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venerdì 31 luglio 2015

INTER A DOUBLE-FACE: luci ed ombre …ma domani è appena il 1° agosto

Se vale il detto “il tempo ci darà ragione”, mister Roberto Mancini potrebbe sentirsi coccolato e protetto come dentro una campana. Mancando all’appello gente come Medel e Miranda, con Murillo fisicamente non al meglio, col centrocampo e l’attacco da completare (il reparto offensivo, durante tutti i test amichevoli non ha presentato alternative qualitative e quantitative a sufficienza), non è possibile formulare giudizi plausibili. Però, c’è da dire che se per lunghi tratti la squadra ha spesso mostrato di muoversi benino, l’impressione che più ne viene fuori è che le tre amichevoli perse consecutivamente sono state alquanto deludenti. Ci può stare perdere di misura contro il Bayern e contro il Milan in questa specifica fase, specie se schieri le seconde e terze linee, ci può stare meno, però, fare una non bella figura contro una il pur forte Real Madrid. 

MEN AT WORK
Piccoli passi avanti sono stati compiuti. Passetti che al momento lasciano per strada sia alcuni dubbi che alcune certezze. Quindi, cosa necessiterebbe nell’immediato? Fermo restando che se non si vendono pedine in esubero non possono al contempo giungere i tanto attesi rinforzi oltre all’ultimo arrivato Jovetic. Si attendono febbrilmente le chiusure delle trattative su Perisic, sul centrocampista esperto (quasi sicuramente Felipe Melo), oltre al laterale mancino che possa alternarsi con Santon, visto che D’Ambrosio è passato nella lista di quelli in partenza. I nomi non mancano, con una delle ultime ipotesi che vedrebbe di buon occhio l’arrivo di Mimmo Criscito dallo Zenit S. Pietroburgo. Ma, stando alle richieste un po' troppo esose del club russo (15 milioni di euro cash), che rigetta ogni ipotesi di prestito con riscatto oneroso, potrebbe essere il laterale colombiano Zuniga una delle alternative privilegiate. Come ampiamente sottolineato da Thohir, a Mancini non resta che continuare a mantenere il cartello fisso alla voce “lavori in corso” e programmare supplementi di lavoro per cercare di trarre il massimo dall’imminente mese agostano. Il calcio estivo lascia il tempo che trova, ma non deve essere il solo dato a farci riflettere. Nel match contro i tedeschi i nerazzurri hanno dato l’impressione di subire un po’ troppo l’iniziativa avversaria, finendo per combinare ben poco; contro il Milan ha fatto più gioco dei rossoneri finendo per subire una rete a sorpresa. Solo alcuni elementi si sono mossi bene, vedi soprattutto Brozovic e Murillo. La difesa, ad occhio appare essere in crescita, e questo è uno dei dati più di conforto su tutti gli altri, in attesa che la coppia Miranda-Murillo. Fortuna, però, che la tournee asiatica è terminata da un po’ di giorni.

FERMENTI TATTICI
Se, come lo stesso tecnico jesino immagina una squadra votata soprattutto al modulo 4-3-3, sarà necessario costruire una linea mediana a tre nella cui Kovacic possa essere considerato il metronomo e non un trequartista. Con Icardi e le due punte esterne in avanti non puoi permetterti il lusso di piazzare alle loro spalle anche un centrocampista puramente offensivo. Ora, l’equivoco nasce spontaneo: vuoi vedere che Mancini stia preparando il terreno per un’imminente partenza del croato? Gli indizi ci sarebbero tutti. Con un attacco a tre, dietro devi giocoforza allestire una linea di giocatori certamente dai piedi buoni e dalla visione di gioco brillante, ma anche di portatori di borracce che sappiano essere anche di “rottura”. In quest’ottica non puoi non considerare fuori gente come Medel o Brozovic. In conclusione, immaginiamo che Roberto Mancini non voglia perdersi l’occasione di portare alla Pinetina un ulteriore centrocampista di spessore che innegabilmente porta a Felipe Melo, ma, al contempo sperare che il numero di giocatori in eccesso venga a stabilizzarsi regolamento alla mano, entro il numero massimo di 25 giocatori in rosa. Piazzare al più presto quelli in esubero per far spazio alle impellenze: Perisic, Felipe Melo, Criscito, o chi per loro.

