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giovedì 27 novembre 2014

ALI PER VOLARE, SPIRITO D’ADATTAMENTO E TANTA INTENSITA’ La rivoluzione “manciniana” è appena iniziata

Nel derby in cui Mancini ha cercato troppo presto una rivoluzione tattica, si sono notate evidenti difficoltà in uomini come Kovacic (il tecnico jesino gli ha chiesto di agire largo a sinistra) e a Palacio di fare altrettanto sull’opposto out, così da lasciare spesso troppo isolato Icardi nel mezzo. La mossa del Mancio ha spiazzato chi si attendeva un rombo a metà campo, con la punta di diamante di esso nel giovane centrocampista croato. Inizialmente, le rimanenti fasi sarebbero spettate a Obi (sulla fascia sinistra) e a Guarin quella di destra, con Kuzmanovic deputato alla posizione mediana centrale. Probabilmente, la vivacità della trequarti milanista Bonaventura-Menez-El Sharawy ha richiesto maggiore copertura, arretrando Obi a dar manforte allo stesso Dodò e cercando di obbligare Inzaghi a far indietreggiare più spesso la stessa linea suddetta, tenendo un pseudo quadro offensivo a tre (gli stessi Icardi, Palacio e Kovacic). Non si potevano pretendere movimenti oliatissimi, visto il poco tempo a disposizione dell’allenatore marchigiano giunto una decina di giorni prima dalla stracittadina. Altra sorpresa è stata voler rinunciare a Vidic centrale a far coppia con Ranocchia, deputando in quel ruolo J.J., ma già dall’impegno di coppa ci si attende una qualche altra novità, con l’impiego forse dello stesso giocatore serbo. Nell’attuale rosa nerazzurra non ci sono esterni offensivi di ruolo e la società è pronta ad accontentare Mancini riparando col mercato di gennaio. Il dt Ausilio ha già contattato gli agenti di Cerci (Atletico Madrid) e di Erik Lamela (Tottenham). Più probabile l’arrivo dell’ex granata che quello dell’argentino. Anche di Ezequiel Lavezzi si è tornato a parlarne, ma sembrano essere le solite voci che puntualmente non hanno come vero obiettivo l’ex pocho napoletano.

Gli altri “sogni” prendono i nomi di, Bakkali (Psv); il giovane belga è in scadenza a giugno, come anche per l’ucraino Konoplyanka (Dnipro), e il bavarese Shaqiri, che sarebbe un vero lusso e un gran colpo di mercato. Nella rosa già a disposizione si rischia di disperdere pedine un tempo considerate particolarmente preziose. Uno fra Guarin ed Hernanes rischia seriamente di essere messo sul mercato. Chi avrebbe le maggiori chance per restare è l’ex laziale, visto il grande potenziale agonistico e tattico ancora non del tutto espresso in nerazzurro. Un pensierino lo si potrebbe spendere su Giovinco. Il fantasista piemontese desidera maggior considerazione dalla corte di Allegri e per questo (è molto più probabile che parta in estate) starebbe già cercandosi una nuova squadra che gli garantisca più spazio. A poco più di un mese dall’apertura delle liste di trasferimento, anche altri ruoli necessiterebbero di nuova linfa. Il tecnico di Jesi non può non prescindere da uomini come Medel e Jonathan: il primo se la giocherà con Kuzmanovic per una maglia da titolare, mentre il laterale italo-brasiliano rientrerà presto dall’infortunio; da valutare anche la posizione di M’Vila, avulso dagli schemi di Mazzarri. Se per la metà campo, ad occhio numericamente dovremmo già esserci, per le retrovie andrebbero riveste alcune cose. Lo stesso ritorno di Rolando non è da escludere; e se Vidic fosse tenuto in naftalina anche durante gli impegni di coppa, si profilerebbe un suo mesto ritorno in Inghilterra. Il Mancio chiede a quelli già presenti di potersi adattare in altre posizioni di campo, mentre, dalla finestra invernale di mercato ci si attende che arrivino players in grado di far compiere alla squadra quel salto di qualità necessario per centrare determinati obiettivi.

scritto da Filippo Rattile

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