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lunedì 16 febbraio 2015

67.MA VIAREGGIO CUP: l’Inter batte la H. Verona 2-1 e si aggiudica il trofeo per la settima volta nella storia

Dopo le recenti piogge che hanno condizionato le due semifinali, e dopo aver constatato le pessime condizioni del terreno di gioco dello stadio viareggino “Dei Pini” si è deciso di far disputare la finalissima sull’impianto di Pisa “R. Anconetani - Arena Garibaldi”; certamente non il massimo per la qualità dei manto erboso gibboso a tratti, ma almeno praticabile e asciutto. Alla partita conclusiva oltre a una forte Inter di mister Stefano Vecchi ci arriva un po’ a sorpresa anche la Hellas Verona guidata dall’ex calciatore del Monopoli (stagione ‘93/’94) Massimo Pavanel. Sono i nerazzurri ad avere soprattutto il piglio del gioco e a tenere decisamente più il possesso palla, unito a un buon pressing, efficace per lunghi tratti. Gli scaligeri partono molto tesi, ed infatti vanno subito sotto al 2’ minuto: complice una fatale leggerezza difensiva (non riesce il retropassaggio di testa di un centrale veronese) mentre fulmineo si precipita sulla sfera l’accorrente Bonazzoli che con un delizioso tocco sotto di sinistro scavalca e batte l’estremo Gollini. L’Inter non è cinica al punto giusto tanto da non riuscire a mettere a segno il gol del ko. Anche se la squadra di vecchi da l’impressione di ammaestrare il risultato, nella ripresa si da coraggio quella gialloblu (oggi in casacca bianca) finendo per pareggiare un po’ a sorpresa sugli sviluppi di una punizione: la palla scodellata in area trova la deviazione di testa di Cappelluzzo che supera Radu, 1-1. L?Inter pare in un primo momento accusare il colpo tanto da apparire molle e intimorita. Intanto sarà il portiere veronese ad ergersi da protagonista, capace di sventare tutte le conclusioni degli avversari, calci piazzati compresi. L’Inter non demorde e trova finalmente la stoccata vincente: su forte conclusione di Baldini, Gollini intercetta con bravuta la sfera deviandola, ma non ha fatto i conti con l’accorrente Gyamfi che di destro scocca un secco tiro che gonfia la rete. Siamo al 88.mo ma gli scaligeri non demordono e tentano il tutto per tutto, anche con lo stesso Gollini che su punizione dalla metà campo calcia una punizione da scodellare in piena area; il suo collega fa sua la sfera e spegne le residue velleità dei ragazzi di mister pavanel. Dopo 5 minuti di recupero, l’arbitro Mazzoleni decreta la fine del match con l’intera comitiva nerazzurra che getta un urlo di gioia al cielo. Festeggia anche Roberto Mancini che ha seguito i ragazzi dalla tribuna ma che scenderà in campo per congratularsi con Vecchi e con tutta la comitiva e farsi immosralare nello scatto fotografico celebrativo. 

INTER
Radu 6 Non molto impegnato per via di una certa sterilità nelle conclusioni degli scaligeri. Non adeguatamente supportato dai suoi compagni in occasione del provvisorio pareggio di Cappelluzzo 

Gyamfi 7 Il laterale basso ghanese incarna il vero difensore moderno. Il 19enne è capace nel dialogo con Camara col quale divide la corsia di destra particolarmente attiva. Pregevole il gol che mette i sigilli alla finale 

Yao Guy 6 Si guadagna la sufficienza il costivoriano. Non c’è per la verità molto da fare nel reparto offensivo, visto che i veronesi non superano con facilità la trequarti

Sciacca 6.5 Il capitano seppur difensore a tutti gli effetti diventa un mediano aggiunto in molte occasioni. Paga oltremisura le aftiche che si porta dietro dall’inizio del torneo, stringendo i denti risultando tra i migliori come sempre

Dimarco 6 Il terzino mancino gravita già da tempo in prima squadra. La sua corsia, specie nella fase d’attacco non è particolarmente battuta dallo stesso giocatore, o per lo meno, non lo è abbastanza dalla linea dei terzini in su, a vantaggio di sovrapposizioni di altri effettivi in fase avanzata (dal 83' Miangue sv) 

