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venerdì 13 marzo 2015

LE PAGELLE DI WOLFSBURG-INTER Dal grigiore quasi collettivo si salvano in pochi. Carrizo, un disastro.

Dopo un buon pareggio ottenuto nel posticipo di domenica sera in quel di Napoli, ti aspetti una squadra galvanizzata e rinvigorita. Niente di tutto questo. L’Inter ricade nelle sue storiche amnesie con l’aggravante del forte rischio di buttare per aria l’ultimo appiglio utile per farla arrivare nell’Europa che conta seppure dalla porta di servizio. Il pesante 3-1 maturato in Germania soprattutto a causa di un paio di papere clamorose di Carrizo pone i nerazzurri nelle condizioni di tentare per forza l’impresa giovedì 19 marzo. Ci vorrà un’Inter perfetta per ribaltare la situazione in nostro favore, un po’ quello che accadde a Milano il 7 novembre del 1990 nel ritorno dei 16.mi di finale contro l’Aston Villa, nella cui gara perfetta i nerazzurri furono chiamati a ribaltare il 2-0 in favore degli inglesi, tramutando la partita del Meazza in una rimonta quasi senza precedenti (per la cronaca, l’Inter superò gli avversari con un perentorio 3-0, con reti di Jurgen Klinshmann, Nicola Berti e Alessandro Bianchi). Quella stagione segnò poi la conquista della prima storica Coppa Uefa, eliminando successivamente Partizan Belgrado negli ottavi, l’Atalanta nei quarti, Sporting Lisbona in semifinale e la Roma nella doppia finale. 

Juan Pablo CARRIZO 2.5 Disastroso. Subisce tre reti evitabilissime: il pareggio su colpo di testa di Naldo, centrale seppur potente; il maldestro rinvio che è un assist per gli avversari che vale il sorpasso e, per non farsi mancare nulla si fa superare anche sulla punizione del 3-1 nella cui si tuffa goffamente. Se per Mancini l’argentino è il portiere di Coppa capiamo il perché di una probabile eliminazione dalla competizione. 

Davide SANTON 5,5 Un’insufficienza che sa tanto di metamorfosi. Non tutto il suo lavoro è inutile, però perde sovente il duello con Caligiuri che dimostra di avere ben altro passo. Offre qualche buon pallone in fase offensiva ma tutto ciò risulta poco utile alla causa (dall’ 82’ Zdravko KUZMANOVIC sv).

Andrea RANOCCHIA 6 Una tantum non è messo in discussione. La sufficienza poteva essere tranquillamente superata se non fosse che il centrale umbro alterna cose egregie mettendoci attenzione ed intensità, a cose decisamente blande. 

JUAN JESUS 4 Il pareggio messo a segno del suo connazionale Naldo è l’emblema di chi passa per essere un futuro campione, ma evidentemente si tratta soltanto di un difensore normalissimo. J.J non è affatto in giornata, infatti sbaglia disimpegni che agli occhi di molti appaiono elementari. 

Danilo D’AMBROSIO 6 Nel grigiore quasi collettivo è fra i pochissimi a meritarsi almeno la menzione. Se riuscisse a migliorare determinate fasi (cross) sarebbe un laterale da grande squadra. 

Fredy GUARIN 5.5 Parte bene ma si perde alla distanza. A sua parziale discolpa il fatto di non aver rifiatato quasi mai d a un paio di mesi questa parte. Il colombiano appare piuttosto stanco. 

Gary MEDEL 6 Nella prima frazione di gioco garantisce quel collante necessario e utile fra difesa e mediana. Via-via finisce per predicare nel deserto tanta è la pochezza di molti altri effettivi. 

HERNANES 5.5 Il brasiliano è centrocampista di ben altra posizione di campo e non certo un mediano di rottura. Paga oltremodo la sua prestazione di sacrificio, tanto da renderlo poco lucido nelle conclusioni (dal 58’ Nemanja VIDIC 5 Non entra mai in partita. Ci stiamo chiedendo che fine ha fatto tutta la sua classe ed esperienza).

Xherdan SHAQIRI 6 Un avvio promettentissimo che non fa il paio (purtroppo) con gran parte del resto della partita. L’elvetico ha il merito di avere almeno una marcia in più rispetto a molti suoi compagni di squadra. Peccato, perché la sua vivacità faceva pensare a una gara positivissima. (dall’82’ Mateo KOVACIC sv).

Rodrigo PALACIO 5,5 E’ il marcatore della rete che tiene ancora a galla l’Inter per le speranze della gara di ritorno. Ne poteva mettere a segno una seconda, ma una delle sue amnesie storiche lo rendono goffo per l’occasione. Di li in poi i nerazzurri si spengono definitivamente. 

Mauro ICARDI 5,5 Gioca largo per evitare la selva di gambe, ma finisce per essere poco incisivo. Suo l’assist per il vantaggio iniziale di Rodrigo. Sui suoi piedi la palla del 2-3 conclusivo, ma si vede che anche per l’italo-argentino non era assolutamente giornata. 

All. Roberto MANCINI 4.5 Il tecnico jesino si affida nuovamente a Carrizo, definendolo il portiere di Coppa; mentre a molti è apparso un portiere di notte…fonda. L’aver ricorso alla difesa a tre è un’intuizione funesta che con questa brutta prestazione potrebbe aver compromesso la stagione. Il ritorno alla difesa a quattro in corso d’opera è purtroppo tardivo. Hernanes non ha nelle corde certe giocate da mediano di rottura, e per questo non capiamo perché gli possa essere chiesta  la Luna. L’impressione è che ci vorrà un’impresa per passare il turno. 

WOLFSBURG
Benaglio 6; Vieirinha 6.5 (dal 87’ Perisic sv), Knoche 6, Naldo 6.5, Rodriguez 6; Gustavo 5.5, Guilavogui 5.5; Caligiuri 7, De Bruyne 6.5, Schürrle 5.5 (dal 1’st Träsch 6); Dost 5 (dal 70’ Bendtner 5). 
All. Hecking 6 Fortunato per aver messo in campo il minimo necessario per mettere in difficoltà gli avversari. Fortunato perché dall’altra parte c’è Carrizo e lui in porta ha un portiere normale, Benaglio.

Scritto da Filippo Rattile
Foto tratta da: www.giornalettismo.com

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