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lunedì 22 giugno 2015

CALCIOMERCATO INTER Ora, sotto con gli altri obiettivi: serve rinforzare l’attacco e le corsie laterali basse

Quando la macchina del calciomercato di mette in moto, non c’è modo che accenni a rallentare. Senza tregua alcuna continua e si appresta ad entrare nel clou con la fase più calda la campagna delle trattative e relativi trasferimenti dei calciatori. Thohir, Mancini e il duo Ausilio-Fassone, stanno lavorando per costruire una squadra competitiva, molto, molto più competitiva rispetto a quelle che le scorse due stagioni hanno visto collezionare soprattutto delusioni. 

CORSIE PREFERENZIALI
Non ce che dite, l’Inter così come appare oggi è un enorme cantiere in cui campeggia la scritta “work in progress”. Ma, di qui a credere che sia già uno squadrone che possa dare serio fastidio agli attuali campioni italiani ce ne vuole. Innegabile che gente come Kondogbia, Miranda e Murillo fanno si che il gap possa essere meno abbondante. In difesa resta da capire come rinforzare le corsie laterali. Serve necessariamente un nuovo terzino di spessore. In questa direzione si sta lavorando per colmare la casella. I nomi non mancano, tra i quali alcuni però praticamente di difficile concretizzazione. Il granata Darmian, Filipe Luis del Chelsea, sarebbero i maggiori indiziati. Ma, se il primo costa tanto e su di essi ci sono occhi di dirigenti di club europei pronti a far follie, il secondo, invece, cerca di tenerselo stretto Mourinho per evitare che i blues non perdino pedine di pregio. E allora, sotto con le alternative: Montoya, Zukanovic e Donati. Sia lo spagnolo campione d’Europa che l’incursore clivense di Saraievo sono stati più volte accostati all’Inter. Quello su Giulio Donati, è stato solo un sondaggio accennato. Il 25enne cresciuto tra Lucchese e Inter, è oggi uno dei punti cardini del Leverkusen. In base alle caratteristiche di questo o di quell’altro laterale, Mancini saprà poi collocare Santon a destra o a sinistra. Solo con l’ipotetico arrivo di Darmian (sarebbe un lusso), il tecnico jesino avrebbe due laterali bassi fortemente intercambiabili fra loro, oltre ad alternative come D’Ambrosio (o Dodò), Dimarco e qualche altra utile pedina.

DUE DI COPPE
Si aggancia al concetto espresso sopra anche il discorso legato al reparto offensivo. Così come appare oggi è scarno e inadeguato. I soli Icardi, Palacio, Shaqiri (visto in chiave trequarti), il giovane Puscas e il rientro in gruppo di Longo e, forse, di Garritano, non garantirebbero una forza tale da contrastare concorrenze attrezzatissime. La posizione di Biabiany (aggregato all’Inter dopo il regime di svincolo e dopo la pausa forzata a causa di un’aritmia) è in attesa di valutazione, fermo restando che potrebbe farsi un po’ tutto il ritiro in Alto Adige. I nome altisonanti e i propositi non mancano. Salah, Jovetic, Cuadrado sono gli attuali nomi più gettonati. Ma, per una ragione o per un’altra, si rischia seriamente di dovervi rinunciare. La concorrenza, come è ovvio, è spietata. Non sono sufficienti in questo senso i buoni uffici del Mancio verso questo o quell’altro club per vederli belli e accasati alla Pinetina. Anche per questo reparto e relativi rinforzi esiste un “piano b” ricco di nomi, alcuni piuttosto fantasiosi se vogliamo: Lavezzi, Aubameyang, Chicharito Hernandez, Pedro, ma, se occorre potrebbe presto essere varato per l’uso un’eventuale “piano b2”: Sansone del Sassuolo, Eder della Samp, André Ayew dell’OM, il brasiliano del Dnipro Matheus, Thereau dell’Udinese. Una volta sistemata quest’importantissima casella, ci sarebbe da valutare seriamente di portare in nerazzurro una validissima alternativa a Icardi. Anche se in gran parte, lo stesso Palacio è deputato a fare la fase centrale, le sue non perfettissime condizioni vedrebbe più oculato prima valutare bene Longo (a Cagliari ha segnato però col contagocce) ed eventualmente tornare sul mercato con un’operazione low-cost, ma in questo contesto specifico, lo stesso Therau o, addirittura un ritorno di fiamma per Destro sarebbero più che ben accetti.

IL BAMBINO DI CRISTALLO
Una ultim’ora è rappresentata, però, da un colpo di scena che, se confermata,vedrebbe un forte interessamento sul terzino Santon da parte del Crystal Palace. Sirene inglesi, quindi, per l’ex “bambino d’oro”, come veniva chiamato ai tempi di Mourinho. Lo ripetiamo, se la notizia fosse davvero confermata, sarebbe davvero un clamoroso autogol del tecnico marchigiano che a gennaio lo volle fortemente. Infatti, è notizia della tarda mattinata che è stata poi riportata anche dal giornalista Mediaset (Studio Sport) Claudio Raimondi. Come voler dire ”costruire sfasciando”, una sorta di contraddizione, solo per fare cassa?

MOTTA E RISPOSTA
Servono ancora degli innesti freschi per puntellare i vari reparti, ma servirebbe ora soprattutto fare cassa per recuperare le ingenti somma spese o quelle ancora da spendere. L’arrivo di Kondogbia non preclude quelli di Imbula o Allan, o, addirittura del ritorno di Thiago Motta e forse il ritorno di fiamma di Felipe Melo. Il mediamo italo-brasiliano è ai ferri corti con il PSG e per questo non si ipotizza una sua permanenza a Parigi. Il giocatore vuole l’Inter, ma non è affare di facile districabilità. "L'Inter ne mette in vendita tredici". Questo il titolo col quale Tuttosport oggi apre la pagina dedicata alle ultime trattative di mercato in casa nerazzurra, club che dopo gli acquisti di Murillo, Miranda e Kondogbia si concentrerà soprattutto sulle operazioni in uscita. Per fare cassa, i vari Kovacic, oltre a uno tra Guarin o Hernanes saranno inevitabilmente ceduti. Per il croato il Liverpool non si spingerebbe oltre gli attuali 20-22 milioni di euro offerti; Ausilio e Fassone ne chiedono 28-30, ma la sensazione è che si possa chiudere intorno ai 25. Trattativa fattibile, il cui epilogo non sembra però ancora vicinissimo. Altro denaro arriverà dalle cessioni di un bel blocco di giocatori: Obi (Carpi?), Andreolli (Samp?), Bardi (Schalke 04?), Krhin, Biraghi, Schelotto, Botta, Bianchetti e Benassi. Per il gioiellino dell’U21 azzurra, l’Inter chiede non meno di 4 mln. C’è il rischio che giovedì 25 giugno si possa arrivare alle buste col Torino, con i granata inchiodati a quota 2,5 mln. Ci sarebbe da sfoltire anche il reparto difensivo. Tra gli attuali esuberi, Vidic, Nagatomo e Juan Jesus avrebbero mercato (uno tra il serbo e il brasiliano potrebbero anche essere confermato); oltre a uno fra D’Ambrosio e Dodò, con lieve propensione per la cessione dell’ex romanista.

Scritto da Filippo Rattile

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