Vincere l’Europa League per tornare nell’Europa delle grandi:
Olympiakos,
Liverpool, Zenit, Anderlecht, Roma, Ajax, Sporting Lisbona e Athletic Bilbao, eliminate
e classificatesi terze nei rispettivi gironi di Champions, vanno ad arricchire
il panorama dell’Europa League, l’importante seppur sorella minore della coppa
con le “orecchie”.
ITALIALEAGUE
Le rappresentanti del Bel Paese,
superate più o meno entusiasticamente i rispettivi raggruppamenti, accolgono la
quinta sorella, la Roma
di Rudy Garcia, proveniente dalla competizione più ricca; ridimensionata dalle 7
legnate del Bayern e dall’ultimo scivolone interno col City. Inter, Napoli,
Fiorentina e Torino (granata non teste di serie al pari dei giallorossi),
vivranno in maniera differente la prossima avventura dei sedicesimi. Se per i
capitolini e partenopei, giocare di giovedì potrebbe essere un pericoloso
ostacolo alle proprie ambizioni di alta classifica in Serie A, per Fiorentina,
Inter e lo stesso Toro, si prospetterebbero particolari e stuzzicanti scenari continentali.
Fatto salvo che, chi dovesse centrare il pur difficile traguardo di quella che
un tempo si chiamava ‘Coppa Uefa’, sarebbe qualificata di diritto ai
preliminari della prossima Champions League. La squadra di Roberto Mancini è a
un bivio: tentare la irta scalata al 3° posto in campionato o buttarsi a capo
fitto nella competizione europea. Una certa logica e una certa dose di
buonsenso suggerirebbero la seconda opzione. Pur ricorrendo alla finestra
invernale del calciomercato di riparazione (un obbligo per l’amata compagine
meneghina), ai nerazzurri servirebbe un autentico miracolo sportivo per
superare in classifica ben 9 formazioni e un gap di 9 lunghezze e piazzarsi
alle spalle di bianconeri e giallorossi. Neanche il più ottimista può
immaginarsi un tale scenario. Più realistico sarebbe puntare tutto sulla coppa.
CHI CERCI TROVA
Anche i cugini rossoneri si sarebbero
inseriti nell’affare Alessio Cerci. L’ex granata, non trovando spazio nella
Liga si vedrebbe costretto a salutare i colchoneros per rituffarsi nella massima
competizione tricolore. L’Inter sarebbe in vantaggio perché la prima a chiedere
informazioni sull’ala azzurra e, probabilmente, perché troverebbe il gradimento
dello stesso giocatore a vestire la casacca nerazzurra. Oltre
all’indispensabile punta cha possa fare una certa differenza nel gioco sulle
fasce, necessiterebbe puntellare l’intero organico. Ci saranno delle uscite con
alcune bocciature clamorose (Vidic e M’Vila?) e, forse, il meno doloroso addio di
Guarin. L’altro sogno ricorrente risponde al nome di Lavezzi, difficile che si
concretizzi ma particolarmente intricante rimpolpare il centrocampo. Poi, resterebbe
da sistemare il reparto arretrato con qualche innesto di qualità. Inutile
nasconderlo, servono 3-4 top player, altrimenti sarebbe inutile attingere
“figurine” dal mercato di gennaio.
Scritto da Filippo Rattile
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