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martedì 24 marzo 2015

INTEREVOLUTION: Chi non è disposto a bagnarsi di sudore la propria maglia prenda la porta d’uscita!


Quattro mesi di gestione Roberto Mancini 2.0 non sono bastati per cambiare registro. In molti si erano illusi che il ritorno del tecnico dei primi tre scudetti delle era Massimo Moratti potesse funzionare come una panacea contro tutti i mali che stanno nuovamente investendo la Beneamata. L’ennesimo esame fallito mette in luce ancor più i contorni di quella che potrà essere la stagione che verrà; quella della rivoluzione e del riscatto. Un recentissimo confronto fra i maggiori responsabili tecnici, Mancini-Ausilio-Fassone, i quale hanno esaminato a caldo le necessarie strategie da introdurre per l’anno prossimo. Nonostante il deludente cammino della sua Inter, il numero uno di Corso Vittorio Emanuele Erick Thohir si è detto pronto a rilanciare le quotazione della società nerazzurra. Stando a quanto scritto su 'Tuttosport', il patron interista, l’altro ieri in conference call col Consiglio d'Amministrazione del club, ha confermato l’intenzione di versare nelle casse societarie una cifra prossima ai 50 milioni di euro per far fronte alle spese ordinarie.

Ecco, strettamente collegato alle manovre di mercato della prossima estate 2015, lo scenario che abbiano ipotizzato:

BARDI DI PERIFERIA
Partiamo dai portieri. Dei tre potrebbe restare solo Berni. Handanovic e Carrizo sono in scadenza di contratto; il portiere sloveno ha, come si suol dire mercato, e potrebbe accasarsi in un altro grande club, non necessariamente italiano. Quello argentino, diventato il riferimento per le coppe, dovesse l’Inter fallire anche la qualificazione in Europa League per la prossima stagione, potrebbe accasarsi altrove. Pensare ai sostituti non è operazione difficile. Dovesse Mancini puntare su Bardi, giovane classe ’92 di proprietà e parcheggiato al Chievo per farsi le ossa, si potrebbe pensare di affiancargli un portiere di provata esperienza che faccia da chioccia, e che sia magari anche di alto livello. In quest’ottica i nomi più probabili potrebbero essere quelli del ceco Petr Cech del Chelsea, o anche, e perché no del madrileno Pepe Reina, attualmente vice Neuer al Bayern. Nel caso in cui l’Inter dovesse puntare invece su un portiere giovane ed emergente, allora a questo differente orientamento potrebbero rispondere i nomi di una rosa ristrettissima: essenzialmente Perin del Genoa e Sportiello dell’Atalanta. 

MAIORA PREMUNT
Per la difesa si profila un’altra mezza rivoluzione. Per questo riteniamo che urgono cose di maggior spessore. La molto mediocre seconda parte stagionale di Juan Jesus, alternata solo da poche eccezioni, ha fatto si che la sua conferma divenisse ora davvero poco fattibile. L’arrivo certo del centrale colombiano Murillo dal Granada, oltre a quello probabile del tedesco Kehrer dallo Shalke 04 (giovanissimo classe ’96 adattabile anche come centrocampista arretrato) rappresenterebbero il nuovo che avanza. A questi andrebbero aggiunti degli altri; di sicuro un centrale d’esperienza (Vidic ha deluso le aspettative e quasi certamente farà ritorno nella Premier League), che con la conferma dei soli Ranocchia e Andreolli non sarebbe numericamente l’ideale, oltre a valutare Felipe che sin qui non ha trovato spazi. Al reparto difensivo, inoltre, servirebbe un altro paio di laterali. Il discorso terzini è presto fatto: attuali confermabili sono i soli Santon e D’Ambrosio, con Dodò che non verrà riscattato dalla Roma, e con Jonathan non più affidabile dopo il recente intervento al ginocchio e anche per questioni tattiche. In più, andrebbe valutata la posizione del nipponico Nagatomo, il quale però non convincerebbe appieno il tecnico jesino. Hugo Campagnaro sarà ceduto, per ragioni di rendimento e anche per via del dato anagrafico. Da qui l’esigenza di portare in nerazzurro gente più che valida. Il chiodo fisso del Mancio è Darmian del Torino che al pari di Santon svolge a menadito i compiti su ambedue le corsie laterali. Duttilità a go-go e spessore tecnico-tattico da vendere. Alle ipotetiche due figure titolari andrebbe aggiunta un’altra; in tal proposito si è avanzata la candidatura di Kolarov, che lo stesso allenatore marchigiano ha già avuto alle sue dipendenze al City, oltre a Kaya del Galatasaray. 

UNA VITA DA MEDIANO
A centrocampo le attuali certezze sono rappresentata da Medel, Brozovic e Guarin. Discorso differente per Kovacic. Se l’interesse di qualche top club europeo è confermato e soprattutto autentico, è fattibile una sua cessione a cifre alquanto allettanti per le casse societarie da poter poi reinvestire. Kuzmanovic e Hernanes, dal rendimento molto scostante, non sono del tutto entrati nelle grazie dell’allenatore; altrettanto dicasi di Obi, avulso da ogni progetto e scomparso subito dopo l’acuto nel derby pareggiato a fine novembre scorso. Le forze fresche molto sponsorizzate in questi ultimi mesi sono ancora una volta e principalmente Yaya Touré del Manchester City, Toulalan del Monaco e il britannico Milner anch’egli del City. Non sottovalutabile la possibilità di riportare a Milano Prince Boateng a cifre e condizioni vantaggiosissime. 

CAFFE’ DA LAVEZZI
Dalla trequarti in su non si possono escludere colpi a sorpresa. Shaqiri è l’attuale gioiello sul quale puntare molte delle carte per le prossime stagioni. Per tale motivo e per altri, l’elvetico appare assolutamente intoccabile. Inoltre, spereremmo che lo stesso discorso valga per Icardi, con la speranza che non possa essere messo sul mercato; perché, al di la delle abbondanti liquidità che porterebbe nelle casse, andrebbe a sgretolare le certezze legate al “progetto”. Tra l’altro, sarebbe un errore imperdonabile perdere uno degli attuali pochi punti di riferimento della squadra. La vena propositiva ritrovata di Palacio porrebbe il Mancio a considerarlo incedibile. Podolski, invece, non rientrerebbe nei piani tecnici e perciò sarà certamente rispedito al mittente. Il promettente Bonazzoli è già di proprietà Sampdoria. Dal club blucerchiato l’Inter lo potrà solo ricomprare tra 2-3 stagioni a condizioni già concordate nella finestra invernale di calcio mercato. Il romeno Puscas, oltre all’italianissimo Baldini potrebbero essere ceduti per fargli fare esperienza. Detto questo è opportuno ora aguzzare l’ingegno per portare forze fresche e gente di spessore a consolidare il reparto, quest’anno fra quelli meno frequentemente meno sotto gli indici dei critici. Jovetic, Gignac, Lavezzi e il senegalese viola Babacar sono i nomi più gettonati del momento. A questi andrebbero successivamente aggiunti un paio di giovanissimi, possibilmente provenienti della prolifica e vincente area Primavera nerazzurra.

Scritto da Filippo Rattile

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