Scritto da Filippo Rattile [image: passioneinter.com]

martedì 21 luglio 2015

INTER UN PO’ TIMIDA: La prima amichevole in Cina è una sconfitta di misura

L’Inter soffre un po’ troppo l’iniziativa del Bayern, una squadra quella tedesca visibilmente più avanti come condizione rispetto ai nerazzurri. I bavaresi ci mettono 80 minuti prima di passare, dopo che l’Inter aveva provato a reagire tentando di mostrarsi più reattiva. La sensazione che si percepisce è che i nerazzurri hanno solo necessità di dover lavorare con serietà, ma restano da valutare le reali forze a disposizioni per programmare eventualmente quei ritocchi di cui si parla ormai da tempo (centrocampo e attacco assolutamente incompleti). Dall’attuale difesa poco si può pretendere se a metà campo non si hanno a disposizione gli uomini giusti al posto giusto, solo quando, determinati movimenti saranno oliati e affidabili. L’Inter attuale è un cantiere apertissimo. Roberto Mancini deve esserne conscio. A detta dello stesso tecnico jesino si son visti segnali positivi nella fase difensiva, con Murillo e Brozovic che sono apparsi i migliori nel gruppo nerazzurro. 

il tabellino
BAYERN MONACO - INTER 1-0 – Rete: Gotze all’ 80’
INTER: Handanovic (dal 61' Carrizo); Montoya (dal 61' Gnoukouri), Ranocchia (dal 64’ Santon), Murillo (dal 40' Juan Jesus), Dimarco (dal 55' Andreolli); Brozovic (dal 70’ Popa), Kovacic (dal 70’ Delgado), Kondogbia (dal 46' D'Ambrosio); Hernanes (dal 70' Baldini); Palacio (dal 55' Longo), Icardi (dal 70' Nagatomo). A disposizione, non entrati: Berni, Guarin, Shaqiri.
Allenatore: Roberto Mancini

BAYERN MONACO: Neuer (dal 46' Ulreich); Bernat (dal 46' Benko), Benatia (dal 71' Steinhert), Boateng (dal 59' Rafinha), Alaba; Lahm (dal 40' Hojbjerg), Alonso (dal 46' Kimmich), Thiago (dal 68' Gaudino); Müller (dal 46' Götze), Lewandowski (dal 73' Green), Douglas Costa (dal 59' Rode). A disposizione, non entrati: Starke, Kurt, Pohl, Lucic. Allenatore: Joseph Guardiola

Arbitro: Shi Zhenlu. Assistenti: Shi Xiang, Zhou Fei. Quarto uomo: Shen Yinhao

Scritto da Filippo Rattile [image: calcioblog.it]

domenica 19 luglio 2015

ERICK THOHIR, parola d’ordine: vendere, incassare e sfoltire la rosa! Ma intanto…

Stop agli eventuali nuovi arrivi prima che non si operino in tempi brevi una serie di cessioni. Ha sentenziato seccamente così il tycoon asiatico Erick Thohir che chiede all’enturage nerazzurro che possa piazzare in uscita una serie di elementi giudicati in esubero. I primi due nomi in uscita per quello che concerne il centrocampo sono Taider, Krhin e Schelotto (rientrati alla base di recente), oltre a Dodo’, Nagatomo, Vidic e Andreolli. La posizione di Santon resta nel limbo. Il mancato arrivo di Zukanovic ha spalancato momentaneamente al “Bambino” la porta della conferma, ma si registrano anche diverse sensazioni che vedono il Mancio alla ricerca di un forte esterno mancino (Siquera?). Con molta probabilità, Juan Jesus, Cristetig e Samuele Longo potrebbero rimanere in nerazzurro. Tutti e tre avrebbero mercato, ma non è escluso che, per motivi di numero massimo, almeno uno fra questi non possa essere ceduto. Il patron interista pretende che vengano chiarite presto le posizioni di diversi giocatori; come prima cosa per fare cassa e pensare di piazzare i prossimi colpi in entrata e per consentire di portare il numero massimo della rosa a non più di 25 elementi. Anche Biabiany, fresco di ritorno in nerazzurro potrebbe guardarsi attorno per trovarsi una squadra dove giocare con continuità. 

NON ESCLUDO IL RITORNO
Fosse ancora su questa vita terrena il tifosissimo Franco Califano ce l’avrebbe pure intonata con quel titolo. Balotelli, in un modo o nell’altro continua a riempire le cronache sportive e le pagine dei giornali anche a bocce piuttosto ferme. Tutti lo escludono, ma intanto un po’ tutti finiscono per informarsi su di lui. Ci ha provato la Samp, ma a quanto pare l’ingaggio faraonico ha frenato Ferrero sul nascere. Ora su Mario tornano a pensarci le due milanesi. Non si esclude il ritorno, ma è una pazza idea, ma quella è un’altra canzone.

