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venerdì 3 luglio 2015

CALCIOMERCATO INTER: Salah, Perisic, Suarez. I nerazzurri insistono, ora si fa sul serio

In attesa della conferenza stampa di Roberto Mancini del pomeriggio odierno, si apre ad Appiani Gentile ufficialmente la stagione 2015-2016 con il raduno di prima squadra, in vista poi della partenza di domenica prossima per la volta di Riscone di Brunico (BZ) dove si effettuerà il ritiro pre-campionato sino a mercoledì 15 luglio. Tengono, sempre e soprattutto banco le trattative di calciomercato. Ogni giorno un capitolo nuovo. Andiamo a scoprire i retroscena delle principali strategie nerazzurre e le eventuali novità.

BERTI/BIS
Corsi e ricorsi storici anche nel mondo pallonaro. Si profila un altro caso analogo a quello di Nicola Berti che nell’estate di 27 anni fa passò dalla Fiorentina all’Inter. Mister Trapattoni lo volle fortemente, tanto che e il presidente Pellegrini lo accontentò senza esitare, convincendo i Pontello dietro una somma prossima ai 7,2 miliardi delle vecchie lire. Il passaggio dai viola ai nerazzurri scatenò le ire dei tifosi fiorentini, ma a pagarne in immagine fu direttamente Nick, reo, secondo i male informati, di aver tradito la causa gigliata per sposare quella un po’ più ambiziosa dell’Inter. Potrebbe ripetersi uno scenario molto simile a quello del 1988 con il caso Salah. Diversa la situazione contrattuale della forte punta egiziana, in quanto è e resta di proprietà Chelsea FC che lo lascerebbe in prestito con l’obbligo del riscatto al club gradito dallo stesso Mohamed. Club gradito, infatti. Ecco l’inghippo tecnico che fa cambiare largamente la sostanza di uno dei casi più intricati dell’attuale calciomercato. Il ragazzo vuole andare via da Firenze. Tesi avvalorata anche dal suo personale procuratore legale Ramy Abbas, che, intercettato dai microfoni di Firenzeviola.it, annuncia la separazione dai Della Valle: "Abbiamo deciso, non restiamo alla Fiorentina. Salah si trasferirà in un altro club italiano questa estate". Affermazione che in buona sostanza spalancano le porte all'Inter. Nel caso la trattative non dovesse andare in porto, l’Inter si butterebbe anima e corpo su l’altro ex viola Jovetic, conteso (anch’egli) dalla Juve. 

IVAN IL TERRIBILE
L’arrivo o meno di Salah, non preclude uno, o due ulteriori rinforzi per il reparto offensivo. Non sarà certo una trattativa semplice, come per molte altre del resto. Mancini, Ausilio e Fassone continuano a lavorare per portare il croato Ivan Perisic alla corte Erick Thohir. Anche per lo statuario centrocampista offensivo di Spalato, l’Inter punta a un prestito con obbligo di riscatto. I nerazzurri, come riportato da Sky Sport, metterebbero sul piatto subito 1,5 milioni di euro e i restanti 13,5 al momento del riscatto. Il club tedesco del Wolfsburg, attuale proprietario del cartellino del croato chiede però una somma superiore ed una modalità di pagamento diverso. L’impressione è che l’affare possa andare in porto, forte della volontà del giocatore. Con l’arrivo di una punta laterale (Salah o Jovetic) e di un trequartista, si cercherà di convincere Shaqiri di accettare l’eventuale nuova destinazione. L’elvetico di origini kosovare ha un alto ingaggio e la sua partenza alleggerirebbe il carico in bilancio. Shaq, però, fa resistenza, un po’ come molti altri casi in Corso Vittorio Emanuele. Urge, secondo il nostro parere, anche l’acquisizione di una punta centrale, anche e soprattutto di quelle “low-cost”. Tra quelli svincolati non è detto che non si possano fare affari.

LO ZECCHINO DURO
Il suo cognome rievoca uno scomodo e altisonante paragone con uno dei più forti calciatori europei di tutti i tempi. Non è però un parente di Luisito, ma, il suo ipotetico arrivo in nerazzurro andrebbe, a ben vedere, ad eclissare la posizione di Medel, che bene sta facendo in Coppa America. Mario Suarez è un centrocampista difensivo, un mediano di rottura come il cileno, e nell’Atletico Madrid ha ricoperto spesso il ruolo di interno nel 4-2-3-1, che, guada caso è uno (ma non il solo) dei moduli pensati dal Mancio. Ma, la mediana muscolare che il tecnico marchigiano avrebbe in mente potrebbe portarci a credere anche a una linea a 3, con Kondogbia, lo stesso spagnolo, oltre a uno fra Guarin (se dovesse restare) e Brozovic. Questo, per il semplice fatto che il cileno gioca prevalentemente centrale come Suarez. Se, si da però uno sguardo al curriculum del 28enne colchonero, ci si accorge che non ha avuto una gran fortuna con la maglia della nazionale maggiore iberica, con la cui ha totalizzato due sole presenze dal 2013, fortemente penalizzato dalla presenza di Xabi Alonso, una vera istituzione per la Spagna. Pur essendo alto ben 188 cm, a Suarez gli vengono semplici le rapide ripartenze; caratteristica questa dei mediani eclettici votati al calcio moderno. Tredici mesi esatti, spuntò anche la suggestiva ipotesi di uno scambio fra il mediano madrileno e Alvarez, che però in estate si accasò al Sunderland. Con un’offerta tra i 10-11 mln di euro (non proprio pochissimi) si potrebbe portarlo alla Pinetina, cercando però prima di sbrogliare la dura matassa dei 12 milioni di clausola rescissoria. Per di più, Simeone e i colchoneros non mollano, nonostante il gradimento del diretto interessato a vestire il nerazzurro.

Scritto da Filippo Rattile [imag: vocidisport.it]

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