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venerdì 20 febbraio 2015

CELTIC-INTER 3-3 I nerazzurri dominano per lunghi tratti; in altri torna la "pazza Inter" di sempre

Il terreno reso scivoloso dalla pioggia insieme a un tifo assordante non possono essere alibi quando hai una squadra costruita per reggere certi confronti internazionali. Il Celtic, a parte la sua dignitosa storia (una Coppa Campioni conquistata anche a nostre spese nel ‘67) vale forse meno di un nostro “Empoli” o di un “Palermo”. Ma, hanno dalla loro quel quid in più d’esperienza che li porta a diventare imprevedibili. Ed infatti riteniamo che la gara di ritorno non sarà assolutamente semplice come potrebbe sembrare a tanti. E’ la solita pazza Inter, capace di dominare la scena portandosi sul doppio vantaggio e poi trasformarsi in Wile il Coyote alle prese con Beep Beep. Una difesa inguardabile e certe flessioni non da grande squadra. I nerazzurri buttano alle ortiche una vittoria certa, ma ben sanno che a San Siro sarà tutta un’altra musica. Speriamo!

Pagelle INTER
Juan Pablo CARRIZO 6,5 Incolpevole sulle reti subite, tranne forse sul 2-2. Si oppone su altre 2-3 palle velenose. Nel complesso mostra sicurezza. 

Hugo CAMPAGNARO 5 La butta goffamente nella propria porta. Spesso in ritardo, si fa prendere dalla mediocrità che regna in difesa. 

Andrea RANOCCHIA 5 – Di tanto in tanto ci mette le fatidiche “pezze”, ma lo faqiasi sempre in maniera impacciata. La sua involuzione è preoccupante.

JUAN JESUS 6 Il mezzo voto in più è per l’intensità che ci mette. Si sgancia col piglio di chi vorrebbe sbalordire, salvo poi sbagliare tempi e assist. 

Davide SANTON 6 Se dalla sua corsia partono le maggiori offensive degli scozzesi e, se di la nascono due reti dei biancoverdi è anche per via di certe amnesie, dovute soprattutto perché mal supportato da Kuzmanoivic.

Fredy GUARIN 6 La prima frazione quasi non si vede affatto. Nella ripresa si rende utile vincendo una serie di tackle e dndo l’impressione di non affaticarsi per centellinare le energie.

Gary MEDEL 6,5 Il cileno propizia l’azione che porterà al 3-2. Solito combattente della linea mediana. La sua presenza in fase difensiva è ben più efficace degli stessi interpreti dello specifico ruolo. 

Zdravko KUZMANOVIC 6 Non è in grado di fare sia la fase di proposizione (più che dignitosa) e che quella di contenimento. Inefficace quando le offensive del Celtic partono dalla sua corsia di sinistra li dove in meno di 2 minuti confezioneranno due reti. Non upporta a dovere Santon (dal 79’DODO sv).

Xherdan SHAQIRI 7,5 Autore del gol d’apertura, avvia l’azione del 2-0 ed è il più ispirato dei suoi. La serata di grazia potrebbe regalargli anche qualche altro gol, che meriterebbe tutto. 

Rodrigo PALACIO 7 Due reti pesantissime, una grazie alla complicità del goffo Gordon. Ma il “trenza” ha il fiuto del goleador dei bei tempi e questo fa ben sperare per la corsa agli obiettivi dei nerazzurri.

Mauro ICARDI 5,5 In letargo per lunghi tratti, cerca almeno di rendersi utile con gli assist. Non sta bene (probabilmente alle prese con i postumi del virus intestinale). Compleanno e torta senza la ciliegina. (dal 75’ Mateo KOVACIC 6 Non è un ottimo momento per il giovane croato, e lo si sapeva. Non essere partito dall’inizio è sintomo dell’ennesima bocciature di Mancini, con la speranza però che non si perda del tutto). 

All. Roberto MANCINI 6 Aver pareggiato con più reti è una buona dote per la gara di ritorno. Non esente da colpe sulla scelta di proporre il 3-5-1-1 nell’ultimo quarto d’ora abbondante: oltre a rinunciare a tenere gli avversari maggiormente nella loro stessa metà campo, ha dato loro un vantaggio psicologico, quasi a volergli comunicare che li stai temendo oltremodo. Il 3-3 beffardo del 93simo è figlio di questo atteggiamento (poco manciniano). 

CELTIC GLASGOW
Gordon 5; Matthews 6,5 (dal 81’ Ambrose sv), Denayer 5,5, Van Dijk 5,5, Izaguirre 6; Brown 6, Bitton 6,5; Mackay-Steven 6, Johansen 5,5, Armstrong 6,5 (dal 75’ Henderson 6); Griffiths 5 (dal 76’ Guidetti 6,5). All. Deila 6

Arbitro: Istvan Vad 5,5 L’ungherese s’illude di arbitrare tipicamente all’inglese, ma, quando c’è da tirare fuori il cartellino lo fa scriteriatamente: non punisce molte entrata da dietro e sanziona una presunta simulazione di Shaq pressoché a centrocampo, manco si fosse buttato in piena area. Non asseconda gli scozzessi che vorrebbero metterlo su un binario di giudice “casalingo” e questo gli evita un voto più basso.

Scritto da Filippo Rattile

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