TRIDENTE AVVELENATO
Sempre sul fronte arrivi continuano le trattative per completare soprattutto l’assetto offensivo (specie per due forti esterni), per provare a costruire un tridente atomico e per portare alla Pinetina attaccanti con spiccato eclettismo. I nomi che continuano a circolare sono grossomodo gli stessi, ossia Perisic del Wolfsburg, Jovetic del City e, seppur vagamente ai margini l’ex viola Mohamed Salah. Sondaggi se ne son fatti anche per Lavezzi e per Cerci. Il Pocho è un chiodo fisso nerazzurro già da tempo ma di difficile concretizzazione; mentre per il laterale milanista s’avanza un clamoroso scambio. Non sappiamo se parificati dalla stessa quotazione di mercato: quindi, Guarin e Cerci potrebbero incrociare i destini. La mezza stagione in rossonero della punta de li Castelli ha convinto davvero in pochi, ma resta da capire quanto un cambio di maglia, specie poi nella stessa città possa diventare quell'autentica panacea capace di lenire ogni malessere tattico.

NESSUNO TOCCHI IL MASTINO
Dopo una stagione senza lode e senza infamia, il mastino di Santiago sembrava essere diventato un giocatore alternativo. Al termine di una Copa America esaltante, condita dal primo successo storico del Cile, Gary è diventato l’oggetto del desiderio di mezza Europa. Mancini tenta di blindarlo, anche se a Milano un po’ tutti sono certi che non sarà una formalità trovare spazio da titolare. L’Inter, a nostro giudizio, farebbe meglio a tenerlo e continuare a costruire il centrocampo per diventare a tutti gli effetti squadra da primato. In questa direzione resta momentaneamente in attesa l’operazione Mario Suarez, invece d’attualità i nomi di Motta e Felipe Melo. Il ritorno dell’oriundo ha conosciuto fasi altalenanti: un giorno si allontana, l’altro s’avvicina. Intanto, il tecnico del PSG Blanc, sull’italo-brasiliano ha sentenziato che non rientrerebbe più nei suoi piani e si profilerebbe pertanto un suo addio a Parigi. Dalla penisola Anatolica, poi, cercano di liberarsi con una certa insistenza dell’ex bianconero Melo. Il regista brasiliano appare il candidato più prossimo alla Pinetina, anche con un forte risparmio delle casse nerazzurre. Staremo a vedere gli sviluppi. Uno dei nomi alternativi possa venir prepotentemente fuori è quello di Joao Mutinho dell’Atletico Madrid, che con Kondogbia andrebbe a riformare quella coppia che nel Principato ha deliziato le platee. 

Scritto da Filippo Rattile [image: minformo.it]

mercoledì 15 luglio 2015

INTER CONVINCENTE: I nerazzurri superano 4-2 il Carpi nel secondo test amichevole

Così come fu contro i tedeschi dello Stoccarda Kickers, i nerazzurri passano quasi subito in vantaggio con lo stesso Palacio, stavolta su assist di Kondogbia. Al 23' Lasagna supera Handanovic e porta il punteggio sull’1-1. L’Inter però da sempre l’impressione di avere il match in pugno. Ed infatti, pochi giri di lancette dopo si riporta nuovamente in vantaggio con Mauro Icardi. Poco dopo la mezzora sarà Hernanes ad allungare sul 3-1 con una bella punizione. Il brasiliano non si sottrae nemmeno dall’esecuzione della sua capriola. L’avvio ripresa vede la squadra rivoltata come un calzino: Mancini ordina l’ingresso (virtualmente) dell’Inter/2, con i vari, Radu, Montoya, Andreolli, Popa, Santon, Nagatomo, Gnoukouri, Taider, Delgado, Baldini, e Longo, con quest’ultimo che supera l’estremo emiliano Murano al 2.do della ripersa. Minuto. Infine, il Carpi, accorcia le distanze con Matos e fissa il punteggio finale sul 4-2 per i nerazzurri.

