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giovedì 15 gennaio 2015

CALCIO SERIE A: uno sguardo generale al prossimo giro di boa di campionato

Nel prossimo weekend si disputano le gare dell’ultima giornata del girone di andata. Con i bianconeri sicuri di aggiudicarsi il platonico scudetto d’inverno e con la Roma che potrebbe, seppur difficilmente, appaiarla alla 19.ma, diamo uno sguardo generale e sintetico alla situazione attuale e a quella in divenire.

UNA POLTRONA PER DUE
Sarà sempre più duello a due per la questione scudetto. Roma, ma soprattutto Juventus si affidano ai propri condottieri per centrare l’ambito traguardo. Sembra perdere un po’ di smalto la squadra di Garcia che da l’impressione di non reggere il ritmo di quella allenata da Allegri già certa del titolo di campione d’inverno. Dovessero i bianconeri riuscire ad allargare il l’attuale gap nelle prossime 3-4 giornate potrebbero scoraggiare la rimonta dei capitolini, a tutto danno dello spettacolo, già di per se un po’ mortificante visto un certo appiattimento nell’”euro zone”.

COL VENTO IN COPPA
Un po’ per onorare gli impegni presi con i rispettivi tifosi, un po’ per il blasone, società come Lazio, Napoli, Fiorentina e Milan, sentono forte il desiderio di centrare i preliminari di Champions raggiungendo la terza piazza. Tutte queste (più o meno) grandi devono necessariamente fare i conti con la squadra di Mancini, sempre più rilanciata e rinforzata anche dagli ultimissimi innesti. Non vanno però trascurate le due genovesi, specie e soprattutto i blucerchiati di Sinisa Mihajlovic.

UN LUCANO POCO AMARO
Palermo, Samp, Genoa e soprattutto Sassuolo, sono le sorprese positive della stagione. I neroverdi del patron Squinzi e del presidente Rossi, stanno andando oltre ogni più rosea previsione. A onor del vero, il recente exploit degli emiliani è frutto di una ben oculata programmazione: investimenti oculati, tanta lungimiranza e lavoro. Il maggior merito gli andrebbe ascritto a mister Di Francesco, scudettato con la Roma di Capello nel 2001 e diventato fra gli allenatori più emergenti e seguiti, non soltanto in Italia. Il Sassuolo, tecnicamente parlando, è un mix di giovani emergenti (qualcuno già nazionale) e calciatori d’esperienza. Il fiore all’occhiello è rappresentato dal nazionale Simone Zaza, lucano della provincia di Matera, 23 anni e mezzo da Policoro. Se pensiamo che un suo conterraneo è stato anche campione del Mondo (Franco Selvaggi), non è escluso che Zaza in futuro non possa tentare la stessa impresa.

LINEA MAGINOT
In questa linea di galleggiamento gravitano attualmente Torino, Hellas Verona e Udinese, squadre che non stanno ricalcando il medesimo cammino della scorsa stagione, fatta eccezione del neopromosso Empoli. I granata di mister Ventura sentono forte l’assenza di Immobile e Cerci, capaci l’anno scorso di mettere insieme la bellezza di 35 goal e che non sono stati rimpiazzati a dovere. L’ultimissimo arrivato, Maxi Lopez e qualche altro innesto non potrà mai avvicinarsi alla coppia di punte azzurra. Anche gli scaligeri di Andrea Mandorlini stanno pagando le partenze di giocatori che la scorsa stagione facevano la differenza, vedi Iturbe e Jorginho. Mentre, per l’Udinese vale un ragionamento differente, visto un certo cambio di mentalità dopo che Francesco Guidolin ha deciso di abbandonare la panchina dei friulani dopo 4 ottime annate. L’ex interista Stramaccioni sta tentando di ricalcare quanto di buono fatto dai suoi predecessori, non soltanto dello stesso tecnico di Castelfranco Veneto ma, anche il proficuo lavoro passato di Marino, Spalletti ed altri.

SI SALVI CHI PUO’
Lotta senza esclusione di colpi dalla zona pericolante sino agli ultimi gradini della graduatoria. Parma, Cagliari e Cesena, per varie ragioni, danno l’impressione di annaspare più di altre, non soltanto perché ultime tre dell’attuale classifica. Se Cagliari e Parma stanno inviando un qualche segnale di risveglio, dopo un più che promettente avvio stagionale non sta facendo altrettanto la squadra romagnola di Domenico Di Carlo (subentrato a Bisoli a dicembre). Il neopromosso Cesena, promosso nella massima serie nel playoff alle spese del Latina, è fra le pericolanti, probabilmente la meno attrezzata. I bianconeri sono una poco più che dignitosa formazione senza vere punte di diamante. Lugaresi farebbe bene ad affidarsi massicciamente al mercato di riparazione, un po’ come fece il Sassuolo un anno fa esatto. Atalanta, gli stessi Torino ed Empoli se non si distraggono troppo, Hellas Verona e i cugini clivensi, possono comodamente centrare l’obiettivo salvezza visti i rispettivi organici.

ICARDI A CENA
Fanno la voce grosse in cima alla speciale classifica marcatori due sudamericani, top players con pienissimo merito. Stiamo parlando di Carlitos Tevez e Maurito Icardi. La punta di Rosario, 22 anni a febbraio e tanto devota alla modella Wanda Nara, con quello contro il Genoa ha raggiunto quota 9 centri in campionato e promette ancora di metterne molti a segno. Per il bianconero e l’ex doriano, rispettivamente autori di 11 e 10 goal, però, la concorrenza non manca. Si parla quasi sempre la lingua spagnola tranne qualche rara eccezione. Infatti, a quota 9 troviamo un bel gruppetto formato dai “partenopei” Callejon e Higuain, oltre al rosanero Dybala e al milanista Menez. Il primo attaccante italiano è l’eterno Totò Di Natale con 8 centri; via-via tutti gli altri.

Scritto da Filippo Rattile

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