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venerdì 26 giugno 2015

INTER 2015-2016: Nuova, giovane e forte…ma, mancherebbe ancora qualcosa d’importante

Franchi dall’ultimare l’organico (e non certo poca cosa), l’Inter formato 2015-2016 che pian piano sta per essere plasmata, richiede innesti un po’ in tutte le zone del campo. L’attacco, come è noto, andrebbe completato con uno-due punte esterne e con una valida alternativa a Icardi. I nomi e le ipotesi certo non mancano, anzi; evitiamo, però per questa volta di elencarli, ma analizziamo lo specifico momento, mettendo in risalto quello che c’è, ma anche quello che mancherebbe. 

I 90 NON FANNO PAURA
Sono giovani, grossi, forti e milionari. E’ la folta truppa dei giocatori nerazzurri nati nel decennio anni ’90: Icardi, Kondogbia, Imbula, Kovacic, Santon, Montoya, Dodô, Juan, Samuele Longo, Murillo (età media 22,9): rappresentano grossomodo, l’ossatura della nuova Inter 2015-2016. Non è un caso che Roberto Mancini li abbia scelti proprio con queste caratteristiche. Il disegno tecnico-tattico, ora, è ben chiaro agli occhi di tutti. Sta nascendo un’Inter muscolare, tecnica e giudiziosa. Certo, per far ciò devi pure rinunciare a qualcosa. Intanto, come società, sei chiamata a mettere mano al portafogli o al tesoretto. Grazie all’ottimo lavoro dell’area tecnica Mancini-Auslio-Fassone e ai massicci investimenti di Thohir, la truppa nerazzurra sta via-via acquistando una fisionomia da grande.

TU VUÒ FA’ L’AMERICANO?
Il buon Carosone lo andava dicendo cantando. Ma, senza per questo, voler per forza ricorrere sempre e necessariamente alla fatidica ‘borsetta di mammà’, per fra quadrare certi conti è indispensabile lucidare per bene la propria argenteria per rivenderla ai migliori offerenti. Ed ecco che l’“argenteria” di Corso Vittorio Emanuele si tramuta in pratica in materiale umano di discreto, ma di indubbio valore. I soldi per rientrare da determinati investimenti e vari salassi (Kondogbia nell’immediato/Imbula al momento dell’obbligo del suo riscatto nel 2016/ e l’eventuale modalità per l’ipotetica acquisizione di Montoya, Salah o Perisic) possono per logica essere rappresentati dalla cessione della folta schiera di calciatori: circa 3,4 milioni di euro da quella di Benassi che ieri il Torino l’ha ricattato alle buste, Kuzmanovic al Watford per 3 mln; e poi vanno considerati i vari Obi, Donkor, Nakatomo, Jonathan, Bardi, Taider, Schelotto, Botta, Pereira, Shaqiri, Forte, Bianchetti, Bocalon, Puscas, Mbaye (riscatto con obbligo), Juan e Guarin (probabilmente), Santon (forse), Krhin, Andreolli, Felipe. Come dire, è sempre la somma a fare il totale. 

NOIO, VOLEVAM SAVOIR…
Il mancato riscatto di Benassi, le concrete ipotesi cessione di Santon, Andreolli, il passaggio di Bonazzoli alla Samp, vanno a impoverire il gruppo di prima squadra di calciatori italiani. Resterebbe, però, da capire quanto Roberto Mancini possa essere intenzionato ad attingere dalla squadra Primavera, come sempre ha fatto in passato. Tra i vari titolari della forte compagine dei cosiddetti “juniores” fanno parte anche molti italiani: Dimarco, Palazzi, Sciacca, Steffè, Di Carlo, Rocca, Lomolino, Costa, De Micheli, Crosato, Della Giovanna, Baldini e Bonetto. Ma, a questi vi si affiancano anche molti altri stranieri: Gnaoukouri, Correia, Radu, Dabo, Appiah, Rapajc, Camara, Yao, Italo Santos, Gyamfi, Tchaoulé, Kehrer, Miangue, Popa, Bakayoko, Romney, Gomes, Opoku, ossia un foltissimo esercito di legionari. Non vi è dubbio che fra i quali, potrebbero esserci potenziali campioni, ma riteniamo sia anche necessario puntare su giovani nativi della nostra Penisola, anche (perché no) sé di origini estere. 

Scritto da Filippo Rattile [image: stopandgoal.net]

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