter che ha trionfato alla Coppa Carnevale 2015 di Viareggio? I “colored” in tutta verità erano solo 4 e, polemiche sulle giovanili di molte formazioni italiane sono fuori luogo, in quanto rappresentano una percentuale non trascurabile per molte società. La vittoria del Triplete interista di Jose Mourinho non può essere sottolineato come vergognoso da un illustre ex tecnico e uomo di sport come lo è Sacchi. Si chieda, semmai, da quali ambiti umili sia arrivato e sia strato costruito un simile personaggio. Uno sportivo che come tesserato calciatore non ha lasciato traccia alcuna (Fusignano, Bellaria), con il dovuto rispetto per queste dignitose società, non ci sembra sia stata una carriera illuminante, anzi. Non faremo l’errore di dimenticarci del glorioso palmares come allenatore, ci mancherebbe, ma di averlo ottenuto anche con l’apporto di fior di stranieri (Van Basten, Gullit, Rijkaard), ma non tralasciamo nemmeno che ne ha allenati anche ben altri nell’infelice stagione 1996-97 (Reiziger, Desailly, Weah, Savicevic, Boban, Dugarry, Davids, Blomqvist). Una breve parentesi la vorremmo dedicare alla sua parentesi azzurra (non brevissima) dall’autunno 1991 al 1996, in cui non riuscì a portare la Nazionale ai campionati europei di Svezia ’92, che perse un Mondiale nel ’94 come tutti sappiamo e che venne eliminato al primo turno nell’Europeo inglese del ’96. Intanto, quest’oggi è attesa anche la risposta ufficiale dell'Inter, per bocca del presidente Erick Thohir o del vicepresidente Javier Zanetti, apparsa seccata dei continui commenti fuori luogo dell'ex ct.

Scritto da Filippo Rattile

venerdì 15 maggio 2015

TORNA LA CLASSICA DI SERIE A: tutti all’Inter Club per il derby d’Italia. Sabato 16 maggio alle ore 18

Assente per ben due volte dal panorama calcistico (per ovvie ragioni) 8 stagioni fa, il derby d’Italia Inter-Juve si è sempre disputato nel massimo campionato, tranne in quel particolare anno 2006/2007. Domani sera andrà in scena l’atteso anticipo di Serie A fra squadre dal cammino diametralmente opposte. Inutile nascondere le delusioni stagionali, in quella che potrebbe essere per i nerazzurri soltanto la stagione nella cui gettare le basi per il rilancio immediato; per i bianconeri freschi qualificati alla finale del massimo traguardo europeo per club, non può che rappresentare un glorioso prologo atteso ben 12 anni. All’andata, ad inizio anno solare, fu un 1-1 tra le polemiche, in quella che poteva essere la vittoria del rilancio della beneamata, ma che finì per essere la partita delle polemiche. Come poter scordare il polverone sollevato dalla diatriba Osvaldo-Mancini-Icardi. A 4 messi e mezzo di distanza molte cose cono cambiate, specie in casa Inter alle perse con una ricostruzione, con la speranza che buoni propositi di rilancio, bilancio e reali risorse vadano d’accordo. Domani,intanto si gioca, ed è quello che più conta. I nerazzurri vedono davanti ancora uno spiraglio europeo, ma solo a patto di centrare 9 punti su 9 dalle 3 gare rimaste in calendario, affidarsi alla buona sorte e chiudere la stagione nella maniera meno anonima possibile. Domani si gioca; domani sera per l’esattezza, in un ‘Meazza’ che si spera essere pieno di entusiasmo e voglia di vincere per dare un senso al campionato. Roberto Mancini deve rinunciare a due importanti pedine del centrocampo (Hernanes per squalifica, Guarin per infortunio); potrebbe rischiare il rientro di Santon, che al momento dei fatti è solo una ipotesi. Ma andiamo con ordine: il confermatissimo Handanovic tra i pali; D’Ambrosio o Santon a destra, con Juan a sinistra, Vidic e Ranocchia centrali; Brozovic, Medel e Kovacic nella mediana, con Shaqiri a supporto delle punte Palacio e Icardi. Indisponibili anche i vari Jonathan, Campagnaro e Dodo’. Se la gran parte dei giornalisti sportivi propende per vedere una Juventus imbottita di seconde linee, dalle nostre parti supponiamo che Allegri non voglia però prestare il fianco al suo collega, specie perché è una "classica"di serie A. E, nonostante l’euforia per la vittoria in semifinale di Champions e qualche affaticamento per alcuni effettivi, i bianconeri potrebbero presentarsi a San Siro con una formazione competitiva. Panchina iniziale solo per Chiellini, Pogba e Bonucci. In porta potrebbe andarci Storari. Linea difensiva con Litchsteiner, Barzagli, Ogbonna e Padoin; una linea mediana formata da Sturaro, Marchisio, De Ceglie, con Pereyra a supporto delle due punte Morata e Matri. Sostanzialmente un 4-3-1-2 a specchio fra nerazzurri e bianconeri. Fischio d’inizio domani 16 maggio alle ore 18:00. Arbitro dell’incontro sarà Daniele Doveri di Volterra (PI) appartenete alla sezione di Roma; assistenti Cariolato e Marzaloni; quarto uomo Di Liberatore; assistenti addizionali Valeri e Calvarese. Anche per questa occasione, l’Inter Club ‘Sante Puteo’ Monopoli ha inteso offrire a tutti i suoi tesserati la visione dell’incontro sul maxi schermo in HD. Appuntamento, quindi, presso la sala centrale della sede sociale del club, sita in via Tenente Vitti 156 (alle spalle del Coffee Shop).

