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venerdì 12 dicembre 2014

QUANDO C’ERA LA “COPPA UEFA"

Vincere l’Europa League per tornare nell’Europa delle grandi:
Olympiakos, Liverpool, Zenit, Anderlecht, Roma, Ajax, Sporting Lisbona e Athletic Bilbao, eliminate e classificatesi terze nei rispettivi gironi di Champions, vanno ad arricchire il panorama dell’Europa League, l’importante seppur sorella minore della coppa con le “orecchie”.

ITALIALEAGUE
Le rappresentanti del Bel Paese, superate più o meno entusiasticamente i rispettivi raggruppamenti, accolgono la quinta sorella, la Roma di Rudy Garcia, proveniente dalla competizione più ricca; ridimensionata dalle 7 legnate del Bayern e dall’ultimo scivolone interno col City. Inter, Napoli, Fiorentina e Torino (granata non teste di serie al pari dei giallorossi), vivranno in maniera differente la prossima avventura dei sedicesimi. Se per i capitolini e partenopei, giocare di giovedì potrebbe essere un pericoloso ostacolo alle proprie ambizioni di alta classifica in Serie A, per Fiorentina, Inter e lo stesso Toro, si prospetterebbero particolari e stuzzicanti scenari continentali. Fatto salvo che, chi dovesse centrare il pur difficile traguardo di quella che un tempo si chiamava ‘Coppa Uefa’, sarebbe qualificata di diritto ai preliminari della prossima Champions League. La squadra di Roberto Mancini è a un bivio: tentare la irta scalata al 3° posto in campionato o buttarsi a capo fitto nella competizione europea. Una certa logica e una certa dose di buonsenso suggerirebbero la seconda opzione. Pur ricorrendo alla finestra invernale del calciomercato di riparazione (un obbligo per l’amata compagine meneghina), ai nerazzurri servirebbe un autentico miracolo sportivo per superare in classifica ben 9 formazioni e un gap di 9 lunghezze e piazzarsi alle spalle di bianconeri e giallorossi. Neanche il più ottimista può immaginarsi un tale scenario. Più realistico sarebbe puntare tutto sulla coppa.

CHI CERCI TROVA
Anche i cugini rossoneri si sarebbero inseriti nell’affare Alessio Cerci. L’ex granata, non trovando spazio nella Liga si vedrebbe costretto a salutare i colchoneros per rituffarsi nella massima competizione tricolore. L’Inter sarebbe in vantaggio perché la prima a chiedere informazioni sull’ala azzurra e, probabilmente, perché troverebbe il gradimento dello stesso giocatore a vestire la casacca nerazzurra. Oltre all’indispensabile punta cha possa fare una certa differenza nel gioco sulle fasce, necessiterebbe puntellare l’intero organico. Ci saranno delle uscite con alcune bocciature clamorose (Vidic e M’Vila?) e, forse, il meno doloroso addio di Guarin. L’altro sogno ricorrente risponde al nome di Lavezzi, difficile che si concretizzi ma particolarmente intricante rimpolpare il centrocampo. Poi, resterebbe da sistemare il reparto arretrato con qualche innesto di qualità. Inutile nasconderlo, servono 3-4 top player, altrimenti sarebbe inutile attingere “figurine” dal mercato di gennaio.

Scritto da Filippo Rattile

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