Tabellino:
INTER-CARPI 4-2 (pt 3-1) - Reti: Palacio (I) al 4’; Lasagna (C) al 23’; Icardi (I) al 25’; Hernanes (I) al 33’; Longo (I) al 47’; Matos (C) al 69’

INTER (4-3-1-2): Handanovic (dal 1’ st Radu); D'Ambrosio (dal 1' st Montoya), Ranocchia (dal 1' st Andreolli), Juan Jesus (dal 1' st Popa), Dimarco (dal 1' st Santon); Brozovic (dal 1' st Nagatomo), Kovacic (dal 1' st Gnoukouri), Kondogbia (dal 1' st Taider); Hernanes (dal 1' st Delgado); Palacio (dal 1' st Baldini), Icardi (dal 1' st Longo). A disposizione (non entrato) : Carrizo, Berni. All.: Mancini
CARPI (4-4-2): Benussi (dal 1' st Murano); Poli (dal 1' st Sabbione), Romagnoli, Gagliolo, Letizia (dal 86’ Torelli); Pasciuti (dal 1' st Markovic), Porcari (dal 1' st Marrone), Bianco (dal 1' st Lollo), Di Gaudio (dal 1' st Sperotto) (dal 75' Sarzi); Lasagna (dal 1' st Matos), Mbakogu (dal 1' st Wilczek). A disposizione (non entrati): Liotti, Loi, Palmieri. All.: Castori. 

Scritto da Filippo Rattile [image: sportnews.bz]

domenica 12 luglio 2015

INTER 2015-2016: Mancini ricomincia da 4. L'Inter si aggiudica la prima amichevole di Riscone

Il primo test amichevole per i nerazzurri finisce 4-3. Davanti a circa 4000 spettatori festanti, nonostante una squadra largamente rimaneggiata, si è vista una buona Inter, specie nella prima frazione di gioco. Nerazzurri già avanti di due gol nei primi dieci minuti di gioco con una doppietta di Palacio. Tra i nuovi si sono visti in campo Montoya nel 1’ tempo, e Kondogbia nel 2’ (in campo dal 65.mo). Bene anche Icardi, autore di un paio di pregevoli assist e di un gol. Mercoledì prossimo 15 luglio spazio alla seconda amichevole secondo contro il neopromosso Carpi.

Tabellino:
INTER-STOCCARDA KICKERS 4-3 (1’T 4-0) Reti: Palacio al 4’ e 10’; Brozovic al 23’; Icardi 30’; per i tedeschi a rete, Fischer al 55’ e 85’, Ivan al 90’

INTER p.t. (4-3-1-2): Handanovic; Montoya, Ranocchia, Juan Jesus, D'Ambrosio; Brozovic, Gnoukouri, Kovacic; Hernanes; Palacio, Icardi. 
INTER s.t. (4-3-3): Carrizo; Nagatomo, Andreolli, Popa, Santon; De Micheli, Gnoukouri (dal 13' s.t. Taider), Dimarco; Hernanes (dal 20' s.t. Kondogbia), Delgado, Baldini. All.: Mancini 

STOCCARDA KICKERS (4-3-3): K. Muller (dal 33' pt Klaus, dal 18' st Sattelmaier); Abruscia, Stein, Starotzik, Baumgartel; Mendler, Marchese, Braun; Badiane (dal 18' st Ivan), G. Muller (dal 7' s.t. Fischer), Berko. All.: Steffen 
Arbitro: Daniele Perenzoni di Rovereto

Scritto da Filippo Rattile [image: Inter Channel]

giovedì 9 luglio 2015

INTER 2015-2016: IL PROGRAMMA DELLE AMICHEVOLI. Si parte sabato 11 con lo Stoccarda Kickers. Il 27-7 e il 12-8 sarà già derby

E’ stata definita la serie di gare amichevoli della squadra nerazzurra che si disputeranno dall’11 luglio sino al 16 agosto. La serie si apre dopodomani, in cui l’Inter di Roberto Mancini se la vedrà con lo Stoccarda Kickers. L’orario d’inizio è previsto per le 16, con la successiva, quella contro il neopromosso Carpi di mister Castori in programma mercoledì 15 luglio (ore 17:30 da confermare e con la presenza delle telecamere di Inter Channel). Il giorno 21, con la truppa nerazzurra che sarà in tournée in Cina sarà la volta del Bayern di Monaco a Shangai (ore 14 italiane), con diretta Mediaset Premium. Sabato 25 luglio, poi, è in programma il primo derby stagionale col Milan di Mihajilovic. Si giocherà a Shenzen alle ore 14 (italiane) con le telecamere di Mediaset Premium. Il 27 sarà la volta del Real Madrid a Guangzhou, ancora alle ore 14, con diretta Mediaset Premium. Di rientro in Italia la comitiva nerazzurra si tufferà nel triangolare “Trofeo TIM” insieme a Sassuolo e Milan in quel di Reggio Emilia il giorno 12 agosto, con diretta Mediaset. Infine, allo stadio “Del Conero” di Ancora, ultima amichevole dell’Inter che il 16 agosto incontrerà l’AeK Atene, con orario serale da definire.