Scritto da Filippo Rattile

venerdì 8 maggio 2015

DOMENICA 31 MAGGIO REGALA UN GESTO NOBILE.. DONA IL TUO SANGUE. Interclub Monopoli e sez. Avis “A. Menga” ancora una volta alleati

Donare il sangue fa bene anche a te! La frase, seppur per così dire d’effetto suona come un concetto legato piuttosto a un diritto-dovere. Diritto al “dono”, ossia al voler regalare parte di se stessi a un altro suo simile (di per se, una cosa che non trova facilmente le semplici e giuste parole per descrivere il nobile gesto). Dovere, perché è il minimo che ognuno è chiamato a fare per il bene altrui che in fondo è anche essenzialmente per il proprio bene e quello della collettività. Tante sin qui le raccolte di sangue con il proficuo connubio Inter Club Monopoli-Avis sezione ‘A. Menga’ di Monopoli nel corso degli anni. Connubio che vanta raccolte straordinarie o semplici donazioni di sangue presso il centro trasfusionale dell’ospedale S. Giacomo di Monopoli. Domenica 31 maggio, dalle ore 8:00 alle 11:30, sei invitato a donare poche gocce del tuo prezioso sangue a beneficio di molti altri a cui poter donare un sorriso e sovente la vita stessa. Non mancare… perciò prendi il calendario e scrivici sopra un bel segno indelebile: domenica 31 maggio 2015, dalle ore 8:00 alle 11:30 recati al centro trasfusionale del San Giacomo di Monopoli per donare il tuo sangue. Ti aspettiamo!

Scritto da Filippo Rattile

mercoledì 6 maggio 2015

INTER-JUVE ANTICIPATA AL SABATO: Il derby d’Italia si giocherà il 16 maggio

Che Juventus sarà quella del post-semifinale contro il Real Madrid in casa dei blancos (si gioca fra una settimana esatta, il 13 maggio prossimo) nella bolgia del Santiago Barnabeu. Sarà una squadra ferita e frustrata a causa di una non improbabile eliminazione, oppure una squadra euforica per aver centrato la finale di Champions che manca da 12 anni? Comunque sia, crediamo che il fascino del derby d’Italia non possa essere messo in discussione, nemmeno nel caso in cui Ronaldo, Benzema e Bale siano riusciti a ribaltare a loro favore lo score che a Torino li ha visti soccombere col minimo scarto. La notizia è giunta in redazione da pochissimo: Il match Inter-Juventus è stato anticipato a sabato 16 maggio 2015. L’attesissima gara, inizialmente in programma per domenica 17 maggio alle ore 20:45 presso lo stadio Giuseppe Meazza di Milano, si terrà nel pomeriggio del sabato alle ore 18. I nerazzurri sono obbligati alla vittoria nella prossima trasferta con la Lazio per poi provare a fare bottino pieno seppur in gare non certo comodissime. La corsa all’Europa dell’Inter è l’ultima speranza per evitare che la stagione termini in maniera anonima, anche per salvaguardare alcuni pezzi pregiati della squadra pronti a partire per sperare di vincere qualcosa, altrove, purtroppo. 

Scritto da Filippo Rattile (image_sport.sky.it)

venerdì 1 maggio 2015

DOMENICA TUTTI ALL’INTER CLUB: su maxi schermo un’altra partita da vincere, Inter-Chievo

Credere nella qualificazione alla prossima Europa League non è più un miraggio. Con Fiorentima, Samp e Genoa a un tiro di schioppo dai meneghini, ora, l’obiettivo europeo sembra ancor più alla nostra portata. Dopo le importanti vittorie su Roma e Udinese, avversarie storicamente ostiche, l’Inter di Roberto Mancini si rituffa in pieno clima campionato nel match interno contro il Chievo, cliente altrettanto scomodo. A sospingere i beniamini nerazzurri contro la formazione scaligera allenata dal tecnico trentino Rolando Maran verso un non più improbabile traguardo continentale, saranno i tifosissimi nerazzurri che continuano a dire che la stagione non debba finire in maniera anonima. Il cambio di ritmo e di rendimento di molti calciatori, hanno fatto si che si potesse svoltare verso l’obiettivo minimo stagionale. Il tutto grazie ai passi falsi che alternativamente stanno compiendo un po’ tutte le altre dirette antagoniste. Per assistere praticamente live l’evento legato alla 34.esima giornata di campionato Inter-Chievo, l’Inter Club ‘S. Puteo’ di Monopoli mette ancora una volta a disposizione la sala centrale della propria sede, nella cui sarà presente il maxi scherzo hd su cui sarà proiettato in diretta il match. Tutti i tesserati dell’Inter Club monopolitano sono invitati. Appuntamento domenica prossima 3 maggio alle ore 15:00 presso la sede dell’Inter Club ‘S. Puteo’ di Monopoli in via Tenente Vitti 156, alle spalle del Coffee Shop. Forza ragazzi ...forza Inter!

Scritto da Filippo Rattile

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