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martedì 21 aprile 2009

Cobolli Gigli c'è!!!....anzi no!!

4, 26, 35, 41, 42, (1°tempo) 11, 19, 22, 25, 30 (2°tempo) potrebbero essere degli ottimi numeri per gli amanti del superenalotto, invece si riferiscono ai minuti che i sostenitori della squadra ospitante, cioè la Juve, hanno intonato cori costituenti espressione di discriminazione razziale nei confronti di Balotelli.Valutata la gravità del fatto, il giudice sportivo ha condannato la Juventus ha disputare un turno a porte chiuse. "Non ci sono alibi o giustificazioni a simili atteggiamenti, il tifo calcistico può essere acceso, ma episodi come questi sono inaccettabili. Tutti insieme dobbiamo cercare di alimentare una cultura sportiva che metta al centro il rispetto dell’avversario e la lotta al razzismo". Sono le parole che il Presidente della Juve Cobolli Gigli aveva dichiarato al termine della gara, disapprovando il comportamento dei tifosi per i cori razzisti contro il giocatore dell’Inter Mario Balotelli. Dopo una dichiarazione del genere da parte di un Presidente di una squadra di calcio, fa intendere che qualsiasi esito preso da parte dei Giudici è indiscutibile. Invece no!!!. Emessa la sentenza, la società tanto elogiata da tutti per le dichiarazioni da “libro cuore” affermate dal numero uno, prepara il ricorso affinché venga ritirata la sentenza determinata dal Giudice sportivo, e approvata da tutti all’unanimità. Anche questo è stile Juve?
Iacopo

2 commenti:

  1. Ciao Iacopo,
    questa vicenda mi ha fatto davvero imbestialire! Sono sempre stato un moderato, sono convinto che non tutti i gobbi sono dei beceri idioti, ma è evidente che preferiscono lasciar pensare che sia così, rimanendo zitti! E' veramente triste che persino il loro presidente non abbia un briciolo di coscenza! che schifo! ciao
    Sergio
    C'èSolol'Inter!!!|ilBlog

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  2. E' assurdo constatare che in questa realtà sempre più multietnica, ci sono ancora simili discriminazioni che hanno come unico motivo il colore della pelle. E' questa una lotta che tutti noi DOBBIAMO fare a prescindere dalla nostra fede calcistica.
    un abbraccio
    "Quelli che l'Inter..."

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