Scritto da Filippo Rattile [ph: sport.sky.it]

venerdì 3 luglio 2015

CALCIOMERCATO INTER: Salah, Perisic, Suarez. I nerazzurri insistono, ora si fa sul serio

In attesa della conferenza stampa di Roberto Mancini del pomeriggio odierno, si apre ad Appiani Gentile ufficialmente la stagione 2015-2016 con il raduno di prima squadra, in vista poi della partenza di domenica prossima per la volta di Riscone di Brunico (BZ) dove si effettuerà il ritiro pre-campionato sino a mercoledì 15 luglio. Tengono, sempre e soprattutto banco le trattative di calciomercato. Ogni giorno un capitolo nuovo. Andiamo a scoprire i retroscena delle principali strategie nerazzurre e le eventuali novità.

BERTI/BIS
Corsi e ricorsi storici anche nel mondo pallonaro. Si profila un altro caso analogo a quello di Nicola Berti che nell’estate di 27 anni fa passò dalla Fiorentina all’Inter. Mister Trapattoni lo volle fortemente, tanto che e il presidente Pellegrini lo accontentò senza esitare, convincendo i Pontello dietro una somma prossima ai 7,2 miliardi delle vecchie lire. Il passaggio dai viola ai nerazzurri scatenò le ire dei tifosi fiorentini, ma a pagarne in immagine fu direttamente Nick, reo, secondo i male informati, di aver tradito la causa gigliata per sposare quella un po’ più ambiziosa dell’Inter. Potrebbe ripetersi uno scenario molto simile a quello del 1988 con il caso Salah. Diversa la situazione contrattuale della forte punta egiziana, in quanto è e resta di proprietà Chelsea FC che lo lascerebbe in prestito con l’obbligo del riscatto al club gradito dallo stesso Mohamed. Club gradito, infatti. Ecco l’inghippo tecnico che fa cambiare largamente la sostanza di uno dei casi più intricati dell’attuale calciomercato. Il ragazzo vuole andare via da Firenze. Tesi avvalorata anche dal suo personale procuratore legale Ramy Abbas, che, intercettato dai microfoni di Firenzeviola.it, annuncia la separazione dai Della Valle: "Abbiamo deciso, non restiamo alla Fiorentina. Salah si trasferirà in un altro club italiano questa estate". Affermazione che in buona sostanza spalancano le porte all'Inter. Nel caso la trattative non dovesse andare in porto, l’Inter si butterebbe anima e corpo su l’altro ex viola Jovetic, conteso (anch’egli) dalla Juve. 

IVAN IL TERRIBILE
L’arrivo o meno di Salah, non preclude uno, o due ulteriori rinforzi per il reparto offensivo. Non sarà certo una trattativa semplice, come per molte altre del resto. Mancini, Ausilio e Fassone continuano a lavorare per portare il croato Ivan Perisic alla corte Erick Thohir. Anche per lo statuario centrocampista offensivo di Spalato, l’Inter punta a un prestito con obbligo di riscatto. I nerazzurri, come riportato da Sky Sport, metterebbero sul piatto subito 1,5 milioni di euro e i restanti 13,5 al momento del riscatto. Il club tedesco del Wolfsburg, attuale proprietario del cartellino del croato chiede però una somma superiore ed una modalità di pagamento diverso. L’impressione è che l’affare possa andare in porto, forte della volontà del giocatore. Con l’arrivo di una punta laterale (Salah o Jovetic) e di un trequartista, si cercherà di convincere Shaqiri di accettare l’eventuale nuova destinazione. L’elvetico di origini kosovare ha un alto ingaggio e la sua partenza alleggerirebbe il carico in bilancio. Shaq, però, fa resistenza, un po’ come molti altri casi in Corso Vittorio Emanuele. Urge, secondo il nostro parere, anche l’acquisizione di una punta centrale, anche e soprattutto di quelle “low-cost”. Tra quelli svincolati non è detto che non si possano fare affari.