Palazzi 6 E’ chiamato a dare spessore al centrocampo; non brilla molto forse perché l’acido lattico è in agguato dopo un torneo tirato e ben interpretato

Gnoukouri 6 Altro mediano di prospettive lusinghiere. L’ivoriano è chiamato a stroncare sul nascere le iniziative ospiti. Ci riesce con linearità senza strafare

Rocca 6 Diligente senza lode e senza infamia. Il 18enne di Fiorenzuola d’Arda avrebbe tutto per fare cose da grandi, però i disimpegni sono un tantino scostanti

Camara 6.5 Insieme a Gyamfi è la spina nel fianco del Verona. Si spegne un po’ soltanto dopo un’ora abbondante di gioco, senza per questo rimanere ai margini della contesa: tutt’altro.

Bonazzoli 7 Mette subito la sua firma quando la lancetta aveva da poco iniziato il secondo giro. Federico è un falco e nonostante non sia ancora maggiorenne incarna già le gesta della punta rapace delle aree. Un castiga portieri che s’aggiudica anche la speciale classifica dei cannonieri di Viareggio con 5 centri

Ventre 6 Parte più che bene ma poi paga un certo calo di lucidità. Anche nei suoi muscoli si sono fatti sentire le tossine di un torneo brillante e faticoso (dal 65' Baldini 6 L’intenzione di dare maggiore profondità all’attacco nerazzurro da i suoi frutti, anche perché Bonazzolli arretra perché soffocato dalla selva di gambe dei difensori veneti, chiusi spesso a riccio nella propria area). E’ proprio di Baldini il forte tiro che impegna seriamente Bollini e che propizierà pochi secondi dopo la rete del trionfo di Gyamfi

All. Stefano Vecchi 6.5 (per la partita finale) Quattro anni prima fu Pea a portare al successo del Viareggio la Primavera dell’Inter. Stavolta ci riesce anche l’ex calciatore di Fiorenzula e Spal. Per lunghi tratti s’intestardisce nell’insistere con il solo Bonazzoli avanzato e un gioco troppo lezioso fatto da un tiki-taka alla bergamasca. Il tecnico s’avvede di questa situazione inserendo in tempo utile Baldini, permettendo di far indietreggiare Bonazzoli per trovare maggiori spazi e per mettere scompiglio alla difesa veronese con un uomo fresco; non a caso Baldini propizia la rete del 2-1 al 43.mo della ripresa. Mancini a fine gara si va a complimentare con Stefano. Un bravo anche da parte nostra, anche perché il voto complessivo al tecnico bergamasco per il l’intero torneo è pari al 8.5; per aver saputo motivare sempre i ragazzi, per aver sapientemente dosato le forze dell’intero parco a disposizione e per aver dato spazio a un numero non esiguo di calciatori.

HELLAS VERONA 
Gollini 7.5; Tentardini 6, Boni 6, Rossi 5.5 (dal 46' Riccardi 5.5), Boateng 5.5 (dal 55’ Perini 5.5) ; Speri 5.5 (dal 65' Moretto 6), Checchin 5.5 (dal 57' Miketic 6), Guglielmelli 5.5, Bearzotti 6; Cappelluzzo 6.5, Fares 5.5

All. Massimo Pavanel 6.5 Il voto è espressamente relativo alla partita odierna, anche se il tecnico di Portogruaro meriterebbe un 8 pieno per avere portato questi ragazzi a un passo dal paradiso. La formazione dell’ex mediano biancoverde (Ac Monopoli allenato da Geretto nell’ultima annata prima della non iscrizione nel 1994) è apparsa troppo attendista per quasi un ora di gioco, ma ha il merito di saper impartire disposizioni utili e sagge in corso d’opera. Come per la formazione interista ci si augura che anche per quella scaligera si possa ammirare in futuro sui palcoscenici calcistici che contano un gran numero di questi ragazzi. Il calcio italiano per rilanciarsi ha bisogno soprattutto di loro.

Scritto da Filippo Rattile

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