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lunedì 16 febbraio 2015

SEGNALI DI SVOLTA PER LA BENEAMATA Sarà però opportuno non abbassare la guardia

Anche senza il goleador principe (assente Icardi perché un virus intestinale lo ha messo ko) l’Inter passeggia ugualmente a Bergamo e mette in fila 6 punti su 6 nelle ultime due partite contornate soprattutto da ben 7 reti all’attivo e una sola al passivo. Eppure ci avevano provato con le loro solite amnesie alcuni interpreti della difesa a stravolgere i piani di Mancini. Stavolta, complice anche l’espulsione di Benalouane i nerazzurri, quelli meneghini intendiamo, stravincono il derby lumbard a suon di goal. Un Guarin che impressione e brilla sempre più dopo la sfuriata sotto la curva di Reggio Emilia sembra sempre più la bellissima copia del colombiano formato girone d’andata, uomo simbolo di questa rinascita e quel quid che mancava in mezzo al campo che risponde al nome di Brozovic. La svolta è maturata soprattutto nell’approccio mentale e in gran parte dal cambio di modulo: non più una solitaria punta li davanti a sperare di intercettare e sfruttare i pochi palloni che giungevano in area, ma uno schieramento offensivo del tutto nuovo, con Shaqiri a vestire i congeniali panni del rifinitore e con due punte a schiaffeggiare la porta avversaria. Il tecnico di Jesi da autentico stratega navigato gioca a fare il pompiere per evitare facili entusiasmi. C’è da lavorare molto e anche perché, per dare un senso alla stagione bisognerà portare a casa il trofeo continentale (in primis) o centrare almeno una qualificazione in Europa League (che farebbe salvare per lo meno la faccia). Continuare su questa strada non sarà un compito facilissimo, anche per via dell’impegno europeo che cade di giovedì 19 in calendario. L’andata degli ottavi di finale da disputare a Glasgow (Scozia) ha il sapore di una rivincita datata ben 48 anni. I verdi del Celtic furono capaci di strappare l’ambita coppa con le orecchie nel lontano 1967. Dopo la non facilissima trasferta britannica (previsto freddo moderato e pioggia al “Celtic Park” situato nell’area periferica chiamata Parkead) la truppa nerazzurra sarà di scena al “San’Elia” contro il Cagliari di Gianfranco Zola, squadra sarda rivitalizzata dalla cura dell’ex calciatore di Napoli e Parma e degli stessi rossoblu. Incappare nella solita trappola della presunzione sarebbe un delitto. Più giudizioso provare a fare una gara d’attesa per sfruttare maggiormente gli spazi. Ora ci si attende tutti una lunga striscia positiva di risultati per riprendere quota e credibilità all’ambizioso progetto.

Scritto da Filippo Rattile

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