LO ZECCHINO DURO
Il suo cognome rievoca uno scomodo e altisonante paragone con uno dei più forti calciatori europei di tutti i tempi. Non è però un parente di Luisito, ma, il suo ipotetico arrivo in nerazzurro andrebbe, a ben vedere, ad eclissare la posizione di Medel, che bene sta facendo in Coppa America. Mario Suarez è un centrocampista difensivo, un mediano di rottura come il cileno, e nell’Atletico Madrid ha ricoperto spesso il ruolo di interno nel 4-2-3-1, che, guada caso è uno (ma non il solo) dei moduli pensati dal Mancio. Ma, la mediana muscolare che il tecnico marchigiano avrebbe in mente potrebbe portarci a credere anche a una linea a 3, con Kondogbia, lo stesso spagnolo, oltre a uno fra Guarin (se dovesse restare) e Brozovic. Questo, per il semplice fatto che il cileno gioca prevalentemente centrale come Suarez. Se, si da però uno sguardo al curriculum del 28enne colchonero, ci si accorge che non ha avuto una gran fortuna con la maglia della nazionale maggiore iberica, con la cui ha totalizzato due sole presenze dal 2013, fortemente penalizzato dalla presenza di Xabi Alonso, una vera istituzione per la Spagna. Pur essendo alto ben 188 cm, a Suarez gli vengono semplici le rapide ripartenze; caratteristica questa dei mediani eclettici votati al calcio moderno. Tredici mesi esatti, spuntò anche la suggestiva ipotesi di uno scambio fra il mediano madrileno e Alvarez, che però in estate si accasò al Sunderland. Con un’offerta tra i 10-11 mln di euro (non proprio pochissimi) si potrebbe portarlo alla Pinetina, cercando però prima di sbrogliare la dura matassa dei 12 milioni di clausola rescissoria. Per di più, Simeone e i colchoneros non mollano, nonostante il gradimento del diretto interessato a vestire il nerazzurro.

Scritto da Filippo Rattile [imag: vocidisport.it]

giovedì 2 luglio 2015

INTER, RITIRO PRE-CAMPIONATO: Domenica 5 luglio la Val Pusteria (Alto Adige) accoglie la comitiva nerazzurra

La comitiva nerazzurra, per effettuare il ritiro pre-campionato, lascia il Trentino (sede delle ultimissime passate stagioni) passando a Riscone di Brunico in Alto Adige. Si prospettano undici giorni intensi per saggiare le prime sedute d’allenamento, per conoscere i volti nuovi e per iniziare a cementare un gruppo che al momento appare folto ma particolarmente disomogeneo. Domenica prossima 5 luglio, dunque, parte anche per l’Inter la cosiddetta pre-season 2015/2016. Domani, infatti, i nerazzurri si ritrovano alla Pinetina per i primi due giorni di test atletici, poi domenica pomeriggio ci sarà la partenza per l’Alto Adige dove resteranno fino al 15. Previste due amichevoli: contro lo Stuttgarter Kickers e il neopromosso Carpi. I nerazzurri alloggeranno presso l’elegante e attrezzatissima struttura ricettiva Hotel Royal Hinterburer. Una struttura indicata come fra le più adatte per i giocatori e il suo staff, situata in un luogo tranquillo e immerso in uno delle zone più belle della Val Pusteria. La comitiva effettuerà tutte le sedute presso il Campo Sportivo Riopratino di Riscone. La prossima stagione si aprirà ufficialmente, come accennato, col raduno previsto per domani venerdì 3 luglio con una conferenza stampa di Roberto Mancini presso il centro sportivo ‘Angelo Moratti’ ad appiano Gentile alle ore 17. Gruppo particolarmente folto (almeno sulla carta). Al raduno, come è ovvio, mancherà il cileno Medel che sarà impegnato nella finale di Coppa America contro l’Argentina. Questo il folto gruppo con i probabili convocati per il raduno di domani: Handanovic, Carrizo, Berni e Di Gennaro (portieri); Santon, Ranocchia, Miranda, Murillo, Dimarco, Vidic, Andreolli, Juan, D’Ambrosio, Donkor, Montoya, Dodò, (difensori); Medel*, Gnoukouri, Kondogbia, Guarin, Kovacic, Hernanes, Brozovic, Camara, Steffè, Appiah (centrocampisti); Palacio, Icardi, Puscas, S. Longo, Biabiany, Correia (attaccanti). Molti, come si può notare, i calciatori aggregati, e tra questi alcuni potrebbero presto accasarsi altrove. La lista è assolutamente ufficiosa ed è solo una bozza a cura della Redazione Inter Club “S. Puteo” Monopoli. 

Scritto da Filippo Rattile [imag: www.tgcom24.mediaset.it]

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